NEXTgaming Rapid: tutto un altro Call of Duty!

NEXTgaming Rapid: tutto un altro Call of Duty!

Dopo aver conosciuto meglio i Sublime, continuiamo con un altro team di Call of Duty che negli ultimi anni si è fatto valere per vittorie e costanza in tutte le più famose lan italiane. Stiamo parlando dei NEXTgaming Rapid, che avremo la possibilità di conoscere meglio attraverso l’intervista al loro leader, Kumax.

Parlami un po’ delle origini del tuo team.

Il Team non nasce come NEXTgaming ma come Rapid all’inizio del 2012 con Modern Warfare 3. Decisi di crearlo perché non riuscivo ad adattarmi ad altri team e non ero in sintonia col modo di pensare dei loro leader. Si può dire sia stata una sorta di sfida personale, soprattutto considerando il fatto che in quel periodo c’ erano molti team competitivi in giro e non fu facile trovare player disposti ad incominciare un nuovo progetto con un player mediocre come me. Comunque, stimolato dall’obbiettivo di arrivare in alto e circondandomi di persone giuste come Al3x, Teo e W4r, sono riuscito a dare vita al team.

 E’ stata dura selezionare i player per il team?

Premetto che, in più’ di due anni, ho provato , tenuto e scartato innumerevoli giocatori e penso di aver discusso con almeno il 75% dei player presenti nel panorama italiano di Call of Duty su Xbox 360, finché non ho trovato i miei attuali player. Il  primo player entrato a far parte dei Rapid è stato Ghos7, subito dopo Andex, poi Duke ed infine il nostro ultimo fenomeno, Skorpion, che ha avuto l’arduo compito di sostituire WkD, a mio parere, uno dei più grandi player nella storia di Call of Duty, nonché uno dei primi player italiani a partecipare al Call of Duty XP di Moderne Warfare 3 in team con Pow3r e altri.

Vi siete tolti molte soddisfazioni in questi anni?

Questo team da quando è partito ha portato a casa molte soddisfazioni, salendo sul gradino più’ alto del podio molte volte. In questo cammino costellato di vittorie, ho incontrato Maurizio Sebastian Ragno, che mi ha dato l’opportunità di crescere nel competitive, affiancato da una grande Multi Gaming come la NEXTgaming, trovandoci sponsor disposti a credere ed investire su di noi e se vogliamo dirla tutta, “scusate la modestia”, non hanno sbagliato a farlo!

Prima hai parlato di te come di un player “mediocre” eppure sei uno dei leader più famosi in Italia.

Si dice che dietro un grande team ci sia sempre un grande player che dirige e insegna, di sicuro non è il mio caso, il mio grande punto di forza sta nel gasare e spronare il mio team a vincere! Anzi ti dirò, ad essere sinceri, sono stati loro ad insegnarmi a giocare.

Ti ricordi qual è stato il primo videogame a cui hai giocato e le emozioni che ne sono scaturite?

Ricordarmi qual è stato il primo gioco o che sensazioni ho provato è praticamente impossibile. Ho 28 anni e ho dei ricordi confusi del Commodore 64, del Sega Master System e del Game Boy (non a colori) . La mia prima consolle è stata il Nintendo 64, la prima in assoluto ad avere il pad con la vibrazione e lì finalmente ho potuto giocare con Super Mario a colori, colori veri! Qualche anno prima Nintendo aveva prodotto il Super Nintendo che fece il botto con Zelda e con Mario, ma che non mi aveva entusiasmato come con il Nintendo 64.

E adesso giochi solo a Call of Duty?

Io mi reputo un Call of Duty dipendente dal 2006 o forse prima ma c’è un gioco che mi è rimasto nel cuore e quando posso ci gioco volentieri con gli amici: Gran Turismo per Play Station. E’ stato uno dei primi veri giochi di guida per consolle, adrenalina pura, lo adoro! Se dovessi trovargli un difetto direi ,senza dubbio, i tempi troppo lunghi nel creare nuovi giochi nella saga. Hanno fatto passare troppo tempo tra uno e l’altro e ciò ha causato l’avvicinamento da parte dei player ad un altro strepitoso gioco di guida che è Forza Motorsport per Xbox. Le prime emozioni, quelle vere, ho cominciato a provarle quando le consolle finalmente hanno iniziato ad avere un collegamento ad internet e dei server. Penso sia stato quello il primo passo verso il competitive, l’inizio di una nuova era, che ha rivoluzionato il mondo dei videogames. Io ad esempio non gioco in modalità campagna ad un Call of Duty dai tempi di Modern Warfare 2 , proprio perché le vere emozioni nascono confrontandosi con altre persone e non con un software che è quasi sempre super prevedibile!

