Dark Souls: Artorias of the Abyss – Guida Completa I

Dark Souls: Artorias of the Abyss – Guida Completa I

Volete svelare le trame del passato e incontrare finalmente il possente Artorias ma non vi sentite propriamente “pronti per morire“?
Grazie a questa guida potrete affrontare i nuovi orrori che incontrerete sul vostro cammino, preservando la vostra sanità mentale e, possibilmente, la salute del vostro controller (e dei muri di casa).

In questa guida analizzeremo le nuove aree introdotte nel DLC, comprese le strategie dei nuovi boss, segreti ed extra.
ATTENZIONE: essendo un walkthrough ci potrebbero essere degli spoiler.

 

E’ bene sapere che le sfide proposte nel DLC sono state pensate per giocatori con un minimo di esperienza alle spalle. Nonostante non sia indispensabile avere un Soul Level molto alto, almeno non se vi trovate nella vostra prima “run”, è quantomeno opportuno aver acquisito una certa padronanza del sistema di schivate e della gestione della stamina.
Inoltre il consiglio, nonostante possiate tranquillamente usare i Falò come portali per tornare nelle zone “base” di gioco, è quello di procurarvi in anticipo qualche scorta di Erbe Viola e Rosse, per curare rispettivamente Veleno e Sanguinamento.
Infine sappiate che vi servirà una fonte di luce, ovvero uno dei seguenti oggetti:

Lanterna del Teschio

Lanterna del Teschio (Oggetto)
Ottenibile come drop raro dai Negromanti nelle Catacombe o come oggetto unico in un’area buia nella Tomba dei Giganti.
 


Larva del Sole

Larva del Sole (Elmo)
Ottenibile come drop unico dagli Insetti del Caos a Lost Izalith.
 
 


Luce

Luce (Stregoneria)
Ottenibile al prezzo di 1000 anime dall’NPC Dusk di Oolacile, presso il Bacino di Radiceoscura, in seguito al suo liberamento. Richiede 14 di INT per essere usata.

Nel caso poi vogliate facilitarvi ulteriormente la vita, procuratevi un arco lungo (quello più potente che potete usare e con la maggior gittata) e un ingente quantitativo di Frecce Piumate (le potrete acquistare da un NPC che incontrerete nel DLC).
Se non siete arcieri esperti fate una veloce deviazione ad Anor Londo, raggiungete il Fabbro Gigante in fondo a una delle torri e recuperate dallo scrigno che custodisce l’Anello del Falco che migliorerà le vostre capacità nel tiro con l’arco.
Capirete in seguito il perchè di questi preparativi.

Se vi sentite pronti a cominciare, questo è ciò che dovrete fare per accedere alla nuova area di gioco…

N.B. con l’upgrade alla versione 1.06 potreste dover modificare le vostre strategie di gioco. Molte cose sono state modificate, come ad esempio l’effetto dell’Anello con Emblema di Legno Oscuro che ora non garantisce più una maggior mobilità al 50% del peso ma richiede di essere ad un valore del 25% o meno di peso per poter essere usato.
Quindi fate le dovute modifiche nel caso sia necessario.
 


Per prima cosa, nel caso in cui non l’abbiate fatto, dovrete proseguire nella storia principale sino allo scontro con Ornstein e Smough ad Anor Londo.
Una volta sconfitti e ottenuto il Ricettacolo dei Lord offritelo a Frampt (o Kaathe nel caso lo abbiate sbloccato nell’arena dello scontro coi 4 Re, se volete unirvi al suo Covenant): così facendo rimuoverete la nebbia dorata che bloccava l’accesso alla zona degli Archivi del Duca.

Adesso dirigetevi al Bacino di Radiceoscura, sconfiggete l’Idra nel lago e uscite dal gioco.
Ricaricate la partita e costeggiate le rive del lago (attenti a non cadere nel baratro!) sino a giungere nell’insenatura a sinistra. All’interno della piccola grotta vedrete un Golem di Cristallo d’Oro.
Prestando attenzione a non usare magie “semi-permamenti” come alcune Piromanzie del Caos, che lasciano a terra una pozza di lava che infigge danni continui, battetelo e al suo posto comparirà una donna.
Si tratta di Dusk di Oolacile.

