Mad Kitties: conosciamo meglio Chiica

Mad Kitties: conosciamo meglio Chiica

e avete letto i nostri precedenti articoli dedicati alle Mad Kittiessaprete certamente che abbiamo già conosciuto  BansheeChiaraAliria Fox  . E’ arrivato il momento di conoscere il quinto elemento, la latina. Siam partiti da Bergamo, siam passati per Bologna, Torino e Bolzano, ora andiamo direttamente a Genova, facendo una capatina in Sud America. Ecco a voi Chiica.

Mi hai detto che vieni da Genova ma suppongo tu abbia altre origini.

 

Si, ovviamente! Mia madre è brasiliana e mio padre è peruviano, sono indubbiamente un mix latino!

Cosa fai nella vita te?

Sono una studentessa all’ ultimo anno di Ragioneria

Cosa vorresti fare da grande?

Sai alla mia età i sogni sono tanti, cambio idea ogni giorno. Se dovessi affidarmi a qualcosa di “stabile” per il mio futuro lavorativo, di sicuro ti direi che mi piacerebbe fare qualcosa inerente all’ economia aziendale, magari qualcosa legato all’impresa. Se invece dovessi seguire i miei sogni, ti direi la player professionista di Call of Duty, di quelle serie, come ce ne sono oltreoceano. Al momento “nerdare” a Call of Duty è la cosa che amo di più.

Quanto tempo passi a giocare?

La mia settimana di gioco sembra l’orario di apertura e di chiusura di un’attività commerciale. Durante la settimana, dal lunedì al giovedì mi concedo solo due ore al giorno perché devo studiare. Il venerdì “nerdo”  tre, a volte anche quattro ore, mentre il sabato e la domenica gioco mediamente tre ore al giorno.

Qual è stato il primo videogame a cui hai giocato?

Il mio primo gioco è stato Crash Bandicoot su Playstation. Ero davvero piccolissima ma lo ricordo come fosse ieri, era un gioco bellissimo. In me c’era quel sentimento di emozione misto a un “senso di rosik” quando non riuscivo a passare i livelli.  Sarà che è stato il mio primo gioco ma lo considero senza dubbio uno dei videogiochi più belli di tutti i tempi.

Ricordi la prima volta che hai giocato a Call of Duty?

“Belin” se me la ricordo! Era una partita di Modern Warfare 2 in modalità Cerca e Distruggi, ho fatto proprio pena! Ero tesa ed emozionata allo stesso tempo. Ovviamente dato che era la mia prima volta, non fu una grandissima prestazione, andavo in panico quando ero l’ultima sopravvissuta!  Il primo Call of  Duty  a cui ho giocato è stato Modern Warfare 2 nel 2011, mi ci sono avvicinata grazie a mio cugino e da allora ho solo e sempre giocato a Call of Duty. Gli unici videogame che ho fan parte di questa saga e il mio preferito in assoluto è Modern Warfare 3, mi piace troppo!

E invece la prima lan?

Non c’è da fare un grande sforzo di memoria, considerando che si è svolta lo scorso febbraio. Era la mia prima lan in assoluto e la nostra prima volta live da Mad Kitties,  finalissima del 2° Campionato Italiano Personal Gamer a Buccinasco. Tutti ci fissavano come se fossimo degli extra terrestri, come se non avessero mai visto delle ragazze con un joy pad e delle cuffie. Non siamo arrivate prime ma è stata un’ esperienza davvero unica , emozionante  e divertente allo stesso tempo!

Modalità e armi preferite?

La mia modalità preferita è il Decerto,  la preferisco di parecchio al Cerca & Distruggi. Gioco soprattutto clan vs clan. Le armi che mi piacciono di più son tutte le mitragliette (penso sia abbastanza ovvio dato che sono una Sgm), in particolareo MTAR-X, Vector CRB e La Bizon 5.

Quali pensi siano le caratteristiche fondamentali per vincere a Call of Duty?

Molti pensano erroneamente che per diventare un “pro” bisogna giocare tanto , mai cosa fu più sbagliata. Giocare dieci, dodici ore al giorno non ti rende un campione, al massimo un nerd (mi ci considero anche io pur giocando molto di meno). Credo che se non sei portato per un determinato gioco, puoi anche giocare diciotto ore al giorno, ma se sei negato, non puoi farci nulla!  Attenzione però, anche il più grande giocatore vivente di Call of Duty deve allenarsi, è un fattore fondamentale. In sintesi per vincere a Call of Duty ci vogliono talento, allenamento, passione, dedizione ma soprattutto costanza!

