Una Poltrona per Due: Xbox One vs. PS4 – Seconda Parte

Una Poltrona per Due: Xbox One vs. PS4 – Seconda Parte

Rieccoci dunque con la parte finale del primo episodio di Una Poltrona Per Due. In precedenza Roberto e Alberto hanno accuratamente analizzato tutti i pro e i contro delle console next-gen, confrontandosi in modo aperto ed educato (?) su alcune delle più discusse questioni di questi ultimi mesi. Inutile dire che il confronto si è fatto via via più acceso, scaldando gli animi nerd dei due arditi redattori!

PS4 o Xbox One? Xbox Live Gold o Playstation Plus? Instant Game Collection o Games With Gold? Slip o Boxer? Roberto de Luca ed Alberto Destro hanno provato a farci sentire le loro ragioni, condite spesso da quella odiosa ironia di basso livello che purtroppo li accomuna, ma il confronto è lungi dall’essere terminato.
Nella parte conclusiva che vi apprestate a leggere, il discorso riprende esattamente da dove lo si era lasciato: il convinto “Eminem valpadano” ha giustamente ricordato all’incerto “sputa-rime” di Napoli tutti gli innumerevoli pregi dell’abbonamento Plus raffrontato alle magre offerte prodigate al momento da Xbox Live.  Ma in questo appuntamento le ammiraglie di Sony e Microsoft tireranno fuori le armi pesanti, il vero motivo per cui tutti noi siamo qui: i videogiochi.
I titoli, più caldi, più attesi, le esclusive, le produzioni indipendenti e i digital delivery, le nuove promesse e gli storici sequel. Insomma, tutto ciò per cui vale davvero la pena cimentarsi anima e corpo nella nuova generazione!

Siete pronti? Si parte!  

Bellanapoli Beh, per ora su Playstation 4 il servizio Plus non ha fatto certo gridare al miracolo. Tutti e 4 i giochi scaricabili gratuitamente sono produzioni indie conosciute perlopiù dai giocatori PC e non sempre di altissimo livello (Contrast è piuttosto sottotono e Don’t Starve troppo particolare per il grande pubblico). Per quanto sulle altre due console il servizio vada a gonfie vele, lo ammetto, su PS4 ancora deve trovare la via del successo. Su Xbox One il discorso è differente, Games With Gold per il momento è  disponibile solo sulla 360, ma i titoli usciti sono di ottima qualità, pur non essendo recentissimi. Quando arriverà il turno di Xbox One, sarà un trionfo garantito.

Per ora caro mio, riesco tranquillamente a sopravvivere giocandomi una delle più complete line-up della storia recente di Microsoft (e di sicuro migliore di quella Sony), con un occhio puntato all’incredibile futuro che ci aspetta. Eh già, perché oltre a vantare una serie di DLC ad esclusiva temporale (Call Of Duty ti dice nulla?), la Microsoft già all’E3 2013 ha presentato una lista di titoli “Xbox Only” da leccarsi i baffi, facendo incetta di premi e riconoscimenti. Quali mi chiedi? Certo, se proprio insisti ti faccio giusto un paio di nomi.

Chi non ama i Mech? Quegli immensi robottoni dotati di un arsenale bellico infinito, straordinariamente potenti, macchine da morte che non lasciano scampo? Ecco, i talentuosi ragazzacci di Respawn Entertainment hanno ben pensato di costruire attorno quest’idea uno sparatutto in prima persona, che in pochi mesi è diventato l’oggetto del desiderio di qualsiasi videogiocatore sano di mente: Titanfall. E non sto parlando di una scontata guerra tra robot di “mazinghiana” matrice, ma di una vera e propria orgia di sangue e piombo, un calderone adrenalinico fatto di armi futuristiche, arene su più livelli e una trama che estende le sue radici anche nei match multigiocatore. Impersoneremo una milizia di soldati volenterosi occupata in una guerra senza tregua, che utilizza equipaggiamenti di ultima generazione tra cui spicca il Titan, gigantesco mech da cui prende spunto il titolo del gioco, che sarà il fulcro dell’azione multiplayer e andrà ad inficiare pesantemente sull’esito di ogni partita. L’attesa è stata spasmodica, abbiamo letteralmente spolpato la beta ed ormai il 13 marzo è arrivato; Vince Zampella e soci hanno tra le mani una potenziale killer application che –purtroppo per te- uscirà SOLO su Xbox One, PC e più tardi su Xbox 360.

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Ma non ci sono solo i Titani tra le esclusive di tutto rispetto… Sto parlando di Plants VS Zombies: Garden Warfare, irriverente spin-off dell’acclamata serie ideata da Popcap. In Garden Warfare –che vanta un’impronta decisamente più action rispetto al passato- dovremo utilizzare il nostro pollice verde per prendere il controllo diretto delle nostre piante e scacciare le orde di zombie famelici di carne umana. La corposa modalità multiplayer mette a confronto due squadre che si contenderanno il controllo di varie zone della città a colpi di semi, granate all’aglio e armi improbabili ideate dal folle Dottor Zombotron! Insomma un action-game spassoso, colorato, tecnicamente all’avanguardia e folle quanto bastaVuoi saperne di più? Vai a leggerti la mia recensione! Un titolo imperdibile per i fan della saga, e credimi, sono davvero tanti.