Parlatele fino a quando non scomparirà: ora potrete evocarla tramite il suo Simbolo di Evocazione (scritta bianca) che si trova accanto a una roccia in riva al lago, sulla destra. Evocatela e parlatele di nuovo; se serve, come suggerito in precedenza, comprate la Stregoneria Luce.

Ora andate agli Archivi del Duca, superate i due Cinghiali Corazzati e usate l’elevatore; giunti al piano sistemate i vari nemici e, a destra del primo Arciere (quello subito in cima alla prima scalinata), noterete un Golem di Cristallo blu immobile, che non sarà presente se non avrete installato il DLC.
Eliminatelo e otterrete il Pendente Rotto.
A questo punto, l’ultimo passo sarà tornare al Bacino di Radiceoscura nel punto in cui avevate salvato Dusk in precedenza.
Al posto del Golem troverete un oggetto su un cadavere in fondo (il set armatura di Dusk) e un vortice oscuro dall’aspetto minaccioso. Non fatevi pregare due volte ed esaminatelo.

Un’enorme mano nera vi afferrerà trascinandovi verso il vostro destino…
 


Per prima cosa accendete il Falò e riposate, ripristinando l’Estus.
Ora equipaggiatevi in modo da avere il peso almeno al 50% (o meno) del totale, in modo da garantirvi un minimo di mobilità e velocità nell’esecuzione delle schivate. Se potete, abbassate il peso sotto al 25% in modo da essere ancora più reattivi.
Nel caso rientrate nei parametri di peso, indossate un’armatura in grado di diminuire maggiormente i danni elettrici (in caso contrario è prioritario puntare sulla mobilità).
Preparate l’equipaggiamento ed assegnate agli slot rapidi le Erbe Viola.
Infine, varcate la nebbia.

Boss: Guardiano del Santuario

Si tratta nientemeno che di una “simpatica” chimera: questo boss non è molto difficile da battere, ma servirà a farvi capire qual è il “filo conduttore” che si è scelto di impostare per tutto il DLC, ovvero l’importanza delle schivate; armatevi di calma e pazienza e osservate le sue mosse. In linea di massima possiamo dividere gli attacchi del boss in attacchi a distanza e ravvicinati.

Gli attacchi a distanza sono facilmente evitabili: il boss caricherà nelle fauci delle sfere elettriche lanciandole contro di voi. Può lanciarne una singola da terra, una serie in successione o una in volo “a tradimento”. Sono tutte evitabili tramite schivata laterale, l’importante è rimanere sempre in movimento in direzione opposta a quella dell’impatto dei colpi: questo perchè una volta giunti a terra essi rilasceranno un “campo elettrico” che, se toccato, vi impedirà di muovervi per qualche secondo (oltre a infliggere danno extra).
Non provate nemmeno a parare questi attacchi, a meno che non abbiate uno scudo e un’armatura con un’elevata resistenza al danno elettrico.
Sulla distanza, inoltre, magie e armi da tiro non saranno molto efficaci in quanto il boss tende a schivare i colpi e, di rimando, a tempestarvi con le cariche elettriche lasciandovi poco spazio per reagire.

Gli attacchi ravvicinati sono quelli che vi consentiranno di infliggere danno anche al boss; infatti, oltre a una serie di zampate (evitabili camminando o rotolando all’indietro, non di lato), il boss eseguirà due attacchi in particolare che lo lasceranno scoperto.
Il primo è un’Onda d’urto frontale, il cui cono d’azione è molto ristretto (una singola schivata laterale vi consentirà di sfuggire all’attacco). Appena il boss lo eseguirà, rotolate e poi corretegli incontro: dovreste riuscire a infliggerli uno, due o tre colpi a seconda dell’arma che impugnate (o della magia che usate).
Il secondo è un’attacco in carica con salto: il boss prenderà lo slancio, salterà e non vi rimarrà altro che schivare lateralmente non appena sarà sopra di voi; col giusto tempismo non vi colpirà e vi supererà di qualche metro. Corretegli incontro e colpitelo (anche qui potreste riuscire ad eseguire un solo attacco).

Prestate molta attenzione alla sua coda da scorpione: essa infatti vi colpirà se indugerete troppo dietro di lui (similmente ai Gargoyle) infliggendovi un pesante Avvelenamento (ecco il perchè delle Erbe Viola).
D’altro canto, sappiate che se riuscirete a tagliarla (cosa fattibile solo quando è a livello del suolo subito dopo un’attacco con salto) otterrete la Coda del Guardiano, una frusta.
Non preoccupatevi se non riuscirete ad ottenerla al primo colpo, avrete altre occasioni in seguito di recuperarla, anche se avrete più difficoltà nel farlo.

