Luigi’s Mansion 2 – La Recensione

Luigi’s Mansion 2 – La Recensione

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Quando l’originale Luigi’s Mansion uscì nel lontano 2001 nessuno si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi 12 anni più tardi a giocarne il seguito. Vuoi perché non era il Super Mario chiesto per il lancio (Sunshine sarebbe arrivato solo dopo) vuoi perché la storia sembrava praticamente conclusa allora e il gameplay privo di quel guizzo in grado di scaturirne un seguito. Ritrovarsi oggi con Luigi’s Mansion 2 fra le mani è quasi un colpo al cuore inaspettato, di quelli che ti fanno sentire fieri di essere un videogiocatore.

Lo ameranno: Tutti quei giocatori che aspettano un seguito dell’originale dal 2002
Lo odieranno: Tutti coloro i quali “azione” prima “riflessione”
E’ simile aLuigi’s Mansion

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Titolo: Luigi’s Mansion 2
Piattaforma: 3DS
Sviluppatore: Next Level Games
Publisher: Nintendo
Giocatori: 1/4
Online: si
Lingua : Italiano

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Bentornato a casa, Luigi

Lo avevamo lasciato gongolante il pavido fratello di Mario, contento per una volta di essere stato lui a salvare la situazione nonché protagonista di un intero gioco che non fosse una ciofeca come il dimenticabile Mario is Missing. I Boo erano stati sconfitti, la magione dissolta e la pace ristabilita, cos’altro avrebbe potuto spingere il Baffino Verde a ritornare in azione con il suo fidato aspirapolvere? Ma le nuove ricerche del dottor Strambic, che domande. Soddisfatto dei precedenti risultati ottenuti a fianco di Luigi, il simpatico scienziato pazzo dalla risposta sempre pronta ha ben deciso di richiamarlo in azione per aiutarlo a indagare sulla misteriosa scomparsa della Luna Oscura, un misterioso artefatto in grado influenzare il comportamento dei fantasmi. Come al solito la trama non è il punto forte delle produzioni “Mariesche” e Luigi’s Mansion 2 non fa certo eccezione, ma è comunque con immenso piacere che ritorniamo, aspirapolvere in spalla, a fare pulizie di fantasmi per le case infestate di Cupavalle.

Non solo case infestate dunque ma anche altri luoghi più esotici. Oh e anche altri Toad!

Non solo case infestate dunque ma anche altre variazioni sul tema. Oh e i fastidiosissimi Toad.

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Pronto? Acchiappa fantasmi?

La novità più grande di questo nuovo Luigi’s Mansion 2 risiede infatti proprio nella varietà delle strutture da ripulire, non più limitate più solo alla villa di Luigi. Oltre al classico maniero stregato saranno infatti presenti un impianto idrico, una fabbrica di orologi, una miniera abbandonata e una sorpresa finale che preferiamo non svelare. Riprendendo in toto la struttura del predecessore, Luigi’s Mansion 2 si presenta un gioco d’esplorazione condito con con tutta una serie di elementi che strizzano l’occhio ai survival horror più elaborati. Non ci credete? Non bastassero le telecamere fisse a “la Resident Evil vecchio stile”, la struttura di gioco ricalca molto fedelmente gli stereotipi del genere con serrature bloccate che richiedono l’uso di particolari chiavi, magari reperibile in tutt’altro posto e guarda caso sorvegliata da un nutrito gruppo di spettri. O ancora, backtracking in quantità e passaggi segreti dappertutto. Un paragone ardito lo sappiamo, ma l’idea di base è quella di Luigi’s Mansion come la risposta Nintendo ai seriosi Survival di un tempo. Senza considerare la facilità con cui è possibile morire, sopratutto nelle fasi di gioco avanzate.

Come acchiappa fantasmi Luigi è dotato ancora una volta di torcia e aspirapolvere ma molto presto nel gioco si entra in possesso dell’”arcobaluce”, uno strumento in grado di svelare l’invisibile semplicemente puntando il fascio di luce verso i luoghi più sospetti. In questo seguito spariscono quindi gli spiritelli elementali in grado di sparare acqua, fuoco e ghiaccio e gli enigmi ambientali si fanno più complessi grazie soprattutto alla nuova invenzione del dottor Strambic, ma non solo. Il primo Luigi’s Mansion infatti aveva tanto di quel potenziale inespresso che solo ora nel suo seguito alcune idee trovano veramente la loro massima realizzazione. Dove prima per bruciare un determinato oggetto era semplicemente necessario procurarsi l’elemento adatto, adesso bisogna ingegnarsi molto di più con fiaccole a parete, meglio ancora se invisibile a una prima occhiata. Rispetto al passato si nota infatti una maggiore interattività ambientale, soprattutto grazie all’accoppiata l’accoppiata Arcobaluce e il Poltergust 5000, in grado svelare porte nascoste la prima e aspirare (nonché lanciare) praticamente qualsiasi elemento nello scenario il secondo, dai ventilatori alle catenelle del water.

Controllare i lampadari ogni volta è un must. Non si sa mai cosa nascondono!

Controllare i lampadari ogni volta è un must. Non si sa mai cosa nascondono!

