MLG Pro Circuit Controller – La Recensione

MLG Pro Circuit Controller – La Recensione

Un guerriero ha bisogno di riflessi allenati, agilità e potenza. Ma ha bisogno anche di un’arma che valorizzi queste sue qualità, e diventando tutt’uno con esso, lo renda un ottimo guerriero. Questo concetto sembra ben impresso nella mente di Mad Catz, azienda sempre più specializzata nella produzione di accessori per il gaming, da quelli accessibili a tutte le tasche al non plus ultra per il pro gamer più scafato. Il Pro Circuit Controller rientra certamente nel secondo caso: un pad costoso (99,98€) ma che promette faville, dandovi la possibilità di personalizzarlo tanto esteticamente quanto dal punto di vista prettamente hardware, sostituendo posizione e tipologia di levette e D-pad. Sulla carta, l’arma definitiva per ogni hardcore gamer che si rispetti. Varrà ogni singolo cent?

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Versione Provata: Xbox 360

Confezione & Installazione

Aprendo il “forziere” confezionato da Mad Catz troveremo il nostro controller contenuto in uno dei due supporti plastificati, uno rosso e uno blu, che con il bianco dell’intera scatola rimandano alla mente i colori della Major League Gaming, il cui logo compare sulla solida confezione in più di un’occasione (così come sul pad stesso). All’interno troveremo, oltre al controller con un set di levette già pre-installato (a seconda della piattaforma di riferimento), troveremo le 3 componenti della console opposta, 3 parti di mascherina per il controller stesso (che saranno di due tipologie, una di plastica ruvida e una lucida), un cavo USB ultra resistente lungo 3 metri, un supporto per i primi modelli di cuffie per Xbox 360, libretto di istruzioni e una comodissima borsetta brandizzata MLG, per portare il controller sano e salvo ai tornei o a casa di amici per una LAN in notturna, il tutto senza rinunciare a del sano swag. E’ presente inoltre una mascherina da installare sul vano posteriore del pad, nel caso in cui vogliate che sia il più leggero possibile (parleremo dopo di questo aspetto).

Per iniziare a giocare basterà “agganciare” il cavo nel vero senso della parola: per evitare che, tirandolo, si scolleghi nel bel mezzo della partita, oltre ad inserirlo nell’apposito ingresso presente sul lato anteriore del pad, potremo sfruttare una rotella di metallo per connetterlo nella maniera più sicura possibile. Una volta scelta la nostra combinazione di levette, basterà connetterlo alla nostra Xbox 360 (o PC, non ho incontrato alcun problema con i driver su Windows 7) per iniziare il pwnage sui server di mezzo globo.

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Design & Qualità

Esteticamente parlando il Pro Circuit Controller si basa sulla forma del massiccio pad dell’Xbox 360, tanto nella posizione e aspetto dei grilletti posteriori, quanto nell’impugnatura, con una sostanziale differenza. Il retro infatti è totalmente rivestito da un sottile strato di gomma, sufficientemente morbido da non provocare i fastidiosissimi dolori, tipici delle lunghe sessioni di gioco, alle tormentate dita di ogni gamer, spesso colpite da artriti poco piacevoli. Il pad in questione è pensato in particolare per i giocatori professionisti impegnati in tornei (o per gli estremisti da salotto), la scelta di tale materiale è stata perciò un’ottima mossa da parte di Mad Catz, il cui unico difetto può presentarsi nel caso in cui si soffra di un‘elevata sudorazione, fenomeno fisiologico che rischia di rendere scivoloso il controller.