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Sconfitto il boss otterrete:

  • Anima del Guardiano (consumabile in cambio di 12.000 Anime)
  • 1 Umanità
  • 30.000 Anime

Proseguite ora verso la via appena sbloccata.
 


Accendete e riposate al Falò, poi guardatevi attorno: noterete un grosso fungo che sembra vivo. In effetti lo è, e si chiama Elizabeth.

Parlatele e vi riconoscerà come il salvatore della Principessa Dusk, scoprendo al contempo di trovarvi in un’epoca passata.
Elizabeth vi chiederà di salvare nuovamente la principessa (rispondetele “Si“) e vi permetterà di acquistare alcuni Miracoli (tra cui Luce) e un Catalizzatore.

Proseguite sino a raggiungere un lungo ponte di pietra per accedere alla prossima area.
 


Superato il ponte, su un’altura, vi attenderanno due Spaventapasseri, nemici armati di Forcone. Essi sono deboli al fuoco e i loro attacchi sono piuttosto goffi e deboli; inoltre c’è una certa possibilità che lascino cadere la loro arma come drop.

Quasi del tutto evitabili al momento sono invece i Guardiani di Pietra, versioni potenziate di quelli presenti nel Giardino Radiceoscura del presente.
Questi nemici sono molto resistenti e i loro attacchi, seppur lenti, sono devastanti: un colpo potrebbe bastare a mandarvi al creatore, o comunque a togliervi buona parte della vostra salute.
State attenti poi ad allontanarvi nel momento in cui tenteranno di estrarre dal terreno, dopo un attacco, la loro ascia gigante, poichè se doveste essere colpiti subireste un ulteriore pesantissimo danno.

Il modo migliore per abbatterli è usare delle Stregonerie sulla distanza poichè in corpo a corpo, oltre a resistere bene al danno fisico, vi daranno poco tempo (e spazio) per schivare i colpi. Non pensate poi di dare loro le spalle e scappare, poichè sono più rapidi di quanto sembri; se proprio dovete allontanarvi fate in modo di tenere sempre la guardia alzata, a meno che non abbiate un’armatura leggera che vi permetta di correre come il vento.

In ogni caso, superati i primi due Spaventapasseri, rimanete a ridosso della parete rocciosa sulla vostra destra, giungendo poi a una torre diroccata all’interno della quale ci sarà una fossa (con accanto una piastra quadrata). Al momento non potrete fare nulla, per cui proseguite tenendo questa volta lo strapiombo alla vostra destra.

Continuate sempre dritti, superando alcuni dislivelli (teoricamente nessun nemico dovrebbe infastidirvi), sino a giungere a un ponte di pietra simile a quello iniziale ma più corto.
Messo piede sul ponte un grosso drago nero con un occhio rosso in mezzo alla fronte vi sbarrerà il cammino, fissandovi per qualche istante solo per poi spiccare il volo allontanandosi.
In questa serie i draghi curiosi che sbucano dal nulla sono un must! Non preoccupatevi, di lui vi preoccuperate (molto) solo più tardi.

Proseguite lungo la via, facendo attenzione a un Guardiano di Pietra che passeggia su un’altura vicino a una Lucertola di Cristallo (fate attenzione ad inseguirla, perchè si fermerà sul ciglio di un precipizio). Dopo un breve cammino noterete due Spaventapasseri su una stradina in salita: questi sono armati di cesoie e possono infliggere Sanguinamento (molto debole). Per precauzione equipaggiate delle Erbe Rosse.
Sconfitti scendete nuovamente al livello sottostante e noterete altri Spaventapasseri intenti a potare le fronde di alcuni alberi.

Potrete tentare di ucciderne uno avvicinandovi di nascosto e colpendolo alle spalle con un backstab, ma gli altri vi saranno comuqnue sopra dopo pochi secondi.
Poco più avanti ne noterete altri due accompagnati sta volta da ben due Guardiani di Pietra.

