Xbox One: la retrocompatibilità in cloud è problematica

Xbox One: la retrocompatibilità in cloud è problematica

e1fd2__Xbox-One-Cloud-640x353

Le nuove console abbracceranno la nuova potenza di calcolo dimenticandosi completamente del loro passato: la retrocompatibilità, è cosa nota, non sarà presente né su Ps4 né su Xbox One.

Venendo al caso di Microsoft, la tecnologia cloud che supporterà il nuovo hardware potrebbe in effetti essere sfruttabile per dare accesso su One ai vecchi titoli via streaming, lo dimostra un recente esperimento (condotto su Personal Computer) in cui Halo 4 è stato fatto girare “con ottimi risultati” proprio attraverso il download/gioco in simultanea. Ma la questione sapevamo già non essere la fattibilità del progetto in linea di principio, in vitro, quanto la sua applicabilità su larga scala (la scala degli utenti finali) con un risultato che possa essere soddisfacente per chiunque. In questi termini la calma predicata da Albert Penello, uomo a capo del settore Management e Pianificazione in Microsoft, è più che comprensibile e ha radici cautelative estremamente pragmatiche. In un’intervista rilasciata alla rivista digitale Polygon, proprio Penello ha dovuto ammettere con un certo imbarazzo che

“Avrei preferito non fosse trapelato niente durante il Conference Meeting, perché ero certo che mi sarebbe poi stato chiesto proprio di questo. In ogni caso, abbiamo sotto mano svariati esempi che dimostrano come la tecnologia sia percorribile e possa funzionare alla grande”. Aggiungendosi poi alle perplessità già manifestate da Yoshida per la capacità della rete di supportare il servizio Gaikai per Ps4 anche solo in Europa, Penello ha poi aggiunto: “Sarebbe veramente interessante vederlo realizzato, ma rimane estremamente problematico […] immaginate che cosa potrebbe succedere se il trasferimento dati non dovesse essere all’altezza della richiesta: utenti delusi e arrabbiati e un’onda negativa che si diffonderebbe a macchia d’olio”.

La tecnologia informatica non è il mio forte, e quindi lascio ad altri il dovere o il (misterioso) piacere di valutare la situazione, “dati alla mano”; io per ora non posso che augurarmi che i giochi di prossima generazione non facciano rimpiangere quelli della passata e ci motivino a guardare verso il futuro del gaming con fiducia.

[hr]

Fonte

Chi, come me, è nato intorno alla metà degli anni '80, può considerarsi a buon diritto figlio elettivo della generazione del videogioco. Perso irrimediabilmente tra sogno e nostalgia, mi aggrappo ostinato a un qualsiasi strumento di iniezione ludica -endorfina purissima a circuito chiuso- come una creatura che morde per il suo latte. Apprezzo e ammiro ogni proposta di intrattenimento intelligente, ma sono irrimediabilmente stregato dal genio di Nintendo.

Lost Password