Te le ricordi la tua prima lan?

La mia prima lan l’ho giocata a Torino nel 2009, cup organizzata da The Universe. In quel periodo era considerata tra le lan più importanti a livello nazionale. Ci provai con un team di amici, i vZ Vizual composto da grandi nomi tra cui Zenu , Tax Tank , Don Mike e Tuber , alcuni di loro ancora presenti nel panorama del competitive su Xbox. Riuscimmo ad arrivare secondi e fu una grande soddisfazione, visto che a quell’ evento parteciparono altri 15 team che da mesi giocavano insieme e che avevano alle spalle già tantissime vittorie.

Quali pensi siano i fattori fondamentali per poter portare a casa una vittoria?

Sinceramente non lo so. Noi vinciamo perché i player che compongono questo team sono dei veri talenti nel mondo dei gaming.  Io, non considerandomi un talento, compenso con altro. Penso di essere un buon motivatore,  spesso riuscendo ad incitare i miei compagni di team ad arrivare dove nessuno è mai arrivato. In Call of Duty non vince chi è più forte ma chi fa meno errori ed è in grado di mantenere il sangue freddo anche nei momenti di difficoltà, quando ad esempio stai perdendo, davanti ad un pubblico, mentre il team avversario ti urla in faccia!

 

Come vedi la situazione del gaming italiano ? Siamo così indietro rispetto al resto del mondo?

Io non penso che siamo indietro rispetto al panorama mondiale, siamo semplicemente diversi. Ci siamo adattati a giocare ad una modalità (il Cerca & Distruggi) che a mio parere è la più bella in assoluto. Mi piace perché rispetto alle altre modalità, la connessione è meno influente e si può giocare in cinque anziché in quattro. Su alcune cose sappiamo benissimo di essere indietro anni luce rispetto a qualsiasi paese limitrofo e non solo. Basti considerare che, nel resto dell’ Europa la connessione ad alta velocità è presente nel 90% del territorio, mentre da noi è forse pari al 15% e non penso sia un problema da poco, perché se si prova a giocare con team professionistici europei la differenza di connessione si fa sentire e non poco! Questo è anche uno dei motivi per cui molti portali italiani hanno deciso in questi anni di non adeguarsi ai settaggi Decerto. Chissà , forse l’anno venturo riusciremo con il nuovo Call of Duty ad adattarci ai settaggi usati nel resto del mondo così da poter essere in linea con la community mondiale.

E invece come vedi la situazione del gaming femminile ?

L’ unica realtà femminile del momento in Italia è indubbiamente quella delle Mad Kitties. Ritengo che questo team possa incrementare la visibilità di Call of Duty e di tutti i portali e i siti che le ospitano. Io stesso, con Michela (Banshee, capitano delle Mad Kitties) alla fine del 2012 ho “startato” il progetto del team femminile, ma continuavamo a incappare in problemi tecnici, dovuti in buona parte alla poca preparazione delle player che trovavamo. Sono contento che sia riuscita finalmente a strutturare un buon team e le auguro di avere grandi risultati in futuro!

Nell’ultima lan di Modena avete battuto il temibile team Sublime, raccontaci un po’ com’è andato il match.

