Ouya arriverà con tre settimane di ritardo

Ouya arriverà con tre settimane di ritardo

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L’attesissima console basata su Android fa ancora parlare di sé a causa di un piccolo ritardo sulle imminenti consegne. La data di rilascio di Ouya infatti, slitta dal previsto 4 Giugno al 25 dello stesso mese, ma non per problemi tecnici, anzi, la ragione del posticipo trova fondamento nell’intenzione di riuscire a sopperire a tutte le numerose richieste e prenotazioni (come ha spiegato il CEO Julie Uhrman sul blog ufficiale).

Questo cambiamento nella data di consegna non avrà effetto sulle consegne ai sostenitori“, ha sottolineato la Uhrman, “Le persone che effettuato delle donazioni su Kickstarter o sul sito Ouya devono avere la loro console prima della fine di Maggio“. Intanto, grazie alla nomina di Bing Gordon nel consiglio di amministrazione, il progetto si assicura altri 15 milioni di dollari di nuovi finanziamenti.

In aggiunta a tutto questo, sempre secondo le parole della Uhrman, pare che l’hardware della console sarà rivisto annualmente, un po’ come succede con i cellulari, utilizzando così processori migliori ed approfittando del calo dei prezzi, o se possibile aumentando la memoria flash presente sulla macchina. I giochi saranno comunque retrocompatibili indipendentemente dall’hardware, e la console dovrebbe riuscire a produrre un segnale di uscita a 1080p. Ogni titolo potrà essere provato gratuitamente, e il parco giochi tra cui scegliere sarà vastissimo. I controller sono stati migliorati, sono esteticamente gradevoli, dotati di un touch-pad, e se ne possono collegare quattro alla volta. La console sarà in grado di riprodurre video e musica con le apposite app, e il kit di sviluppo è incluso in ogni confezione. Cosa potete volere di più?

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Fin da piccolo ho sempre amato le storie, che fossero raccontate da un libro, un fumetto, un cartone, un film, o soprattutto da un videogioco. Alcune le ho solo viste, altre le ho sentite così mie da avere l'impressione di averle vissute, ed altre ancora le ho addirittura scritte. Forse sono un pazzo o un sognatore, o tutte e due le cose. Ma continuerò a sognare ed a vivere avventure, per poter dire un giorno "fammi rubare Capitano, un'avventura dove io son l'eroe che combatte accanto a te".

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