E3 2014 – The Witcher 3 – Hands On e intervista

E3 2014 – The Witcher 3 – Hands On e intervista

Los Angeles – Pochi team sanno muovere (e dilazionare saggiamente) hype come i polacchi CdProjekt Red! Nati come team indipendente, nel giro di pochi anni sono giunti all’apice della gloria grazie alla trasposizione videoludica dei libri di Andrzej Sapkowski, riuscendo nell’arduo compito di riportare in auge un genere, notoriamente di nicchia, come i giochi di ruolo.

Il successo planetario del secondo episodio è un biglietto da visita importantissimo per questo team che, con The Witcher 3: The Wild Hunt punta a piazzare un blockbuster di dimensioni globali e, da quello che si è visto fino ad ora, ha tutte le possibilità per farcela. Impiantando una dimensione action sulla solida ossatura ruolistica che tanto li ha resi famosi i ragazzi di CdProjekt Red puntano ad allargare ulteriormente il bacino di utenza così faticosamente guadagnato e consegnare così la loro ultima fatica all’olimpo dei videogiochi.

Vediamo dunque se la demo da noi provata qui all’E3 ha confermato le rosee aspettative che tutti avevamo su The Witcher 3:

La demo ci proietta a Novigrad, città con la maggiore estension del mondo di The Witcher 3, nel maggio del 1272

L’impatto grafico è sconvolgente: assistiamo all’esplorazione di un immenso mondo di gioco vivo e pulsante. La cura per i dettagli è  fenomenale e l’impatto di insieme è sconvolgente, nonostante un netto fenomeno di tearing (vi ricordo comunque che la versione da noi provata è una alpha, seppure in avanzato stato di programmazione).

The_Witcher_3_Wild_Hunt__Geralt_travels_through_war_ravaged_territory

Entrati nella città ci si accorge di come ogni singola attività di contorno sia ricostruita con il massimo della cura.
Ogni singolo dettaglio del mondo di gioco, è stato ricreato in modo maniacale e, nonostante la gigantesche dimensioni della mappa di gioco, non ci sono segni di calo di qualità. Per percorrere la mappa da un punto all’altro conviene utilizzare il “fast travel” anche perchè, percorrere metà dell’intera mappa a cavallo potrebbe richiedere fino a 15-20 minuti di tempo reale.

In questa terza iterazione Geralt dispone di un senso supplementare che gli permette di aumentare vista e olfatto per scoprire la presenza di nemici o di personaggi funzionali al proseguimento dell’avventura: questa caratteristica diverrà importantissima con il procedere della storia, con l’incedere della “caccia selvaggia”.

Il sistema di combattimento è stato rivisitato per permettere una gestione ancor più tattica delle sequenze di gioco. L’esecuzione delle magie avverrà in tempo reale all’interno del combattimento stesso: l’utilizzo delle stesse provocherà conseguenze sul mondo di gioco. L’interazione con  lo stesso diviene inoltre fondamentale per quel che riguarda il successo nei combattimenti. Lanciare un incantesimo fiamma causerà, se lanciato nel posto giusto,  un incendio che manderà in fuoco i nemici o, alternativamente,  scatenare esplosioni che faranno vertere l’ago della battaglia dalla nostra parte.  Le animazioni dei personaggi sono realizzate divinamente e  con una fluidità fuori dal comune: l’espressività facciale è quanto di più verosimile si sia visto in un videogame. La mira con le armi da distanza avviene in una sorta di short pace che permetterà di prendere meglio la mira: da notare che la colonna sonora cambia dinamicamente a seconda delle situazioni via via affrontate. Introdotta inoltre la meditazione: un periodo di pausa che ci porterà, a seconda del numero di ore dedicate alla stessa, ad avere benefici e a ricaricarci dopo delle battaglie. L’esplorazione del mondo in “The Witcher 3” è totale: oltre a raggiungere qualsiasi sommità avvistabile sulla mappa sarà possibile nuotare, andare sott’acqua ed aver accesso ad aree altrimenti inesplorabile.

The_Witcher_3_Wild_Hunt__You_never_know_what_waits_around_the_corner

Finisce qui la nostra prova di The Witcher 3, seguita da una intervista che vi proponiamo in fondo all’articolo.

