Popcorn Time: Pain & Gain

Popcorn Time: Pain & Gain

Michael Bay. Sinonimi? Commerciale: ci sta. Troppo commerciale: …ci sta anche questo. Originale: a volte, stiamo comunque parlando di un regista con all’attivo pellicole “importanti” per quanto pacchiane e giocattolose (passatemi il termine, ma per “Transformers” non potrei utilizzarne uno migliore).
Questa volta Michael punta su un budget “ridotto” e sforna un ibrido ultra tamarro – palestrato a metà strada fra la commedia e la crime fiction. Suona male, vero?

La rosa di interpreti è selezionata e schierata ad hoc, nessun dubbio a riguardo, le perplessità sorgono invece considerando le “vibrazioni” emesse da “Pain & Gain”. Mi spiego meglio: le tragicomiche disavventure di tre maniaci del body building pieni di steroidi  e ideali molto distorti sono rese alla perfezione nella loro assurdità, ci sono scene e scambi di battute pregevoli, ma il ridicolo – spesso – scavalca il comico e ci obbliga a riflettere su senso e qualità del film che stiamo guardando.
E’ cosa buona e giusta uscirsene senza infamia e senza lode con le possibilità di sperimentazione che un regista del calibro (non artistico ma prettamente “di stazza”) di Bay ha per le mani?
Conveniente, forse, ma scorretto. Non sto dicendo che i blockbusteroni action debbano essere cancellati dalla cinematografia, né che ogni film debba impegnare ogni singolo neurone dello spettatore lanciandosi in meandri oscuri e filosofici, ma mi chiedo semplicemente cosa sia in grado di “lasciare” una pellicola come quella che sto recensendo.

Per carità, potrei citare action meritevoli a decine (dal primo “Rambo” al leggendario “1997: Fuga da New York”, masterpiece Carpenteriano), ma in ognuno dei casi troverete elementi che permettono all’action di sconfinare nell’autoriale, cosa che con “Pain & Gain” purtroppo non avviene.

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A noi ricorda…

 “Saint’s Row”: l’eccesso declinato in forma videoludica. Tinte sgargianti, bolidi ai limiti (molto spesso oltre) del possibile, battute sopra le righe, sparatorie, omicidi, tradimenti, rapine… insomma, cercavo un titolo da accostare ad un film “appariscente” e l’ho trovato!

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E voi, lo avete visto? Cosa ne pensate? Votate qui oppure lasciate un commento in basso!

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Da non perdere al cinema anche…

 “Titeuf – Il FIlm”: cartoon destinato ad un pubblico decisamente giovane. Il protagonista? Titeuf – appunto – personaggio strappato ai celebri fumetti siglati Zep.

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 “Wolverine – L’Immortale”: l’X-man più noto in assoluto non ha certo bisogno di presentazioni: eccolo pronto ad invadere le sale del globo con un capitolo fresco fresco che non mancherà di deliziare i fan di mamma Marvel.

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Buona visione, e… a venerdì prossimo, con la recensione di un film dalla trama molto, ma molto particolare… sto parlando de “La Notte del Giudizio” … “Se per una notte, ogni anno, si potesse commettere qualsiasi crimine senza doverne affrontare le conseguenze, cosa faresti?” Stay tuned!

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"Write drunk; edit sober." E. Hemingway

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