E come dimenticare lo straordinario Project Spark, il definitivo strumento di creazione per chi vuole progettare un videogioco in maniera semplice ed intuitiva. Project Spark –il quale, è doveroso ricordarlo, nasce come free-to-play–  offre tutto quello che serve per iniziare subito a rendere poligonale ciò che fino ad oggi è solo rimasto intrappolato nella nostra fantasia: grazie al nuovo Kinect, non solo potremo riprodurre ambienti di gioco, modelli 3D e dialoghi, ma anche perfezionare le animazioni e le espressioni facciali dei personaggi! Niente di complicato per carità, con l’ausilio di un curato tutorial, TUTTI (persino tu Dex) saranno capaci di plasmare un mondo immaginifico ed avventurarvisi dentro da protagonisti. Il supporto da parte di Microsoft alla community sarà costante e a breve arriverà la beta su Xbox One, mentre il gioco completo arriverà sugli scaffali alla fine del mese.

Tutto questo riguarda SOLO le esclusive, SOLO quelle già uscite o in uscita a brevissimo e SOLO quelle fin’ora annunciate. Una persona attenta come te noterà senz’altro come, per evitarti una figuraccia, ho volontariamente omesso  l’attesissimo Halo su Xbox One, che uscirà nel corso del 2014, il nuovissimo capitolo di Gears Of War, da pochi giorni affidato ad un team interno della stessa Microsoft e addirittura Quantum Break, la neonata produzione targata Remedy (una software-house che in quanto a qualità ne ha da vendere a pacchi) che promette di riscrivere il genere adventure su console entro l’anno in corso. Senza dimenticare che durante quest’anno dovrebbe arrivare anche la serie TV di Halo prodotta da un certo Steven Spielberg. Impossibile negare che la carne a cuocere sia tanta, tantissima, e tutta di ottima qualità.

Magari la presentazione della console a maggio non è andata benissimo. Magari Microsoft non ha fatto centro con alcune impopolari proposte per la next-gen successivamente ritrattate. Magari il design della console poteva essere affidato a qualcuno con un senso dell’estetica vagamente nella norma (e comunque non è così orrenda come vuoi far credere!). Ma nel corso dei mesi la strada di Xbox One si è raddrizzata, delineandosi sicura e senza intoppi; una strada disseminata di progetti importanti e partnership di rilievo nel campo dell’intrattenimento digitale. Una strada che in tanti hanno deciso di seguire e che porta dritta al successo!

DeX Vedi amico mio, su una cosa hai ragione. Titanfall. Senza dubbio, il titolo di Zampella e soci ha delle potenzialità enormi e rappresenta l’unica bomba davvero innovativa nel panorama di Xbox One. Quindi sì, lo ammetto, quello te lo invidio parecchio: ma non pensare di avermi convinto così facilmente. Perché, sai, Garden Warfare sarà sì esclusiva Microsoft, ma hai dimenticato di aggiungere “temporale”: e per quanto sparare semi nelle chiappe di enormi orchi possa essere divertente, mi risulta difficile anche solo pensare che una squadra di piante cresciute ad ormoni dal Pazzo Dave possa sbaragliare la controffensiva made in Sony. Dimenticavo, Project Spark: un titolo interessante dove la creatività fa da padrona, un esperimento dove il giocatore crea mondi secondo il proprio gusto per poi “avventurarsi” al loro interno. Mi auguro voi possiate divertirvi come noi “sonari” ci siamo divertiti con Little Big Planet già una manciata d’anni or sono: meglio tardi che mai, no? Ma visto che sfoderi le esclusive come arma vincente di X1, anche questa volta temo tu non abbia fatto i conti con l’oste. È vero, voi avete (meglio, avrete) Halo 5, noi una sciocchezzuola chiamata Uncharted 4, un blockbuster made in Naughty Dog capace non solo di riscrivere da zero le regole dell’action games, ma anche di vendere uno sfacelo di copie consacrandosi a icona Playstation nell’arco di un paio d’anni. Cosa? Un Tomb Raider con la barbetta incolta e senza le leggendarie poppe di Lara? No vecchio mio, non credo proprio. Ma siediti comodo e respira a fondo, la mia lista è ancora molto lunga.

Ti dice nulla The Order: 1886, un mix letale di shooter, melee e action targato Ready at Dawn, che catapulta la mitologia di Re Artù e soci in un universo parallelo dai tratti steampunk? Tradizione, leggenda, folklore e mostriciattoli incazzati in una delle esclusive più ghiotte di questa nuova generazione: già con questo potrei dichiarare la sfida chiusa, e senza nemmeno citare The Last Guardian (che uscirà su PS4, ne sono convinto). (Beato te Dex, che sei convinto… ndr)
Vuoi parlare di motori? Benissimo: Driveclub. Il social network degli amanti del racing fuso in un titolo targato Evolution Studios, la quintessenza del multiplayer competitivo con una giocabilità che fonde arcade e simulazione per un’esperienza capace di soddisfare i giocatori più “skillati” senza però essere punitiva per i neofiti. È vero, al di là della barricata c’è il nuovo Forza Motorsport: ma siete ancora sicuri che il predominio delle quattro ruote rimarrà a voi in eterno?