Come prima cosa attirate gli Spaventapasseri (i Guardiani vi seguiranno a loro volta, ma sono più lenti e resteranno indietro per qualche secondo) sulla stradina in salita di poco fa ed eliminateli alla svelta. Rimasti soli i Guardiani annientateli con qualche magia o, se preferite, evitateli e basta; non è consigliabile affrontarli assieme in corpo a corpo. In zona dovreste avvistare una seconda Lucertola: anche qui fate molta attenzione a non precipitare nel caso vi facciate prendere dall’entusiasmo nell’inseguirla.

Continuate lungo la strada sino a giungere in vista di un’altra torre diroccata: entrate ed utilizzate l’elevatore posizionandovi sulla piastra centrale. Una volta al piano inferiore uscite e noterete subito il portale di nebbia ad attendervi ma prima proseguite a destra, superate un piccolo ponticello e incontrete un nuovo NPC, Chester il Meraviglioso.

Rispondendo “” alla sua domanda vi venderà alcuni oggetti (tra cui le Frecce Piumate!) e, se vorrete chiacchierare con lui, vi metterà a conoscenza dei suoi pensieri riguardo al cavaliere Artorias. Probabilmente faticherete a condividere le sue opinioni in seguito.

Andate oltre fino a raggiungere un secondo elevatore: usatelo e vi porterà in cima alla prima torre diroccata che avevate visitato. In questo modo potrete tornare velocemente al Falò del Santuario di Oolacile per riposare e ripristinare l’Estus.
Quando vi sentirete pronti tornate nell’area dove risiede Chester e varcate il portale di nebbia.

BOSS: Cavaliere Artorias

Ecco qui il possente Artorias, valoroso cavaliere, “Camminatore dell’Abisso“, ora corrotto dall’oscurità: un essere desideroso di uccidere… uccidere voi, ovviamente.

Sconfiggere questo boss da soli significa possedere una padronanza totale delle schivate e un tempismo perfetto: non abbiate quindi remore ad evocare qualche alleato per lo scontro (non faticherete a trovare i segni di evocazione in zona), poichè Artorias è forse uno dei boss più forti del gioco. In ogni caso, la tattica non varia che siate o meno in gruppo, soprattutto se siete giocatori che prediliggono il corpo a corpo rispetto alle magie.
La principale cosa da tenere a mente è che tutti gli attacchi di Artorias, anche se parati, consumano moltissima stamina; ne consegue che non si potranno parare più di uno o due attacchi di fila senza perdere la guardia e rischiare di subire enormi danni. Oltre a questo, il boss possiede una velocità straordinaria: offre pochissime chances per essere colpito e, in quei rari casi, bisogna agire con prontezza poichè ha tempi di ripresa tra una mossa e l’altra molto brevi.

Similmente allo scontro col Guardiano del Santuario, anche qui dovrete sfruttare gli “sbagli” del vostro nemico per colpirlo. Artorias, infatti, possiede tutti attacchi fisici per il corpo a corpo, che possono essere schivati col giusto tempismo; dopo la schivata dovrete voltarvi verso il nemico e infliggergli un singolo colpo, non di più, o rischierete di scoprirvi troppo.
Il momemnto migliore per colpire è subito dopo l’attacco in salto (schivabile rotolando lateralmente quando è sopra di voi), in quanto Artorias impiegherà qualche secondo per voltarsi e iniziare a colpire nuovamente. Se indugierete troppo, però, potrebbe colpirvi con un colpo circolare, quindi una tattica “mordi e fuggi” è quella più efficace.

Ancora più importante è reagire immediatamente non appena lo vedrete caricare un’aura oscura attorno a lui. In quel momento, impugnate la vostra arma a due mani, corretegli incontro e colpitelo il più duramente possibile: se riuscirete a infliggerli un adeguato numero di danni (potrebbero volerci due o tre colpi anche con uno spadone a due mani) il caricamento dell’aura si interromperà, impedendogli di potenziarsi.
Se invece lo lascerete fare, sprigionerà un’onda d’urto in grado di infliggere un danno medio (corretegli incontro solo se siete sicuri di fare in tempo a bloccarlo o verrete investiti dal colpo) ma, cosa ben più grave, aumenterà notevolmente la potenza dei suoi attacchi, tanto da renderlo in grado di penetrare la vostra difesa con un colpo solo, togliendovi tutta la stamina o, peggio ancora, danneggiandovi nonostante lo scudo alzato.