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Controlli spiritici

Rinnovato in parte anche il sistema di gestione del personaggi che a causa dell’assenza del secondo analogico (Il Circle Pad Pro non è nemmeno supportato) fa ora affidamento sui front button per dirigere lo sguardo in alto o in basso. Quattro tasti per gestire il flusso d’aria su e giù, due tipi di torce  più due dorsali per per aspirare/emettere aria possono essere difficili da assimilare, soprattutto sulle prime, ma una volta padroneggiato il sistema di controllo risulta essere la soluzione migliore rispetto all’utilizzo della telecamera tramite touch screen a “la Kid Icarus”. Semplificati anche i comandi per aspirare i fantasmi, ora catturabili semplicemente premendo A caricata un’apposita barra senza più la necessità di mulinare come dei matti sul secondo analogico come accadeva nel’originale. In proposito, i fantasmi sembrano ora essere anche più subdoli, suddivisi in svariate tipologie in base al colore ma comunque pur sempre “basic”, mancano infatti quelli spettri speciali che nel primo erano gli inquilini della casa e andavano catturati ognuno in modo diverso. In compenso avrete di che arrovellarvi le meningi alla ricerca dei vari Boo, nascosti infingardamente negli angoli più remoti nei vari capitoli e suscettibili, solo all’ Arcobaluce.

Rispetto alla struttura unitaria dell’originale, Luigi’s Mansion 2 propone un gameplay a missioni (cinque più una segreta per ogni luogo sbloccabile solo dopo aver catturato tutti i Boo) che meglio si adatta il gioco alla sua natura portatile, con una pausa all’osservatorio di Strambic tra un incarico e l’altro. Nonostante questa natura frammentata, il ritmo è sempre comunque elevatissimo e salvo rari casi in cui un dispettoso cucciolo fantasma vi deruberà di qualcosa, difficilmente ripercorrerete gli stessi passi più di una volta, scoprendo sempre aree nuove che magari prima erano precluse. In definitiva  l’avventura risulta essere molto più vasta e lunga dell’originale, senza contare tutti gli extra ottenibili e le valutazioni sulle singole missioni.

Aspirare tende e tappeti ovviamente è alla base del gioco se si vuole raccimolare il giusto gruzzolo necessario a potenziare il Poltergust

Ogni spettro attacca in modo differente e necessita di un approccio particolare. I verdi sono ovviamente le truppe base, ma anche loro sanno essere fastidiosi quando dotati di qualche arma o casco.

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Squadra acchiappa fantasmi

Novità assoluta della serie (perché adesso è diventata una serie, vero Nintendo?) è la presenza del multiplayer, sia locale che online, all’interno dell’apposita “Torre del Caos”. Attraverso tre modalità diverse, quattro Luigi sono chiamati a collaborare/competere in pieno stile Zelda Four Sword e il che non è certamente un male visto che si tratta di un’aggiunta marginale e che nulla leva all’avventura principale. Che si tratti di ripulire tutte le stanze dai fantasmi, catturare un “poltercucciolo” grazie all’arcobaluce o esplorare determinate stanze alla ricerca di una via d’uscita, il multiplayer di Luigi’s Mansion 2 riesce a essere un simpaticissimo diversivo anche grazie alla generazione casuale degli ambienti di partita in partita. Nulla di eclatante o comunque in grado di rubarvi chissà quanto tempo libero, ovvio.

Giocando in multiplayer è possibile ricorrere a tutta una serie di Bonus che vengono assegnati in base alle perfomance di gioco. Aspirapolvere migliorato, rivelatore di invisibile ecc

Giocando in multiplayer è possibile ricorrere a tutta una serie di Bonus che vengono assegnati in base alle perfomance di gioco. Aspirapolvere migliorato, rivelatore di invisibile ecc

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Marioooooooooooo?

Luigi’s Mansion 2 non è solo divertentissimo da giocare ma anche uno spettacolo da guardare e divertente da canticchiare. Graficamente siamo dalle parti di Super Mario 3D Land, ma grazie all’ambientazione e alla realizzazione dei vari ambienti azzarderemo anche oltre. Luigi come al solito è animato alla grande, con un comparto animazioni da paura (in tutti i sensi) enfatizzato ulteriormente da un sapiente uso delle luci in tempo reale e dal solito valore aggiunto rappresentato dall’effetto 3D stereoscopico made in Nintendo. Forse qualche inquadratura un po’ troppo ravvicinata tende ogni tanto a mostrare dei modelli un po’ spigolosi, ma nel complesso il lavoro svolto sul fronte grafico è veramente notevole. Così come su quello audio, caratterizzato prepotentemente dall’immortale tema principale e da svariati pezzi d’atmosfera davvero ben composti. La proverbiale ciliegina poi è rappresentata dalle divertentissime voci dei protagonisti, che si tratti del vociare sommesso di Strambic o dei gridolini di terrore di Luigi, i dialoghi tra i due sono veramente spassosi.

Giocato col 3D acceso (non per forza al massimo) Luigi's Mansion riesce ad essere anche più spettacolare, provare per credere.

Giocato col 3D acceso (non per forza al massimo) Luigi’s Mansion riesce ad essere anche più spettacolare, provare per credere.

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Luigi, Number one!

Luigi’s Mansion 2 è il seguito che ogni gioco dovrebbe avere, impacchettato come sempre con uno stile che trasuda “Nintendosità” dappertutto davvero impeccabile. Il passaggio di testimone al team americano Next Level Games potrebbe aver spaventato i più, ma se quanto scritto qui sopra non bastasse, ci sbilanciamo ulteriormente: Luigi’s Mansion 2 è addirittura un prodotto migliore dell’originale (ben lungi dall’essere un capolavoro, anzi), nonché uno dei migliori titoli disponibili per la softeca del 3DS. In barba al fratello Mario, almeno per una volta.

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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