SiNG PARTY – La Recensione

SiNG PARTY – La Recensione

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La risposta Nintendo a SingStar di Sony e Lips di Microsoft poteva avere tutte le carte in tavola per stracciare la concorrenza. Di giochi di Karaoke ne abbiamo visto di tutti i colori e di tutti i tipi e il GamePad poteva essere veramente quel guizzo in più in grado di fare la differenza. Poteva. E invece siamo ancora qui a giocare  alla vecchia maniera. Un male? non proprio. Un’occasione sprecata? Sicuramente.

Lo ameranno: gli amici di Maria de Filippi
Lo odieranno: i nemici di Maria de Filippi
E’ simile aSingStar, Lips

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Titolo: SiNG PARTY
Piattaforma: Wii U
Sviluppatore: FreeStyleGames
Publisher: Nintendo
Giocatori: 1/2
Online: MiiVerse
Lingua : Italiano

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Just party (Sing Dance?)

La presentazione è senz’altro l’aspetto più curato e accattivante di Sing Party. I chiassosissimi menù colorati danno subito l’idea di trovarsi di fronte alla versione canora di un Just Dance a caso ed in effetti questa potrebbe essere la descrizione più adatta al gioco. Delle tre modalità disponibili, quella denominata Party racchiude efficacemente tutto lo spirito all’insegna della spensieratezza e spettacolarità del titolo ballerino di casa Ubisoft. Una volta allestita la pista da ballo, tale modalità non richiede di avere doti canore di chissà quale spessore tanto che il focus sembra essere più tutto il contorno. Oltre a mancare totalmente il tracciamento canoro della nostra performance, il gioco spinge su aspetti marginali come “alza lo sguardo e canta”, “dondola”, “esegui l’air guitar” e via dicendo suggeriti da degli abbozzatissimi (e improbabili) ballerini a schermo. A cosa serva il microfono in tale modalità è un mistero. L’idea di mostrare le Lyrics sul GamePad è anche buona ma allora perché non tenere conto dell’andamento del cantante invece di focalizzarsi sull’ “infiammare il pubblico”? Occasionalmente le parole appariranno anche sullo schermo della TV per coinvolgere il pubblico ad unirsi almeno nei ritornelli delle canzoni, il che è una cosa carina, ma anche li si torna sempre al discorso” dove è il tracciamento vocale?” Fondamentalmente quello che propone la modalità Party è quello che potrebbe essere un video da YouTube con Lyrics disposte a caso sullo schermo. Un’idea che potrebbe anche essere divertente ma difficilmente realizzabile al di fuori di una festa alla teen movie americano con fiumi di alcol.

"dove pensi di andare piccolo?" Il pad in verticale è veramente scomodo. Visto così, poi, sembra più complicato di quanto non sia in realtà.

“dove pensi di andare piccolo?” Il pad in verticale è veramente scomodo. Visto così, poi, sembra più complicato di quanto non sia in realtà.

Più in linea sotto questo di punto la modalità Canto. I problemi sopracitati spariscono per lasciare spazio a una più sobria e pratica barra a scorrimento che scandisce il testo e suggerisce l’impostazione del tono della voce. Praticamente ciò che SingStar fa da anni. Dentro i punteggi, fuori il GamePad, che per l’occasione si fa un semplice mixer e poco più. Sempre sulla scia di coinvolgimento per chi ci sta intorno, un secondo giocatore può intromettersi per cambiare i parametri in pieno stile DJ: dare più voce al cantante piuttosto che alla traccia, mantenere solo la base, accompagnare il giocatore con semplici effetti sonori o selezionare il prossimo brano da eseguire. Un approccio più tradizionale per i patiti dell’High Score che però poco offre oltre al perfezionamento dei record e la possibilità di migliorarsi. Mancando completamente un qualsivoglia sistema di punteggio online,in quest’ottica la presenza di canzoni da sbloccare, varianti delle stesse o altri effetti da comprare per il mixer avrebbe giovato a dare al tutto un senso di progressione che non fa mai male. L’idea generale è che se si fosse cercato di coniugare queste due anime (una più “casual” e l’altra più “hardcore”, questa volta è proprio il caso di dirlo) in un’unica modalità, piuttosto che tenerle separate, il risultato sarebbe stato sicuramente più vario e apprezzabile. Così purtroppo, a rischio di scontentare qualche ospite voglioso di svegliare il vicino, la modalità  Canto rimane più consigliata, con le sue varianti battaglia a squadre e pratica per esercitarsi.