I tasti principali sono gli stessi del pad ufficiale (A, B, X, Y), mentre il tasto Guida Xbox è qualitativamente inferiore all’originale, ma funziona anche senza i ghirigori estetici di quest’ultimo; Start e Select sono più ellittici e stretti, oltre a trovarsi molto più in alto sul pad rispetto alla solita posizione parallela rispetto alla levetta sinistra e al tasto X. Scelta non proprio brillante (forse fatta per comodità nella produzione di mascherine per il pad, o per spingere il giocatore ad afferrarlo nel miglior modo possibile) ma alla quale una volta presa l’abitudine non ci si farà neanche caso. I materiali di tasti e levette sembrano gli stessi degli originali, davvero di ottima qualità, la cui resistenza viene messa a dura prova dai continui cambi di posizione e rimozioni senza minimamente intaccarne l’aspetto. Solo le frecce direzionali del set PS3 non mi sono sembrate molto precise, le quali mi hanno costretto in più di un’occasione a premere con una certa forza per utilizzarle in maniera corretta (in particolare, ad esempio, nella schermata di selezione dei personaggi di Tekken Tag Tournament 2, in cui mi ritrovavo da tutt’altra parte mentre sceglievo il combattente grazie a quest’ultime, nessun problema con quelle Xbox 360 invece).

Riguardo le 3 mascherine presenti (mascherine che troverete anche in vendita separatamente), una per la parte frontale del pad e due per le impugnature, sono entrambe davvero belle da vedere, dandovi la possibilità di mescolare stili anche dal punto di vista estetico (ad esempio utilizzando la mascherina ruvida – simile al pad nero ufficiale – con le impugnature lucide, e viceversa); entrambe avranno comunque ben impresso nel centro del Pro Circuit, oltre che il simbolo della MLG (presente anche nella parte inferiore e tra i due tasti dorsali). Menzione a parte per il cavo, davvero resistente, duro ma flessibile, a prova di scarpe, strattoni, urla di disfatta per un match perso e lanci dal balcone, oltre che sufficientemente lungo da non far sentire la mancanza dei pad wireless (ma i Pro usano i fili, da che mondo è mondo).

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Performance

Da chitarrista e “boxaro” stagionato, durante sessioni particolarmente intense mi ritrovavo spesso a dover interrompere la partita a causa dei fastidiosi dolori già citati: la plastica presente sul retro del pad diventava fastidiosa dopo un po’ ed i grilletti, fondamentali in gran parte dei titoli di questa gen, esercitavano troppa resistenza, risultando duri e dolorosi dopo qualche ora di gioco. Il Pro Circuit risolve queste due problematiche tramite il rivestimento in gomma già citato e dei grilletti dello stesso materiale degli originali, ma decisamente più morbidi da premere, con una molla interna decisamente meno ostica e più comoda da gestire, soprattutto negli FPS in cui quella destra viene messa davvero a dura prova. I tasti dorsali sono lievemente più rialzati rispetto a quelli del pad ufficiale, evitando che si incastrino come spesso accadeva con i vecchi modelli e richiedendo, anche in questo caso, una minore pressione. Il punto di forza però del controller in questione è assolutamente la possibilità di scegliere voi stessi il tipo di levette/frecce da utilizzare, e sopratutto, la loro disposizione.

Avete sempre odiato quelle ingombranti frecce del classico pad Xbox 360, invidiando i vostri amici sonari? Quelle levettine vi sembrano più comode per pugnalare i vostri nemici, o vi affaticano di meno quando dovete tenerle premute per correre? Nulla vi impedirà di svitare comodamente quelle già presenti e impostare quelle Ps3. Con il pollice destro siete abituati con quella originale, mentre con quello sinistro volete provare una levetta più morbida? Nessuno vi vieterà di mischiare, magari posizionandole entrambe sulla parte inferiore del pad e posizionare le frecce parallelamente ai tasti A/B/X/Y. Come se non bastasse, ci sono anche due piccoli pesi da 35 grammi l’uno da posizionare in un apposito vano nel retro, che vi permetterà di appesantire il pad ulteriormente e tenerlo ancor più saldamente nelle vostre mani, donandovi sicurezza e controllando al meglio ogni vostra singola mossa, ma anche in questo caso, potrete alleggerirlo come un pad PS3, a seconda delle vostre esigenze o del vostro gusto. Inoltre entrambe le tipologie di levette hanno più spazio in cui muoversi, elemento che può essere un’arma a doppio taglio: in un FPS può farvi mirare troppo velocemente e rischiare di farvi perdere una kill, ma impostando correttamente la sensibilità, dopo qualche match di assestamento non farete davvero prigionieri. Non mancheranno ovviamente vibrazione e ingresso per il microfono, al quale però non potrete connettere tutti gli altri accessori specifici per i Controller Xbox 360 (come il tastierino QWERTY), data la forma squadrata e ben diversa da quella più sinuosa dell’originale.