Assieme a Banshee sei una delle “senatrici” della squadra.

Diciamo di si, il team femminile è un pallino che Banshee si porta dietro da qualche anno, già dai tempi in cui entrambe eravamo nei Rapid. L’ho sempre vista come una grande leader e un assoluto punto di riferimento. La seguirei ovunque se me lo chiedesse. Ha preso le redini di questo team ed è decisa a portarlo in alto, mi fido totalmente di lei, sia come player che come capitano.

E il nome del team chi lo ha scelto?

Dopo aver completato il team, ci siam messe tutte insieme a tavolino ed è venuto fuori questo nome che è allo stesso tempo dolce e aggressivo. Ad essere sinceri, l’idea è stata di un amico di Banshee, lui lo ha detto a lei e lei a noi e tutte abbiam deciso che era quello giusto. Considerando tutte le altre proposte assurde, non è stata poi una scelta tanto difficile!

Cosa pensi del progetto Mad Kitties?

E’ qualcosa di inimmaginabile, se non ci sei dentro non puoi capirlo. Non so se ti è mai capitato di desiderare qualcosa così tanto, che quando finalmente accade, continua a non sembrarti vera anche se la stai vivendo. Questo è il mio sogno, mi sveglio ogni giorno, guardo la maglie delle Mad Kitties che ho nell’armadio e penso tra me e me “Allora è vero!” E’ un’occasione da non perdere e da sfruttare al massimo, dobbiamo farlo sia per noi stesse che per tutte le persone che credono in noi.

Chi sono i giocatori italiani di Call of Duty che stimi di più?

In Italia ci sono tantissimi giocatori di alto livello, escludendo le mie compagne di team, che considero ottime player, i primi nomi che mi vengono in mente sono quelli di Lukman e Sublime Ko1ga. Entrambi erano nel team italiano che l’anno scorso è arrivato ottavo ai mondiali di Call of Duty, portandosi a casa 25.000 dollari. Ko1ga ha partecipato al mondiale anche quest’anno ma purtroppo non è andata tanto bene. Comunque oltre ad essere dei grandissimi giocatori sono anche dei cari amici e mi hanno insegnato tantissimo. Altri due player che mi piacciono tanto sono Duke e Andex dei NEXTgaming Rapid.

Oltre a “nerdare”, cosa ti piace fare in maniera particolare?

Probabilmente penserete che io sia banale ma adoro fare tutte le cose che piacciono alla maggior parte delle ragazze della mia età, cioè uscire con le amiche, fare shopping e soprattutto, da buona latina, me gusta mucho bailar!

Ti capita di incontrare altre ragazze quando giochi online?

Si mi capita spesso di incontrare player donna, sia italiane che straniere. Devo ammettere che le straniere sono difficili da battere, sono una spanna sopra rispetto a noi , probabilmente avvantaggiate dal fatto che il gaming all’estero è vissuto in maniera completamente differente, siamo davvero molto indietro qui! Spero per il bene di tutti noi player, che le cose possano cambiare anche e soprattutto a realtà come quella di Personal Gamer.

E invece i maschietti online come  si comportano quando ti incontrano ?

Anche qui la nazionalità la fa da padrona. Quando mi capita di battere un player straniero, nella peggiore delle ipotesi , mi manda messaggi del tipo: “ Good gamer girl!” , gli italiani invece sono molto rosiconi, la maggior parte ti insulta “a bestia” ma c’è anche una minoranza che ti invita in party e vuole fare amicizia, non facciamo di tutta l’erba un fascio!

Come mai hai scelto il tuo nick?

Ho scelto Chiica in onore alle mie origini latine. Chica significa ragazza in spagnolo, ci ho aggiunto una i per darle una suono più forte.

Mi dici una frase che ti rappresenta?

Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare. (Marilyn Monroe)

Nato nei primi anni 80, ultimo di 5 fratelli che non lo facevano mai giocare col Commodore64, con l' Atari e con l'Amiga 500, a 14 anni decide di darsi una mossa e con i suoi risparmi compra una Playstation!! Appassionato di tutte le piattaforme, ama la cultura Giapponese e il teatro. Non smette mai di parlare!!

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