sing 1

Guitar Hero? Just Dance? Nessuno dei due…Ne le vostre parole, ne i movimenti avranno nessun tipo di riscontro, tanto vale dimenarsi e cantare a caso

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Armi e bagagli

Sing Party giunge nei negozi accompagnato da un microfono USB che è anche tutto ciò che serve per iniziare a giocare. Volendo espandere l’esperienza è possibile acquistare un secondo microfono USB (quelli del Wii vanno benissimo) per potersi destreggiare nei duetti più audaci. Anche se è possibile passarsi il microfono in alcuni passaggi prestabiliti, due voci ben coordinate che agiscono all’unisono fanno senz’altro più scena. Trascurabile l’apporto del WiiRemote, impiegato all’occorrenza come maracas o semplice BIP d’accompagnamento. Meglio tenerli nascosti piuttosto che cercare di coinvolgere altre due persone per far premere loro il solo tasto A. Veniamo ora però al vero cuore pulsante di Sing Party, la scaletta musicale.

Ciò che manca a Sing Party è un bundle contenente tutta una famiglia canterina. Oh già, è un super salone all'americana.

Ciò che manca a Sing Party è un bundle contenente tutta una famiglia canterina. Oh già, e un super salone all’americana.

Dei 50 brani musicali proposti non è presente nessun pezzo nostrano(con buona pace degli estimatori di Vasco Rossi e Zucchero), discriminante che potrebbe precludere l’acquisto ai non anglofoni o ai poco avvezzi con la lingua d’Albione. Premesso ciò, la selezione è comunque notevole, molto variegata e in grado di far felici più o meno tutti con uno o due brani. Si spazia da hit recenti dal sapore estivo come Rock Party Anthem di LMFAO e Call Me Maybe di Carly Rae Jepsen o le immancabili regine del pop Katy Perry (Fireworks) e Lady Gaga (Edge of Glory) fino ad arrivare a ritroso nel tempo a chicche del calibro dei Jackson Five e la loro I Want You Back o Fleetwood Mac con Go Your Own Way. Per i giovani non potevano mancare pezzi tutti ritornelli come quelli di Justin Bieber (Baby)o Selena Gomez (Love You Like A Love Song Baby) ma ciò che invece lascia piacevolmente sorpresi è la presenza di immortali pezzi d’annata come Surfin ‘N USA dei Beach Boys o Don’t Stop Me Now dei Queen. La colonna sonora svolge un ottimo lavoro, con qualche chicca (Florence and the Machine!) tagliando fuori (volontariamente) gli amanti del Rap e dell’Heavy Metal. Un po’ di Rock inglese in più non ci sarebbe dispiaciuto (una roba tipo Interpol o storica come i Clash) ma non si può far contenti sempre tutti, soprattutto quando allo stato attuale è possibile mettere d’accordo gente di tutte le età. Ciò che teoricamente potrebbe decretare o meno il futuro successo di Sing Party non è purtroppo valutabile allo stato attuale delle cose: il futuro apporto degli sviluppatori con nuovi brani scaricabili. Attualmente infatti non è possibile espandere la propria esperienza canora, ma è nelle intenzioni di Nintendo rimediare a tale mancanza al più presto. Anche perché non vorremmo ritrovarci ogni anno a dover comprare Sing Party Rock, Sing Party 80 Hits, Sing Party Eros Rammazzotti e via discorrendo.

Rimanere sulla scia può portare anche a dei simpatici bonus combo.

Rimanere sulla scia può portare anche a dei simpatici bonus combo.

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Just Sing

Sing Party non è sicuramente un cattivo prodotto, ma fa veramente poco per emergere dal coro. Presenta alcune idee interessanti purtroppo solo abbozzate e preferisce spingere sulla spettacolarità e l’immediatezza piuttosto che su altri aspetti più importanti per un gioco del genere. Messa da parte la modalità Party coi suoi orrendi ballerini, però, ciò che rimane è un Karaoke game canonico accompagnato da una scaletta musicale di tutto rispetto che alla fine dei conti è l’aspetto più importante per gli appassionati. Un buon gioco di canto travestito da pessimo Party Game.

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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