Se siete un mago evitate assolutamente di usare qualsiasi magia troppo lenta da lanciare o a danno in linea retta in quanto tenderà a schivare tutti i colpi.
Molto utile invece usare una magia “a ricerca” come la Stregoneria Anime Ricercanti o Anime Ricercanti Cristallizzate che, se a segno, infliggeranno un buon danno.
Ovviamente nel caso combattiate in due o tre assieme, sarà più semplice bersagliarlo; nel caso siate il giocatore assistito prendetevi i vostri tempi, curatevi quando necessario “sfruttando” i vostri compagni come carne da macello. Per quanto brutta possa sembrarvi come cosa, ricordatevi che se morirete la battaglia finirà anche per loro, quindi è importante per tutti che voi rimaniate vivi.
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Una volta battuto questo formidabile avversario otterrete le seguenti ricompense:

  • Anima di Artorias (consumabile in cambio di 16.000 Anime, cedibile a Ciaran o utilizzabile per creare lo Spadone dell’Abisso tramite il Fabbro Gigante di Anor Londo)
  • 1 Umanità
  • 50.000 Anime

Adesso potrete uscire dall’arena.
 


Procedete sino al Falò senza badare ai due percorsi laterali (vedremo più tardi a cosa servono), accendetelo, riposate e assicurate di prendere (o armonizzare) uno dei 3 oggetti che emettono luce segnalati ad inizio guida all’inizio: vi serviranno più tardi.
Ora andate avanti, scendete le scalinate e state attenti a un nemico nascosto alla vostra destra, dentro a un edificio.

Si tratta di uno dei Cittadini di Oolacile, corrotto dall’oscurità, un nemico debole ma dai potenti attacchi. Fortunatamente i suoi colpi sono prevedibili, goffi e lenti. Continuate a scendere, eliminate altri quattro Cittadini, superate un’elevatore disattivato e proseguite sino ad eliminare altri due nemici.
Ora prestate attenzione alla prossima scalinata, poichè subito dietro l’angolo troverete altri due Cittadini: uno “normale” e uno Stregone. Svoltate l’angolo e rapidamente tornate al riparo sulla scalinata, facendo in modo da attirare il Cittadino “normale” per eliminarlo in sicurezza.
Questo perchè lo Stregone utilizza un nuovo tipo di magia Oscura, una sfera di energia nero-bianca a ricerca, in grado di danneggiarvi anche con uno scudo con un’altra difesa magica e di infliggere enormi danni in caso non vi proteggiate adeguatamente.
Evitate il colpo che vi lancierà addosso rotolando lateralmente poco prima dell’impatto (se lo farete troppo preso la magia potrebbe deviare e colpirvi), poi corretegli incontro e uccidetelo in fretta.
Prestate attenzione perchè può eseguire anche alcuni attacchi corpo a corpo agitanto le lunghe braccia, oltre a un attacco magino ravvicinato. Un modo efficace per eliminare questi nemici è tramite le magie, soprattutto le Anime Ricercanti Cristallizzate che vi consentiranno di poter schivare liberamente le sfere che vi scaglierà contro.

Andate avanti sino a raggiungere un lungo e stretto ponte sospeso al centro del quale ci sarà un Cittadino: attiratelo sulla scalinata che precede il ponte per evitare di essere colpiti per sbaglio ed essere sbalzati giù nel baratro; eventualemtne potreste tentare voi stessi di buttarlo giù, ma non è consigliabile provarci. Ora dovrete compiere una breve deviazione; rimanendo sulla scalinata di cui parlavo sopra, guardate a destra: noterete un corpo con un oggetto sopra a un’impalcatura di legno.
Prendete le misure ed eseguite un rotolamento, atterrando proprio sopra all’impalcatura.
Seguitela girando attorno alla torre, poi scendete sul cornicione di pietra, di fronte a voi vedrete il tetto di un’altra torre con sopra una Lucertola di Cristallo: lasciatela perdere.
A terra dovreste trovare una scritta arancione che vi consiglia di usare della Luce; fate come dice ed equipaggiate uno degli oggetti che vi avevo indicato o usate la relativa Stregoneria. Di fronte a voi si aprirà un varco nella parete, entrate, aprite il baule all’interno e otterrete il Pendente d’Argento.
Inseritelo subito negli slot rapidi poichè sarà il vostro migliore amico durante tutto il DLC.

