Nintendo: cronaca di uno showcase!

Nintendo: cronaca di uno showcase!

Ci sono eventi per i quali vale la pena sfidare il sole cocente e l’impietoso traffico autostradale in pieno luglio. Uno di questi è di sicuro lo showcase Nintendo, che puntualmente ha saputo soddisfare la curiosità degli astanti con una pioggia di titoli in uscita su Wii U e Nintendo 3DSLa sensazione è quella di tornare ai nove-dieci anni, entrare in un negozio di giocattoli e poter curiosare indisturbati tra gli scaffali per ore ed ore. Una bella sensazione, non c’è che dire! Ma andiamo con ordine.

Dopo un salvifico e necessario caffè, mi sono diretto alla prima postazione senza nemmeno sapere cos’avrei trovato ad aspettarmi sullo schermo. Ebbene, si trattava di Donkey Kong Country: Tropical Freeze, in arrivo a novembre su Wii U. Fresco fresco di Donkey Kong Country Returns 3D impugno il gamepad con un sorrisone stampato in volto e scelgo il primo dei livelli che la demo mi propone.
 L’impressione è positiva fin dalle prime “battute”, lo stile – fortunatamente – è quello cui siamo abituati fin dalle prime incarnazioni del titolo, veloce, colorato, intuitivo, divertentissimo e – al solito – decisamente challenging! Ammetto di aver fatto almeno un paio di tentativi per portare a termine lo stage, ma ne è valsa la pena. Le premesse ci sono tutte, l’ironia e le trovate “fuori di testa” made in Nintendo anche, il tutto arricchito da una godibilissima grafica in alta definizione e da visuali decisamente più immersive rispetto ai precedenti capitoli.

Altro pad altra corsa… letteralmente, perché il gioco che vado a testare subito dopo è Mario Kart 8 (previsto per la primavera 2014). Anche in questo caso, il primo impatto porta con sé una familiare sensazione di deja-vu…  niente di male, anzi! Faccio scorrere le voci del menu e noto di poter gareggiare con la classe 50. La prima cosa che balza all’occhio è il livello di dettaglio degli scenari, curato maniacalmente. L’impostazione è classica, si gareggia cercando di rallentare con ogni mezzo gli avversari e guadagnarsi il primo gradino del podio. Anche con la classe di base il gameplay è scorrevole, vario e molto, molto divertente. Per vincere (impresa che – ahimè – riesce meglio al compare Diego “Neko” che mi batte ben due volte di fila) bisogna sfruttare ogni svista altrui ed ogni scorciatoia… per scorciatoia, in questo caso, si intende persino sfidare la gravità e correre su pareti verticali come nulla fosse. Pane quotidiano per i beniamini Nintendo! Ultimo appunto molto importante prima di passare al titolo successivo: il sistema di controllo è migliorato notevolmente, con il volante Wii, ad esempio, ora si fila lisci come l’olio senza andare a sbattere ogni dieci metri per il minimo movimento sbagliato.

Rimanendo in tema “classici”, noto che si è miracolosamente liberata la postazione dell’imminente Pikmin 3 e mi ci butto al volo. Saltando a pie’ pari il discorso estetico (grafica e motore fisico all’altezza della miglior produzione Wii U quale è, nulla da obbiettare o da aggiungere) passo immediatamente alla sostanza: il sistema di controllo è preciso ma allo stesso tempo chiarissimo e user friendly. Raggiungo gli obiettivi della demo senza un intoppo o un’esitazione, la nuova produzione di Miyamoto si lascia giocare che è un piacere e non  posso che consigliarne l’acquisto a chi non conoscesse la saga e fosse in cerca di tesori nuovi di zecca da scoprire… per gli appassionati, invece, non ci sono se: è un must-haveSoddisfatto faccio una pausa (altro caffè? Altro caffè!). I titoli da testare sono ancora molti, troppi, per cui mi dirigo a botta sicura verso gli irrinunciabili. Primo di questi è la riedizione in HD de The Legend of Zelda: Wind Waker… e potrei fermarmi qui. Invece proseguo e provo a descrivervi le mie impressioni in un paio di righe.

