H1Z1: la parola d’ordine è “solitudine”

H1Z1: la parola d’ordine è “solitudine”

Soli con voi stessi…

Pochi giorni fa vi abbiamo dato qualche prima dritta su H1Z1, un nuovo titolo sandbox pieno zeppo di zombie che promette di essere un qualcosa di diverso, lasciando totale libertà di movimento e di scelta al giocatore, ma c’è da fare un piccolo, minuscolo discorso: la solitudine.

“Con Planetside 2 abbiamo fatto un errore: creando svariati continenti separati, abbiamo sminuito l’idea di solitudine che volevamo offrire al giocatore. Ma è anche vero che dai propri errori si impara e così abbiamo fatto, generando un unica enorme mappa per H1Z1, una mappa che darà al player una sensazione di abbandono continua, insinuando nel suo istinto la voglia perenne di nascondersi, anche in caso di incontro con un altro player.”

Solitudine, dunque, sarà la parola d’ordine di questo gioco atteso per PC, ma non è chiara una cosa fondamentale: quanti giocatori potranno esserci per ogni server? Ecco la risposta di John Smedley, boss di Sony Entertainment:

“Quanti giocatori? Ah, non voglio dirvelo, ma posso tranquillamente dirvi quanti zombie ci saranno: tanti, orde intere tutte pronte ad uccidervi, statene certi.”

E’ proprio su quel “statene certi” che si basa la risposta in questione, rinnovando un nodo al fazzoletto fatto di novità dedicate a far divenire il titolo “una apocalisse zombie diversa da ogni altro concorrente“.


Thankz to…

Appassionato e divoratore sfegatato di videogame, scemo a tempo pieno, cacciatore di Cosplayer, cuoco mercenario e cercatore di risposte a domande esistenziali come: "A cosa servono gli slot uniti delle armi di Final Fantasy VII?", "Cosa diavolo sono le Junction?", "Freija che animale è?" e "Quina quant'è brutta?". Comunque non ho ancora capito quanto sia brutta Quina e se Freija sia un topo o uno shitzu.

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