Ora saltate sul tetto dove si trovava la Lucertola e tornate sulla strada principale, verso la grande torre circolare che si trovava in fondo al ponte dal quale vi siete buttati prima.
Scendete, eliminate gli altri nemici e proseguite lungo un altro lungo ponte sconnesso, stando ben attenti a tenere lo scudo alzato poichè all’altro capo ci sarà uno Stregone ad attendervi, il qualche vi bersaglierà con le sue magie; verrete respinti indietro di qualche centimetro se colpiti, state quindi attenti a trovarvi in posizioni favorevoli e a non cadere. In alternativa, potrete subito scoprire quanto vi sarà utile il Pendente d’Argento: selezionatelo tramite il d-pad e usatelo non appena la magia vi sarà quasi addosso (ci vuole un secondo per attivarne l’effetto); verrete circondati da un’aura dorata e respingerete via la sfera magica che vi è stata lanciata contro.
Eliminato anche questo nemico vi troverete in una zona con meno luce e con molte insidie.

Sconfiggete qualche altro nemico, stando attenti ad un agguato dall’alto nello spiazzo con un corpo (e relativo oggetto) al centro. Scendete la scalinata a destra e noterete un bel gruppo di Cittadini, con alcuni Stregoni. Attirate i nemici in piccoli gruppi, stando attenti a non farvi colpire dalle magie, eliminando i Cittadini “normali” per primi possibilmente.
Uscite usando il varco in fondo alla stanza a sinistra del caminetto spento, poi proseguite lungo la strada e voltatevi a destra entrando in un corridoio, alla fine del quale potrete attivare l’elevatore nella zona coi quattro Cittadini a inizio area.
Usatelo, poi tornate giù percorrendo la via con le statue ai lati fino a quando non noterete dei nemici; fate qualche passo avanti entrando nello spiazzo e tornate subito indietro: due nemici vi aspettavano nascosti dietro alle colonne laterali.

Eliminateli e poi occupatevi dei Cittadini e degli Stregoni rimasti con la solita tattica, sfruttando le colonne per ripararvi dagli attacchi magici mentre vi occupate dei nemici “normali”. Andate oltre ed entrate nell’edificio; qui vi troverete in un lungo corridoio con svariate statue ai lati: in fondo al corridoio ci sarà un nemico decisamente coriaceo ma estremamente lento.
Si tratta di un Prigioniero, i cui attacchi sono estremamente potenti ma evitabili stando alla debita distanza.

Quando vi carica rotolate lateralmente e infliggeteli qualche colpo, poi allontanatevi e ripetete, altrimenti date fondo alle vostre magie anche se resisterà a quasi ogni colpo.
Eliminato anche questo ennesimo nemico procedete sino ad un nuovo elevatore: tenete alta la guardia perchè salirà portando con se una sgradevole sorpresa.

Ucciso anche l’ultimo Cittadino, scendete fino al piano sottostante.
 


Accendete l’ultimo Falò (utile) di questa avventura e ricordatevi di recuperare arco, frecce e l’Anello del Falco.

La zona seguente sarà buia quasi quanto le Catacombe dei Giganti ma oggetti o magie di luce qui non serviranno a nulla (la visibilità sarà comunque leggermente migliore non preoccupatevi), quindi sentitevi liberi di depositare gli oggetti usati in precedenza e ri-armonizzare le magie.
Inoltre sappiate che sarebbe il caso di giungere al boss in forma Umana, capirete in seguito perchè; se avete paura di essere invasi sappiate che più avanti sbloccherete una scorciatoia: eventualmente giocate in forma Vuota fino a li e poi fate l’ultimo pezzo da Umani.
Seguite la via stando attenti a non cadere, fino a raggiungere uno spiazzio più ampio: scrutate nell’oscurità e noterete un bel numero di occhi rossi intenti ad osservarvi.
Più avanti, infatti, vi aspetta un bel gruppo di Cittadini misti tra “normali” e Stregoni; attirateli in piccoli gruppi, evitando le magie che vi verranno lanciate a distanza, potrete sfruttare alcune stalagmiti per parare i colpi.

