God of War: Ascension – Hands on beta multiplayer

God of War: Ascension – Hands on beta multiplayer

Abbiamo provato la beta multiplayer di God of War: Ascension: riuscirà Kratos a scatenare l’ascesa? Scopritelo subito in queste pagine!

La generale consapevolezza che questa generazione di console sia ormai alle battute finali (ma tutt’altro che allo stremo di sorprese come vedremo in questo 2013) è un fatto praticamente risaputo, eppure è in questo ultimo periodo che si collocano titoli e brand più noti e famosi pronti al rilancio e al rinnovamento e come nel caso di God of War: Ascension introducono novità inedite e inattese che possono shockare i fan (o, a seconda dei punti di vista, spaventare i più deboli di cuore). Chissà se David Jaffe o Cory Balrog lo avevano mai ipotizzato, ma anche se l’avessero fatto, l’unico gruppo che ha osato di più e ha creduto nell’idea che God of War potesse avere una modalità multiplayer è il team di Santa Monica Studios.

Kratos si prepara all'ascesa

“Al mio segnale, scatenate l’ascesa!”

Si è sempre un po’ intrepidi nella scelta quando si tratta di introdurre il multiplayer in una serie storicamente incentrata sull’esperienza a singolo giocatore, e quindi sulla trama, si rischia sempre di deludere e non lasciare il segno come invece si spera. Qualcosa di simile è accaduto con BioShock 2 che non ha brillato certamente come il primo, ma ben diversa è stata la sorte di altri capolavori come Uncharted. La verità è che non si riesce a credere e a convincersi del multiplayer di God of War Ascension fin quando non si prova in prima persona; noi di GameSoul l’abbiamo fatto in occasione della closed beta multiplayer, quindi lasciatevi raccontare e argomentare il nostro primo giudizio a riguardo.
È sempre bene iniziare con una premessa e in questo caso riguarda la brevità e la ridotta quantità di contenuti che caratterizza la beta. Il multiplayer di God of War ha bisogno di convincere e ha più di qualcosa da dimostrare. Per poter avere un’opinione certa sulla qualità del lavoro svolto dai suoi sviluppatori si necessità di più materiale, per questo due modalità, due arene, due fazioni e poche personalizzazioni e potenziamenti sul totale che sarà disponibile, non sono minimamente sufficienti per avere un giudizio definitivo.

A scanso di ogni equivoco, la sensazione complessiva dopo aver giocato la beta è positiva, tanto che c’è da chiedersi come mai non si fosse attuata prima un’idea simile, tuttavia permangono dubbi e incognite su quali mete e risultati potrà raggiungere il prodotto finito. Quello che si è potuto apprezzare più dell’esperienza di gioco in se, sono gli sforzi riposti dal team per creare una struttura solida e completa (almeno sulla carta) e bisogna ammettere che è già tanto considerando che God of War: Ascension sarà un pioniere per il genere action in terza persona nell’inflazionata modalità multiplayer, trita e ritrita da un altro genere ben più blasonato, quello degli shooter in prima persona.

Detto questo rimangono da analizzare aspetti fondamentali che permetteranno di finalizzare il prodotto e condurlo al successo: i contenuti e, in special modo, il bilanciamento. Mentre per questi bisognerà attendere il prodotto completo (a scanso di nuove beta multiplayer), dopo avervi dato le nostre impressioni generali, esporremo a seguire un’accurata descrizione della struttura e dei (pochi) contenuti disponibili, utili se non altro a sapere cosa aspettarsi dalla modalità multigiocatore di questo attesissimo titolo.

Da qui inizia l’avventura multiplayer di God of War: Ascension

In God of War: Ascension il sistema di controllo del proprio alter ego rimane fedele ai precedenti capitoli del franchise e dalla beta si possono apprezzare alcune novità come l’uso di armi ambientali sparse per l’area di gioco e il sistema di parata tempestivo che con il giusto tempismo blocca l’avversario e predispone il giocatore al contrattacco. Le meccaniche di gameplay sono state riviste per confarsi meglio alle situazioni frenetiche della modalità multigiocatore, inoltre una serie di indicatori luminosi appaiono sopra i giocatori quando è possibile eseguire le spettacolari “fatality” o agganciare con un uncino l’avversario o ancora, per vedere il livello di energia vitale e magica. Rimane la possibilità di sferrare attacchi potenti (tasto triangolo) e veloci (tasto quadrato), da combinare a preferenza in combo fatali. Semplificate, per ovvi motivi, le mosse speciali che si eseguono schiacciando L1 più quadrato o triangolo. Tra queste mosse c’è anche la “fuga” facendo pressione sul grilletto L2 e la cui funzione è spazzare i nemici quando ci si trova in una brutta situazione (come un accerchiamento). Alla levetta analogica sinistra è affidata la schivata, mentre al tasto R2 la magia, però eseguibile solo dopo aver ricaricato l’apposita barra blu. Il sistema di controllo non fa una pecca e gode di tutti i piaceri e le sensazioni ereditate dai precedenti God of War, evidentemente si tratta di una conquista non indifferente per Santa Monica Studios, abile nel mantenerle tutte anche nel multiplayer.

Ehi tu, bella cintura!

