Xbox One – Dubbi, dubbi e ancora dubbi su usato ed always online

Xbox One – Dubbi, dubbi e ancora dubbi su usato ed always online

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Speravamo che le voci insistenti su due annose questioni, come quella dei giochi usati e quella ancor più discussa della connessione permanente, sarebbero state confermate o interrotte nel corso di questa conferenza, ma a quanto pare dovremo attendere ancora un po’, forse lo stesso E3. Microsoft non si è espressa ufficialmente a riguardo questo pomeriggio, ma nonostante tutto sembra che un polverone sia comunque pronto ad alzarsi.

Da un report di Wired infatti, sbucano fuori nuove info ottenute nei giorni precedenti alla conferenza stessa, che menzionano una feature non del tutto annunciata: ogni disco che verrà fatto girare su Xbox One, informazione diffusa a quanto pare dalla stessa Microsoft, richiederà un’installazione (e questo giustificherebbe il passaggio da un modello base da 4 GB con la “vecchia” Xbox 360 ai 500 Gb di default), e una volta trasferito sull’hard disk il supporto fisico non sarà più necessario.

Largo alle collette di massa? Ovviamente no. Il gioco verrà infatti “ancorato” ad un singolo account. Un secondo possessore del disco potrà, previo pagamento di una sorta di “tassa” (l’ammontare di tale contributo è ancora avvolto nel mistero), installare nuovamente sulla propria console il gioco, precedentemente associato al primo utilizzatore.

Questo cosa vuol dire? Che il possessore originario ne perderà ogni diritto, anche nel caso in cui voglia portare a casa di un amico, ad esempio, l’ultimo Call of Duty acquistato? E se si volesse usufruire solo per un breve lasso di tempo, senza necessariamente installare alcunché?

La questione è davvero poco chiara: l’unico segno dato dall’azienda di Redmond a riguardo lo segnala Joystiq. In una FAQ pubblicata sull’attualmente intasatissima pagina ufficiale della nuova console, viene dichiarato che “in caso di giochi usati, Xbox One offrirà ai giocatori la possibilità di vendere i titoli acquistati. Offriremo maggiori dettagli successivamente“. Post che però è stato rimosso poco dopo. La domanda e relativa risposta sono ancora al loro posto, il che ci porta a rimandare all’E3, a conferenze ad hoc successive o a comunicati stampa futuri ogni speculazione a riguardo.

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Connessi o non connessi?

Altra dichiarazione “scottante” riguarda la connessione: pur non costringendo ad essere sempre online, Xbox One richiederà al giocatore di possedere una linea ADSL.

Sarà infatti a discrezione degli sviluppatori (e Marc Whitten “spera” che lo facciano) se sfruttare o meno Azure, il servizio cloud computing di Microsoft, che permetterà di spostare il lavoro di calcolo dalla console ai server…esatto, come SimCity. Sperando però che i 300.000 server dichiarati quest’oggi permettano di evitare che altri disastri simili si ripetano  In quel caso, anche avventure esclusivamente votate al single player richiederanno, per un pugno di byte, una connessione.

La nube ancora avvolge la neonata console…ma se questi sono i presupposti, la maggior “libertà” offerta da Sony potrebbe essere un’arma da non sottovalutare nello scontro della next-gen.

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Fonte

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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