Risolto il problema proseguite sino a scorgere in basso dei nuovi nemici: gli Spiriti.
Questi avversari sono identici alle Umanità che avrete raccolto durante il gioco e sembreranno innoqui in apparenza; in realtà per quanto lenti nell’avvicinarvi, se vi toccheranno vi infliggeranno un bel po’ di danni e, se riusciranno ad accerchiarvi, sarà dura liberarsi di loro senza subire danno.
Fortunatamente eliminarli è abbastanza facile, soprattutto con armi lunghe, come alabarde o spadoni, o a distanza.
Meglio ancora il fatto che lascino come loot proprio delle Umanità con una buona frequenza, per quanto invece le Anime ottenute saranno veramente poche.
Procedete a sinistra, scoprendo che il pavimento sul quale state camminando è solo un’illusione!
Cadrete a terra senza subire molto danno e, guardandovi attorno, dovreste scorgere Alvina, il gatto bianco custode della Foresta di Radiceoscura.

Seguitela (scomparirà e riapparirà a poca distanza) stando attenti a non farvi colpire dagli Spiriti fino a giungere in vista di un varco in pietra che vi condurrà all’ultima scorciatoia del gioco.
Attivando l’elevatore vi troverete nella zona di fronte all’arena dello scontro con Artorias, subito accanto ad un altro elevatore che vi porterà ai Giardini Reali.
Tornate giù e appena fuori dal corridoio tenete la sinistra, voltate l’angolo e giratevi verso la parete: colpitela con l’arma ed essa svanirà rivelando uno stretto cunicolo.
Percorretelo ed eliminate gli Spiriti uno alla volta attirandoli di volta in volta veso il cunicolo; fatta piazza pulita, vedrete un grosso lupo steso a terra all’interno di un circolo magico.
Si tratta nientemento che del Sif, il Grande Lupo Grigio da giovane!
Attendete qualche istante e lo vedrete ululare e poi scomparire: vi sarà molto grato in seguito per averlo salvato e voi ne sarete a lui.
Raccogliete lo scudo che vi avrà lasciato e tornate all’entrata del cunicolo dove dovreste vedere un segnale luminoso poco di fronte a voi: avvicinatevi e scendete lungo la stradina per poi risalire (andate dritti, non girate a sinistra per scendere ancora).
Alla fine del percorso troverete uno Stregone e un corpo con un oggetto, eliminatelo e scendete di sotto.

Percorrete il “ponte” fino al livello sottostante, superate l’arco di pietra e entrate in un nuovo cunicolo, percorrendolo sino a un bivio: a destra troverete alcuni nemici e, in fondo a sinistra, una Lastra di Titanite Bianca. Ora imboccate la via a sinistra, scendete battendo un altro piccolo gruppo di nemici e preparatevi allo scontro finale.
Non entrate ancora nella nebbia ma guardate nell’abisso sotto di voi…

BOSS: Manus, il Padre dell’Abisso

E’ il momento di svelare il perchè vi sieti portati dietro un arco.
Sicuramente i giocatori più fieri non sfrutteranno questa scorciatoia per portare a termine lo scontro ma chi vuole semplicemente godersi la gloria senza faticare, o chi ha tentato e ritentato ma non riesce a procedere, può seguire questo semplice, ma noioso, metodo: equipaggiate l’Anello del Falco, un arco dalla lunga gittata e le Frecce Piumate.
Posizionatevi ora sul ciglio dell’abisso, poco prima del ponte che conduce alla nebbia, sulla destra e guardate in basso. Scorgerete in lontananza dei puntini rossi ma questa volta non si tratta di un gruppo di scalmanati Cittadini, bensì dello stesso Manus!

Senza usare la mira dell’arco (in quanto non riuscirete ad abbassare la visuale come richiesto) incoccate la freccia e spostate la visuale il più possibile in direzione del nemico, poi fate un tiro di prova e correggete il colpo fino a quando non vedrete comparire un numeretto su schermo: significa che avrete centrato il bersaglio!
Per massimizzare il danno (che sarà comunque minimo) trovate il punto e il tempismo adatto per vedere Manus “barcollare” dopo un colpo.
Con qualche centinaio di frecce, a meno che non abbiate una build basata sulla Destrezza, dovreste riuscire ad eliminare Manus ottenendo le Anime e l’Anima di Manus; inoltre la nebbia sparirà e potrete entrare nell’arena senza paura, lasciandovi cadere sino al piano inferiore.