C’è poco da fare: per quanto alta sia l’aspettativa nei confronti di The Witcher 3, si è sempre destinati ad esser sorpresi. The Witcher 3 rappresenta uno di quei rari gioielli di programmazione che trasmettono, grazie agli sforzi dei programmatori, passione da ogni poro.

CdProjekt Red sta prendendo per mano la sua creatura portandola, passo dopo passo, all’apice del successo: siamo davanti ad uno dei pochi casi in cui si è disposti a concedere ai programmatori ognuno dei secondi in più che hanno richiesto per ottimizzare The Witcher 3 e dare alla community, in un modo eticamente correttissimo, un prodotto quanto più perfetto possibile, al contrario di altre software house che decidono di rilasciare giochi iper-buggati solo per incrementare il fatturato del quadrimestre, fregandosene dei disagi che i consumatori saranno costretti a sopportare per loro causa.

Continuate così: attenderemo felicemente questi 8 mesi che ci separano da The Witcher 3: The Wild Hunt.

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INTERVISTA

GS: Questo è stato l’anno dei ritardi: Batman, The Division, The Order: 1866 hanno mancato il goal del 2014 per i quali erano stati annunciati. Anche The Witcher 3 è slittato al 2015: perchè?

CPR: Abbiamo deciso di rimandare il gioco perchè volevamo più tempo per ripulirlo. Nel momento in cui un gioco finisce nelle mani del giocatore DEVE ESSERE perfetto o almeno giocabile al massimo. Non abbiamo alcuna intenzione di forzare i tempi per dare un prodotto DIFETTATO ai nostri fans.

GS: Da tempo oramai non si fa altro che parlare di Next-Generation. Cosa intende Cd Projekt Red per Gioco di ruolo next-gen?

CPR: Esattamente ciò che vi abbiamo mostrato a porte chiuse. Un gioco di ruolo per essere dannatamente next-gen deve avere, oltre ad una storia superba, un mondo immenso nel quale vagabondare e con cui interagire. Solo la next generation ci ha dato la possibilità di realizzare la nostra visione di gioco di ruolo.

GS:  I combattimenti di The Witcher 3 sono molto più action di quelli dei diretti predecessori. Come avete fatto a bilanciare questo lato action con le radici ruolistiche di questa saga?

CPR: Più che di deriva action parlerei di approccio fortemente TATTICO al combattimento. Volevamo che il giocatore riuscisse a sentire sulla pelle la tattica necessaria per vincere uno scontro. Oltre ai fendenti avremo 5 segni magici, bombe e altre features che renderanno possibile per il giocatore gestire la battaglia in modo completamente strategico, demandando alla forza bruta solo parte del compito.

GS: L’anno scorso avete dichiarato che le scelte effettuate nel gioco sarebbero state importanti ai fini della storia. Diteci come le scelte influenzeranno l’evoluzione di Geralt e della trama in generale.

CPR: Per noi è importante che le scelte fatte nel gioco siano realmente importanti ai fini del gameplay: ogni scelta porterà a conseguenze cruciali. A seconda delle decisioni prese avremo differenti finali ed evoluzioni della storia. Le scelte chiave saranno fondamentali ai fini delle dinamiche evolutive, positive o negative, della storia stessa.

GS: The Witcher 3 è ambientato in un enorme mondo di gioco completamente esplorabile. Il gioco verrà venduto “completo” o pianificate di rilasciare dlc gratuiti (o a pagamento) per incrementare l’esperienza di gioco?

CPR: Il gioco verrà venduto assolutamente COMPLETO: Noi di CdProjekt Red odiamo i DLC. La campagna principale, se affrontata singolarmente, garantirà 15 ore di gameplay, oltre alle 100 e più ore necessarie per completare il gioco in ogni suo punto: pensiamo di aver dato un bel da fare ai nostri fans: noi abbiamo cura dei nostri videogiocatori, per noi non sono mucche da spremere ma persone che ci accordano la loro fiducia.

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Detto ciò non mi resta che salutarvi, dandovi appuntamento ai futuri aggiornamenti che, periodicamente, GameSoul vi darà su The Witcher 3 e su tutti i futuri progetti di CdProjekt Red. Stay Tuned!

L'Atari 2600 gli aprì una nuova prospettiva di vita; il PC, sin dagli arbori, fu la sua casa natale: dal 2008 è disperso nella wasteland alla ricerca di bamboline della Vault-Tec...

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