Killzone: Mercenary – Anteprima

Killzone: Mercenary – Anteprima

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Un nuovo capitolo della saga di Killzone, il quinto per l’esattezza, sta per sbarcare su Playstation Vita, la console portatile di casa Sony. Il titolo promette di essere qualcosa di diverso rispetto al passato, e le prime differenze con i vecchi episodi si vedono fin da subito. Per cominciare infatti, lo sviluppo di questo titolo, al contrario dei precedenti sviluppati da Guerrilla Games, è stato affidato a Guerrilla Cambridge, che forse alcuni di voi ricorderanno per la serie di Sir Daniel Fortesque (Medievil), o per la versione Playstation Portable di LittleBigPlanet.

ISA vs HELGAST

Killzone: Mercenary, comincia all’incirca due anni dopo gli eventi del primo Killzone, e nello svolgersi della trama attraverserà molte delle situazioni che abbiamo già visto e vissuto nella trilogia principale della serie.
Il protagonista, è il mercenario Arran Danner, un soldato per cui in guerra non ha più nessuna valenza la parte da cui si decide di stare schierati, ed a cui non importa quale che sia l’obiettivo da portare a termine; l’unica cosa che conta è che il committente della missione sia quello che paga più degli altri.
Nel corso della storia però, la raffinata filosofia di vita di Danner sarà costretta a qualche piccola revisione. Revisione che per coincidenza avverrà durante una missione a Pyrrhus, proprio a seguito dell’incontro col giovane figlio dell’ambasciatore di Vektan. km-1Questo ragazzo infatti, poco dopo si ritroverà conteso da entrambe le fazioni, facendo comprendere al protagonista che forse ci sono cose a cui non si può sempre dare un prezzo.
Non siamo riusciti a provare il titolo andando così profondamente nella trama, e sfortunatamente ci è stato concesso l’accesso solo ad una piccola parte del single player, ma già da queste poche sequenze di gioco si evince come il titolo fornisca al giocatore diversi tipi di approccio alle missioni. Certo, gli obiettivi principali da completare, essendo legati alla trama saranno sempre gli stessi, ma come diceva qualcuno “è il viaggio che conta”, ovvero la strategia con cui si decide di arrivare ai propri intenti.
Adottare una tecnica sfrontata ed arrogante quindi, in cui si decide di gettarsi nella mischia facendo precipitare sui nemici una pioggia di proiettili, avrà le stesse probabilità di riuscita di una strategia che invece predilige le uccisioni silenziose, senza troppo spargimento di sangue (più o meno), e che non mettano in allarme l’intera zona.

Siamo da soli tra le linee nemiche... Sempre buone notizie eh?!

Siamo da soli tra le linee nemiche… Sempre buone notizie eh?!

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BUONI O CATTIVI? MERCENARI…

Essere un mercenario significa principalmente avere un solo obiettivo, la pecunia; che non deve essere intesa come la divinità latina della ricchezza e dell’abbondanza, ma semplicemente come il vil denaro. E su questo argomenti, i soldi appunto, Vespasiano soleva giustamente dire che “Pecunia non olet”, ovvero “il denaro non ha odore”, e quindi che venga da questa fazione combattente piuttosto che da quell’altra, non fa la minima importanza.
Assimilato questo principio, non vi sorprenderà sapere che quasi tutte le vostre azioni nel gioco vi porteranno degli introiti monetari in utile valuta vectariana. Il valore corrisposto per queste azioni però, dipenderà chiaramente dalla loro complessità, ed infatti raccogliere semplicemente delle munizioni dal cadavere di un nemico avrà un compenso decisamente inferiore a quella di uccidere un soldato alle spalle, in silenzio e senza essere minimamente notati.
Anche alla fine delle vostre missioni, avrete diritto ad un compenso, ed infatti portando a termine l’obiettivo primario si potranno guadagnare delle ricompense, che potranno essere sia in denaro che in armamentario di vario genere. km-3Il tutto comunque, andrà sempre a vantaggio del vostro comparto bellico, che potrete così migliorare, personalizzare e gestire come meglio vorrete grazie alla Blackjack, ovvero il miglior fornitore di armi sul mercato (e non solo perché è l’unico a cui vi potrete rivolgere…).
Il denaro però, non svolge solo la sua funzione autoctona, ma funge anche da esperienza, che accumulandosi vi consente di salire grado/livello in base alla vostra più o meno riuscita perfomance videoludica. A completare lo spazio “social”, se mi passate il termine, oltre al grado, esistono anche le Valour Card, particolari simil carte da gioco di cui potrete fare sfoggio con i vostri amici online.
Opinabili per ora gli sfruttamenti delle caratteristiche hardware della portatile Sony, perché non soltanto non sono molto innovativi, ma rischiano a volte di risultare leggermente “scomodi” in alcune situazioni. A parte infatti il premere dei semplici interruttori o l’interagire con altri oggetti dell’ambientazione (che sono cose comunque che possono essere effettuate anche con la semplice pressione del tasto triangolo), azioni come il dover abbassare delle leve o anche il semplice comando per l’uccisione stealth, richiedono uno spostamento della presa sulla console, e quindi rischiano di spezzare il ritmo dell’azione che richiede entrambe le mani sugli stick di gioco.
Il multiplayer del titolo, è stato mostrato non molto tempo fa, ed ha rivelato al pubblico astante le tre modalità previste per il gioco completo. Come anticipato prima però, in sede di preview il comparto multiplayer non è accessibile, ma se quanto abbiamo visto fino ad ora corrisponde a verità, siamo certi che anche questa sezione possa essere all’altezza del resto gioco.

Armi, tante armi... (NdR: è vecchia, lo so, ma portate pazienza...)

Armi, tante armi… (NdR: è vecchia, lo so, ma portate pazienza…)

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WHAT ARE YOU WAITING FOR?

In quello che abbiamo visto di Killzone: Mercenary, le prospettive per un titolo succulento ci sono praticamente tutte. Il single player ha una struttura legata ad obiettivi primari e secondari delle missioni che sicuramente giustificheranno run multiple per il loro completamento, il multiplayer fino ad otto giocatori si annuncia intrigante grazie a tre modalità non proprio canoniche, ed il tutto è farcito con moltissime armi e possibilità di usare diversi stili e strategie di approccio al combattimento. Aggiungeteci anche le Valour Cards ed una piccola componente gidierristica sapientemente velata, e non venite a dirmi che il prossimo lavoro di Guerrilla Cambridge non vi ha minimamente interessato perché potrei non crederci.
Attendiamo fiduciosi quindi che i ragazzi inglesi di Guerrilla Cambridge completino il proprio lavoro senza farsi distrarre troppo dalla nascita del Royal Baby, e speriamo di poter mettere le mani sul titolo per il 4 settembre, giorno previsto per l’uscita europea. E voi? Riuscirete ad aspettare fino a settembre?

Tante le animazioni per le stealth kill, alcune tra l'altro più dolorose di questa...

Tante le animazioni per le stealth kill, alcune tra l’altro più dolorose di questa…

Fin da piccolo ho sempre amato le storie, che fossero raccontate da un libro, un fumetto, un cartone, un film, o soprattutto da un videogioco. Alcune le ho solo viste, altre le ho sentite così mie da avere l'impressione di averle vissute, ed altre ancora le ho addirittura scritte. Forse sono un pazzo o un sognatore, o tutte e due le cose. Ma continuerò a sognare ed a vivere avventure, per poter dire un giorno "fammi rubare Capitano, un'avventura dove io son l'eroe che combatte accanto a te".

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