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In conclusione…

Mad Catz ha dato il massimo per produrre un pad in grado di soddisfare le richieste di ogni gamer, dal professionista all’appassionato che non teme di far nottata davanti la sua console preferita, offrendo un controller che in primis, evita i fastidiosi dolori provocati dalle lunghe sessioni con il pad ufficiale (dovuti dalla sua massiccia forma) tramite due ottimi espedienti, ma soprattutto riesce a realizzare il sogno proibito di chi possiede sia Xbox 360 che PS3 o che ha avuto modo di provarne a fondo i pad: quello di avere un controller ibrido in grado di trarre il meglio da entrambe le piattaforme. Major League Gaming ha dato la sua approvazione concedendo il suo prestigioso nome, aiutando e consigliando Mad Catz nel plasmare questo prodotto, la cui unica grande pecca sta, dato il prezzo non proprio accessibile (99,98€), nel non essere un controller universale, da utilizzare con Xbox 360, PC e PlayStation 3, limitandosi invece a supportare soltanto le prime due. Se volete il meglio per il vostro gaming sono comunque soldi ben spesi, con buona pace delle vostre mani e delle vostre prestazioni (sopratutto nei match online).

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Secondo parere by Pasquale “ViewtifulPask” Lello – Versione PlayStation 3

Può un semplice pad cambiare l’esperienza di gioco?! Assolutamente sì! E la conferma l’ho avuta nel momento in cui ho giocato alla PS3 con l’MLG Pro Controller di Mad Catz! La prima cosa che ho fatto quando ho aperto la confezione, è stata rendere il pad più “tressessantoso” possibile, sostituendo la croce direzionale con lo stick analogico sinistro (e viceversa) e le levette analogiche stile PS3 con quelle concave stile Xbox 360. Naturalmente ho lasciato la croce direzionale PS3! Fatto questo ho sostituito le 3 parti di cover lucide, con quelle ruvide, provato i diversi pesi (preferendo la configurazione più pesante), attaccato il cavo alla console et voilà, il pad è pronto!

La sensazione è stata da subito quella di avere tra le mani un controller “professionale”, grazie alla fattura generale qualitativamente altissima, al peso consistente e ad alcuni piccoli accorgimenti che lo rendono ancora più comodo di quello Xbox 360 (su cui è plasmato)!

Il vero punto forte dell’MLG Pro Controller è, a mio parere, la possibilità di personalizzare la posizione delle levette analogiche per chi come me adesso “non sopporta più”  il pad Sony che anni addietro (tanti… forse troppi…) ci fece sognare per ergonomia e comodità. Non si tratta solamente di aspetto estetico, infatti adesso che il pad è pronto, passo alla “prova su pista” nel vero senso della parola, visto che il primo gioco su cui l’ho testato è Gran Turismo 5: comodo e preciso, è un piacere guidare con questa disposizione di tasti, con i grilletti stile Xbox 360 ed in generale con questo pad… ma… ad un certo punto noto qualcosa che non va… la vibrazione!!! Ebbene sì, nella versione PS3 purtroppo manca la vibrazione (forse per motivi legati al brevetto della tecnologia Immersion, presente sulla versione Xbox 360). Indubbiamente è una cosa di cui si sente tantissimo la mancanza… Ma facendo finta di niente, ho continuato ad utilizzarlo con diverse tipologie di giochi ed alla fine l’esperienza è stata comunque più che soddisfacente! L’MLG Pro Controller resta in generale un pad consigliato a tutti coloro che giocano a lungo e che sono alla ricerca del massimo comfort, poi per quel che riguarda la versione PS3 nello specifico, tolto il piccolo grande neo della mancanza della vibrazione, questo pad è consigliatissimo a tutti coloro che invidiano agli utenti Xbox 360 il loro comodissimo joypad!

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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