Passando alla struttura della modalità, la prima scelta per ogni nuovo giocatore, dopo quelle inerenti la personalizzazione, è quella di “allinearsi” con un dio dell’olimpo. Nella beta gli unici disponibili sono Zeus e Ares ma nel titolo completo si aggiungeranno Ade, Poseidone e un dio ancora celato. Questa scelta condiziona le caratteristiche del giocatore, per esempio allineandosi con Zeus si ha una predilezione per la potenza magica, al contrario con Ares si guadagna maggiore forza. La scelta della propria fedeltà ad un dio non è irretroattiva perché è possibile cambiare allineamento in qualunque momento quando ci si trova nella lobby, a patto però di avere profili differenti che tengono conto di dei diversi punti esperienza ottenuti in combattimento con uno o con l’altro allineamento. Fatta questa prima fondamentale scelta si accede per la prima volta al menù iniziale da cui poter avviare un match o personalizzare lo spietato lottatore. La personalizzazione possibile nella beta mette in mostra un buon numero di abilità, armi, armature e mosse speciali, tutte da sbloccare con i punti ottenuti in gioco o raccogliendo sfere rosse e aprendo forzieri con tesori. Certi particolari potenziamenti si ottengono invece raggiungendo precisi obiettivi durante le partite, come aprire un tot numero di forzieri o eliminare in un determinato modo il nemico. Ogni equipaggiamento contribuisce all’incremento di qualità come l’energia, la magia, la potenza magica, la resistenza magica, la forza fisica, la resistenza fisica e il recupero. Da un punto di vista prettamente visivo, armi e armature fanno proprio una bella figura e si allineano alla perfezione con la direzione artistica di successo della serie.

Una volta che il lottatore è pronto allo scontro, dopo averlo attrezzato di martello o spadone (le uniche tipologie di armi disponibili nella beta, ma anche altre sono previste dal gioco), spetta scegliere la modalità da giocare. La scelta può ricadere su “Favore degli Dei” o “Favore degli Dei a Squadre”. Sebbene il nome di queste due modalità è simile, il loro contenuto è parecchio differente e la modalità “a Squadre” differisce di parecchio in profondità e qualità rispetto alla prima.
Favore degli Dei è infatti la tipica partita deathmatch tra quattro giocatori che si affrontano a suon di colpi in un’arena (quella di Ercole nella beta), dovendo fare attenzione alle insidie del luogo e a quelle del personaggio che ospita l’evento (nel caso specifico Ercole). La vittoria spetta al lottatore che compie più uccisioni di tutti e ottiene il tanto ambito “favore degli Dei”. Questa modalità non sorprende molto, principalmente perché è piuttosto classica e, una volta presa dimestichezza, potrebbe stancare, per tanto rimane apprezzabile principalmente per constatare la qualità del sistema di combattimento.

Ecco cosa s’intende per “epic”…

Quella modalità che trasporta nel multiplayer quella che si potrebbe definire la “Kratos experience”, fatta di rabbiosi combattimenti e spietatezza assoluta contro il nemico, subentra nel gioco a squadre. In questa differente modalità lo scontro fisico diretto passa in secondo piano e l’obiettivo del proprio team diventa quello di conquistare il favore degli dei tramite il possesso del maggior numero di basi sparse nella mappa di gioco (ben più ampia ed esplorabile della modalità prima descritta), o ancora meglio se si riesce a soddisfare gli Dei sacrificando il minaccioso mostro (nel caso della beta un ciclope) di enormi dimensioni.
L’unica mappa a disposizione nella beta è il “Deserto delle Anime Perdute”, ma è sufficiente a dimostrare il potenziale delle meccaniche di gioco e la varietà di situazioni. Esplorando la mappa, oltre i forzieri di sfere rosse e tesori, si trovano interruttori e leve per l’attivazione di trappole che col giusto tempismo diventano mortali per gli avversari. L’obiettivo principale per i team rimane la conquista dei nodi ma in primis l’uccisione del mostro, ed è quindi logico che tutti gli scontri si concentrano su quell’esatto punto della mappa. Tuttavia per non ridurre la modalità ad un’ammucchiata di muscoli o ad una rissa senza capo ne coda, i più che utili potenziamenti, le armi più forti e le fonti magiche, sono tutte sparse nell’arena, di fatto questo contribuisce, insieme ai nodi di respawn, ad invogliare i team verso la costruzione di una seppur minima ma fondamentale, strategia per la vittoria. Tutto questo sfocia in una bella soddisfazione quando ci si impossessa della Lancia dell’Olimpo scagliata dagli Dei al momento che la contesa è al culmine e si riesce ad infliggere gli ultimi colpi letali al mostro e ad innescare la “fatality” di gruppo che compie il sacrificio finale per il conteso favore degli Dei.

…ma ecco cosa s’intende per “epic win”!

 

In conclusione…

Poco altro c’è da aggiungere sulla nostra esperienza con la beta di God of War: Ascension, perché quel poco disponibile e finora descritto ci ha convinto lasciando poche riserve. Certamente un giudizio deciso e completamente attendibile sarebbe un azzardo da novizi al momento, vuoi perché la qualità del gioco si vede con i server pieni (o quasi) e il comportamento, nonché l’accoglienza, dei giocatori, vuoi perché i contenuti disponibili non danno la varietà che invece ci si aspetta dalla versione completa.Detto questo, la beta dà comunque importanti certezze e serve a dare un’idea di cosa aspettarsi: un comparto multiplayer originale e solido che ha tutte le carte in regola per convincere tutti. Un ultimo nostro consiglio è quello di approfittare dell’abbonamento PlayStation Plus e scaricare la beta, se vi piace il franchise God of War e siete incuriositi dal servizio online in abbonamento di Sony, non c’è miglior momento per procedere all’iscrizione.

“Dopo questa martellata farai compagnia alle talpe, ci si rivede all’uscita amico!”

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