Apprezzo immediatamente una prorompente e decisissima grafica in cell-shading, nonché la praticità della visuale “di spalle” e dei controlli per game pad. Grazie allo schermo integrato, possiamo assegnare oggetti ed armi a questo o quel tasto senza dover mettere in pausa il gioco, ad esempio, novità che influenza ed acccresce la fluidità – già ottima – del gameplay. In modalità “esplorazione” mi faccio una passeggiata sul lungomare, raccolgo bottiglie contenenti messaggi che sarà possibile scrivere, raccogliere e addirittura condividere con altri utenti connessi, controllo un gabbiano per raggiungere vette e tesori che definire “fuori mano” è un eufemismo, scambio due chiacchiere con alcuni dei personaggi che vagano nei dintorni… insomma rimango incollato allo schermo senza venire a capo di nulla in particolare ma con la fondata certezza che Zelda abbia già un posto prenotato nella mia libreria.

Le ore passano, mentre il sole non allenta la presa su Milano: resto a godermi quella grandissima invenzione che è l’aria condizionata e passo alla postazione successiva!
Nella fattispecie parliamo di Bayonetta 2, esclusiva Wii U.

Ecco, qui premesse e promesse fatte sono molte, e sono contento di poter dire che – basandomi su quanto ho potuto vedere – pare proprio verranno mantenute.
Nel concentrato d’azione folle che mi offre la succosissima demo perdo un paio di volte per il semplice fatto che proprio non riesco a smettere di ammirare la dovizia di particolari su schermo e la sontuosa veste grafica che ricopre ogni pixel. L’implementazione del game pad ai fini della buona riuscita delle nostre azioni è pressoché perfetta: con pochi e semplici tocchi siamo in grado di  schivare, saltare, colpire ed eseguire combo devastanti capaci di trasformare anche il più tosto degli avversari in un mucchietto di carne tremolante. Il comparto audio non è da meno, e l’ottima soundtrack enfatizza l’azione epica e serrata che non lascia spazio a cadute di stile o trovate poco azzeccate. Se ciò che ho giocato verrà ulteriormente potenziato e sviluppato, signori, ci troveremo di fronte ad un titolo da tripla A.

Nella mezzoretta che rimane riesco a giocare qualche altro titolo. Super Mario 3D World, che conferma le mie aspettative e mi regala la solita divertentissima azione spensierata (ma tutt’altro che noiosa e “piatta”) corredata da ogni tipo di variazione sul tema, da frenetici mini games ad un vero e proprio “guardaroba” di costumi speciali utilizzabili, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali, gioco per famiglie che, a dispetto del target effettivamente ristretto paragonato a quello dei titoli precedentemente citati, si è dimostrato molto ben realizzato (anche graficamente), originale e – vi dirò – nemmeno troppo semplice in diversi punti (a fondo pista arriverete, ma che lo facciate per primi non è scontato quanto sembra) ed infine una vera e propria perla che i nostalgici apprezzeranno a priori: Duck Tales Remastered! Si tratta di un remake fedelissimo del gioco originale (datato 1989!), quindi gameplay a scorrimento, personaggi, nemici e persino trabocchetti sono rimasti invariati, ricreando un’atmosfera retrò più che apprezzabile e sempre divertente.

I prodotti su cui poggiare le mie avide manine non si fermavano certo qui, ovunque mi voltassi svettavano postazioni di gioco circondate da drappelli della più varia umanità, tutti accomunati dalla passione del gaming più puro. La line-up era davvero incredibile, avete presente quando la scelta è così ampia da non sapere dove sbattere la testa? Ecco. E non parlo di titoli semi-sconosciuti, ma di nuovissime incarnazioni delle saghe più celebri!  Che altro aggiungere, la parola d’ordine – o se preferite il filo conduttore – che lega la coloratissima moltitudine di IP targate Nintendo è “divertimento”, perché – tecnicismi a parte – resta proprio il piacere di giocare il cuore pulsante di queste produzioni, l’immediatezza e quel gradevolissimo restrogusto arcade che i fan della casa di produzione nipponica hanno ormai imparato ad amare.

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Trailers
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Donkey Kong Country: Tropical Freeze

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Bayonetta 2

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 The Legend of Zelda: The Wind Waker HD

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Pikmin 3

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Super Mario 3D World

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Mario Kart 8

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DuckTales: Remastered

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GameSoul @ E3 – Nintendo Booth

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