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I tuoi Gears of War (che dici, facciamo finta che Judgment non sia mai esistito?) e Quantum Break non sono male, te lo riconosco, ma vogliamo parlare di inFamous: Second Son e Yakuza: Ishin? Sul primo non spendo nemmeno troppe parole, visto che sarà nei salotti di molti, moltissimi giocatori a breve. Il secondo beh, le immagini diffuse in rete parlano già abbastanza chiaro: uno dei titoli in arrivo nel corso dell’anno in grado di sfruttare al meglio le enormi capacità del nuovo hardware di mamma Sony. Già mi sembra di sentire i tuoi “pio pio” in lontananza: “sì vabbè, è solo grafica e poco gameplay”. Questione di punti di vista: tra duelli, faide politiche, una pletora di missioni collaterali e una sana battaglia di galli l’avventura di Sakamoto Ryoma nel Giappone feudale dell’epoca Edo promette già da ora enormi soddisfazioni.

Ma siccome in fondo in fondo ti voglio bene e, per certi versi, mi sento quasi in colpa ad incitarti a fare un passo avanti quando l’altro piede è già nella fossa, non procederò con questo elenco di piccole perle. Sì, perché volendo potrei snocciolarti altre gioie per gli occhi come RimeEverybody’s Gone to the Rapture o Shadow of the Beast (un titolo che i possessori dell’Amiga ricorderanno con un alzabandiera incontrollabile e che, ma tu guarda, è ESCLUSIVO per Playstation 4). Oppure perché no, magari ricordandoti che in quel di Capcom stanno sviluppando un certo Deep Down, mentre là poco distante quel genio maledetto di Suda 51 è alle prese con l’irriverente e frenetico Lily Bergamo. Ma tranquillo, mi fermo definitivamente qui, il predominio Playstation per il 2014 è schiacciante già da un paio di paragrafi.

Soltanto un ultimo, piccolissimo appunto prima di farti assaggiare la polvere: l’estetica di Xbox One non è nemmeno tanto brutta. Magari è un po’ “retrò”, con questo stile da videoregistratore VHS degli anni ’80 e una  quantità di calore prodotto sufficiente a preparare una grigliata per una decina di amici. Ma di questo ne potremo parlare un’altra volta in separata sede, magari di fronte ad una birra: ora, se permetti, ho un appuntamento con la console migliore di questa generazione. E per quanto sia estremamente divertente insegnarti qualcosa di utile sull’universo dei videogiochi, beh, meglio non farla aspettare.

BellanapoliUna battaglia senza esclusione di colpi, quella che si è consumata su queste pagine tra i dueDeX_flip nostri prodi redattori! Da un lato c’è chi ha difeso la linea di condotta di Microsoft, con le sue numerose esclusive in arrivo, un day-one da prima della classe ed un comparto online solido e funzionale che da anni inanella successi. Dall’altro chi a stento è riuscito a trattenere la gioia di avere tra le mani una signora console Sony, che ammalia con curve sicure, invoglia con un parco titoli sempre più nutrito e soggioga con le irresistibili offerte del’abbonamento Plus.

Ma ora tocca a voi lettori decidere l’esito di questo “pacato dibattito”, scegliendo quale delle due console rappresenta al momento l’opzione migliore: preferite la rigidità dell’Xbox One o le forme sinuose della PS4? Non vedete l’ora di scorrazzare per le bagnate strade di Seattle con inFamous Second Son o di polverizzare interi palazzi con i missili del vostro robot in Titanfall? Vi eccita sentire le vibrazioni fin dentro i grilletti del pad Xbox o il delicato ma continuo tocco della superficie tattile del Dualshock 4?

Se siete stati così folli da arrivare sino a questo punto non vi resta da fare che una sola, semplicissima cosa. Votare. Sì, perché la Poltrona sarà anche grande ma non è abbastanza comoda per entrambi, perché in una sana console war un vincitore morale lo dovremo comunque trovare e, cosa più importante, perché chi perde offre da bere al vincitore. E ok che PS4 è ganza, Xbox One ha dei titoli fighissimi e tutti amiamo le console: ma quando si tratta di bere a gratis alle spalle degli altri, tutto il resto non conta.

 

Una Poltrona per Due: qual'è la miglior console di questa next-gen esordiente?

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PS: Vogliamo ricordarvi che l’intento di questo articolo è quello di far sorridere e quindi ogni opinione è volta all’ironia e al divertimento. La redazione di Gamesoul promuove e supporta tutte le console di nuova generazione ed è sicura che i mesi e gli anni a venire saranno straripanti di meraviglia digitale proveniente da entrambe le parti.

Amante dei tatuaggi e del buon vino, crede fermamente nella vita extraterrestre. Ha una passione viscerale per i videogames maturata nel tempo, che lo ha portato a scrivere per molte riviste italiane e siti web specializzati nel settore.

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