Se invece siete dei giocatori impavidi e valorosi o volete semplicemente mettervi alla prova, sappiate che dovrete sputare sangue per sconfiggere questo boss.
Iniziamo col dire dovrete aver equipaggiato il Pendete d’Argento perchè vi salverà la vita, poi fate in modo, come consigliato all’inizio, di essere in forma Umana, poichè dovrete effettuare un’evocazione.
Appena iniziato lo scontro, correte al centro dell’arena stando attenti a non farvi uccidere subito dal boss: dovreste vedere a terra un simbolo di evocazione che vi consentirà di evocare Sif, a patto che lo abbiate salvato poco prima!
Sif sarà un’ottima distrazione per Manus in quanto possiede un’elevata quantità di salute ma non contate su di lui per fare il “lavoro sporco”, in quanto il suo attacco è piuttosto debole; invece sfruttatelo per bersagliare il boss con le vostre magie o colpirlo alle spalle con attacchi “mordi e fuggi”. Nel caso non possiate o non riusciate ad evocare Sif, dovrete vedervela da soli (a meno che non decidiate di evocare qualche giocatore fuori dalla nebbia) e non sarà per niente facile.

Manus possiede un buon quantitativo di attacchi e ci vorrà un po’ di tempo per memorizzarli tutti: come al solito la mobilità è molto più importante della difesa, anche in questo caso, e fortunatamente i suoi colpi possono essere tutti evitati con il giusto tempismo.
Per i fan di vecchia data che hanno giocato il precedente titolo della serie, ovvero Demon’s Souls, Manus ricorderà un po’, in quanto ad aggressività, uno dei boss del gioco: il Fiammeggiante.
Infatti Manus si sposterà rapidamente e con fare “animalesco” nell’arena, tentando di schiacciare il giocatore con la sua enorme mano e, proprio a causa di questi suoi rapidi spostamenti, sarà molto difficile da colpire con magie o armi da tiro.
Questo attacco vi consentirà però di infliggergli qualche colpo nei momento di recupero tra un attacco e l’altro; uno scudo col 100% di riduzione del danno fisico dovrebbe proteggervi da questi colpi e lasciarvi comunque abbastanza stamina da eseguire un paio di attacchi contro il suo braccio, bloccato a terra per pochi istanti: in questo frangente, rimuovete il lock-on sul nemico in modo da riuscire a colpire l’arto.
Se sarete troppo lontani Manus si scaglierà contro di voi e dovrete schivarlo, altrimenti potrebbe ruggire ed eseguire una combo micidiale, spazzando a terra col braccio e finendo poi per colpirvi in salto dall’alto. Evitate a tutti i costi di venir coinvolti nella combo, o potrestre trovarvi morti ancora prima che si concluda l’animazione. Non pensate di usare poi le roccie sparse nell’arena come difesa: Manus le disintegrerà colpendole, rendendo inutile ripararsi dietro di loro.

Una volta dimezzata la sua salute, le cose si faranno ancora più preoccupanti: Manus inizierà a scagliarvi contro alcune magie Oscure, decisamente più insidiose di quelle usate dagli Stregoni. Molto difficili, se non impossibili, da evitare, dovrete ricorrere al Pendente d’Argento: usatelo non appena inizierà l’animazione di lancio dell’incantesimo (Manus solleverà il suo enorme catalizzatore verso il cielo) e mantenetelo attivo premendo continuamente il tasto d’uso fino a pericolo cessato.
Perserverate e continuate a colpirlo tra un attacco e l’altro (non dovrebbe usare molto spesso le magie) e portate a termine questo incredibile scontro.

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Come ricompensa per i vostri sforzi riceverete:

  • Anima di Manus (consumabile per ottenere 18.000 Anime, utilizzabile per creare il Catalizzatore di Manus tramite il Fabbro Gigante di Anor Londo o scambiabile con Snuggly al Rifugio dei Non-morti per ottenere in cambio la magia Oscura Anime Oscure Inseguitrici)
  • 10 Umanità
  • 60.000 Anime

Finito lo scontro troverete la Principessa Dusk a terra: lasciatela li, accendete il Falò e teletrasportatevi al Santuario di Oolacile dove potrete parlare con Elizabeth che, ringraziandovi del salvataggio della principessa, vi regalerà degli oggetti curativi.

Congratulazioni, avete completato il DLC “Artorias of the Abyss”!
Ma non pensiate che sia finita qui…

 

Si ringrazia Moreno “Mommox” Stibil, per il significativo contributo alla guida.

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"Un tempo giocavo a Battlefield, finché non mi sono beccata una freccia nel ginocchio..."

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