Partiamo dal principio che il team Sublime è un grande team , che pecca un po’ in auto stima e nei rapporti umani ma questo e’ un altro discorso. Abbiamo giocato una lan meravigliosa, forse una delle migliori, non perdendo mai un colpo. Siamo arrivati in finale carichissimi e pronti per riprenderci una rivincita personale sui Sublime per la sconfitta subita al 2° Campionato Personal Gamer, lo scorso Febbraio.  Abbiamo iniziato alla grande, vincendo le prime due mappe, poi alla terza mappa, quella decisiva abbiamo perso 4 a 3 negli ultimi 15 secondi. La quarta mappa è stata un disastro, forse anche dovuto un po’ alla stanchezza. Arrivati sul 2 a 2 mancava l’ultima mappa, se l’avessimo persa, avremmo dovuto giocare altre 5 mappe (noi arrivavamo dalla winner bracket,  quindi avevamo un set di vantaggio, mentre i Sublime, arrivando dalla loser bracket per batterci avrebbero dovuto vincere due Best Of 5), ci siamo guardati in faccia e ci siamo resi conto che dovevamo chiudere Octane (la mappa in questione) più velocemente possibile. Così sfruttando al massimo sia le abilità personali che la pressione inflitta agli avversari, siamo riusciti a vincere con un netto 4-1 su una mappa a noi sfavorevole ( la mappa a noi meno congeniale, solitamente usata in Decerto per via delle modalità Blitz e Dominio giocate sulla stessa). Grandissima prestazione di Manuel Duke Spaggiari e Andrea Andx Di Francesca che a botte di triple ci hanno semplificato il cammino verso la vittoria. Anche l’ultimo arrivato in questo team, Andrea Sko Monzione ha fatto dei numeri inimmaginabili, mentre per quanto mi riguarda, devo dire che mi sono stupito di me stesso, in alcune mappe ho fatto doppie di Sniper che hanno cambiato le sorti della partita.

Vi aspettavate di vincere?

Non ci aspettavamo né di vincere né di perdere, eravamo lì per giocarcela, come sempre del resto. Comunque fosse andata la finale, avremmo raggiunto per l’ennesima volta un risultato strepitoso.

Ci sono team stranieri che stimi e a cui ti ispiri?

Non ci sono team stranieri a cui mi ispiro ma ci sono player singoli che quando li vedo giocare mi lasciano a bocca aperta, facendomi capire cosa significhi realmente essere un vero “pro” . Uno di questi è sicuramente Crimsix, un player che ha una conoscenza del gioco a dir poco spaventosa. Nonostante sia uno degli ultimi arrivati nel panorama del competitve di Call of Duty su Xbox, dato che arriva da Halo , vince sempre ed è sempre, col suo team, avanti anni luce in tutto quello che fa!

E invece dei tuoi colleghi italiani c’è qualcuno che stimi in maniera particolare?

Nel panorama italiano ci sono molti nomi che stimo, escludendo i miei player che non fanno testo in quanto fenomeni, due nomi spiccano su tutti, il primo è Filippo Pibo  un grande player, abilità esagerate come Smg e una testa spaventosa e poi a pari merito c’e’ Giorgio Pow3r che sa fare tante cose, sia a livello di gioco che di marketing. Non li reputo degli eroi o dei miti da elogiare ma player che sanno il fatto loro, con un’ esperienza mondiale che non e’ da tutti, al di là’ di come sia andata all’ ultimo Call of Duty Championship.

Facciamo una sintesi di quanti team ci sono nel clan NEXTgaming?

Attualmente oltre a noi, del progetto Rapid fanno parte anche il Team NEXTgaming Bastard, capitanati da NEXTgaming W4r, un team che punta in alto, spronato anche dalla voglia di batterci e forse tra qualche mese ci toccherà inchinarci alla loro forza o forse no, lo scopriremo col tempo!
A breve verrà presentato un altro team che farà parte dei NEXTgaming Rapid . Penso di aver costruito in questi 2 anni un team semplicemente unico, a livello nazionale e non solo. Molti altri team sono arrivati in alto, ma pochi sono arrivati a questo livello. Chissà se tra dieci  anni, i futuri player di Call Of Duty, parleranno di noi.

Nato nei primi anni 80, ultimo di 5 fratelli che non lo facevano mai giocare col Commodore64, con l' Atari e con l'Amiga 500, a 14 anni decide di darsi una mossa e con i suoi risparmi compra una Playstation!! Appassionato di tutte le piattaforme, ama la cultura Giapponese e il teatro. Non smette mai di parlare!!

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