Heroes of Ruin – La Recensione

Heroes of Ruin – La Recensione

Cavalcando l’onda del successo dell’ultimo e chiacchieratissimo Diablo 3, Heroes of Ruin si appresta a trasporre l’azione tipica dei dungeon crawler che tanto hanno spopolato su pc direttamente sugli schermi portatili del 3DS. Anche solo l’idea di poter disporre di un’esperienza simile a portata di mano e in qualunque momento dovrebbe bastare a mandare in solluchero migliaia di appassionati che hanno passato gli ultimi anni in compagnia del signore della distruzione e dei suoi emuli. Quale modo migliore per passare l’estate in spiaggia o nella villetta al mare priva di computer?

Lo ameranno: Chi cerca un’avventura da fare con gli amici, i fanatici degli Hack ‘n’ Slash.
Lo odieranno: I giocatori solitari, chi proprio il fantasy classico non lo digerisce
E’ simile a: Diablo, Torchight

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Titolo: Heroes of ruin
Piattaforma: 3DS
Sviluppatore: -n-Space
Publisher: Square-Enix
Giocatori: 1/4
Online: suportato
Lingua : Italiano

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I signori della distruz…della rovina

Come spesso accade a molti titoli di questo genere, Heroes of Ruin non fa sicuramente della trama il suo punto più alto. Terre incantate in pericolo? Niente di meglio per mettere alla prova giovani e volenterosi avventurieri. La banalità della trama è palese e neanche ci tiene particolarmente a riscattarsi, eppure non ci si sente neanche di biasimarla, i punti salienti della produzione sono ben altri. La scelta dell’avatar tanto per cominciare. Nonostante le proposte siano solo 4, il Vendicatore, il Pistolero, l’Alchimista e il Selvaggio si rivelano un buon distillato di quanto D&D ha saputo apportare al mondo fantasy in questi anni. Un personaggio ben equilibrato dotato di magie curative, un esperto della lunga gittata e ordigni di varia natura, l’immancabile maga e infine il possente cavernicolo coi “pugni nelle mani”, nulla di nuovo che non sia già stato visto altrove ma comunque discretamente accattivante e stimolante per gettarsi subito nella mischia.

Costruire una “compagnia” ben affiatata è il primo passo per godere al meglio dell’esperienza di gioco. Non vorrete mica contare sull’aiuto di altri tre pistoleri come voi, no?

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Dungeons & Grinding

La forza di Heroes of Ruin, e volendo anche il suo punto debole, consiste nel cercare di replicare in scala quanto di buono hanno saputo offrire i Dungeon Crawler in questi anni, distillando e rimpicciolendo, ma senza dimenticarsi di sfruttare le caratteristiche della macchina su cui gira. Ci si muove col circle pad, si attacca principalmente con un tasto (caricabile all’occorrenza) mentre tutti gli altri tasti fungono da HotKey per usufruire delle varie abilità che si ottengono salendo di livello. Il touch screen, come da tradizione, ospita la mappa dell’area circostante e propone tutta una serie di menù e opzioni rapide utili per gestire il proprio equip, consultare il diario delle missioni o cambiare al volo gli attacchi affibbiati ai front button. Un sistema semplice e intuitivo che rende lo sterminio di mostri sempre uguali comunque soddisfacente, anche se non un’attività adatta a tutti. Giocatori poco avvezzi alle meccaniche del “looting” e “grinding” siano avvisati, Heroes of Ruin non fa niente per cercare di rendere più digeribile la pillola di Dungeon quasi sempre uguali a loro stessi e ai precedenti. Un difetto non da poco in grado di affossare completamente il valore del gioco se affrontato in solitaria.

Una maga pronta ad affrontare da sola l’assalto degli Street Sharks. Sicuramente una scelta tattica discutibile, ma nulla di impossibile se si decidesse di puntare tutto sull’attacco all’aumentare di livello.

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Tutti insieme appassionatamente

Fortunatamente l’aspetto solitario del gioco rappresenta una piccola parentesi. Di ben altra pasta, infatti, il comparto multi giocatore, al top di gamma per la giovane portatile Nintendo, in grado di rivaleggiare con sua eccellenza Mario Kart. Partite locali, online con amici o sconosciuti, chat vocale, funzionalità StreetPass e SpotPass e altro ancora, N-Space ha spremuto al massimo l’hardware del 3Ds per la sua ultima creatura. Dove la modalità storia fallisce per incentivi e divertimento grazie a una trama inconsistente e dei livelli tutti uguali, la possibilità di poter affrontare in compagnia l’intero gioco risolleva interamente le sorti dell’avventura, elevandolo per il numero di giocatori presenti su schermo (massimo 4). Grazie alla formula collaudata Drop-in/Drop-out tipica dei più recenti platform bidimensionali, è possibile subentrare a partite già iniziate con giocatori di equal livello, organizzarsi per completare un determinato dungeon, andare in soccorso di amici di livello inferiore e via discorrendo, il tutto grazie a un netcode sempre stabile. Anche se l’opzione migliore rimane pur sempre un gruppo di amici in locale (ognuno con la propria copia del gioco) sotto l’ombrellone, le possibilità offerte dalle partite online risultano tutte molto valide, grazie sopratutto alla chat in game (che non si vedeva dai tempi di Metroid Prime Hunters du DS!) che permette ai giocatori di pianificare al meglio le sessioni di gioco, gli scambi e altro ancora.

In città non ci sta granchè da fare, solo accettare facili subquest e comprare nuovi equip. I soldi non vi mancheranno mai di certo.

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Mondi fantasy in stereografia

L’effetto 3D di Heroes of Ruin è senz’altro uno dei più azzeccati nell’attuale parco titoli per 3DS. Pur senza contare sui giochetti prospettici che hanno reso grande Super Mario 3D Land, la produzione N-Space può contare su un’inquadratura prospettica a volo d’uccello in grado di valorizzare ulteriormente l’aspetto grafico stereoscopico offerto dalla console Nintendo. Non che si tratti di chissà quale mostro di potenza (le animazioni piuttosto arretrate, gli scenari quasi sempre uguali) ma alzando al massimo il livello non vi pentirete sicuramente della scelta. Meno memorabile, invece, il campionario audio, fatto di musiche piuttosto piatte e anonime e un doppiaggio in italiano ingessato e troppo poco credibile. Per lo meno si sono sforzati di pensare anche a noi.

Un particolare interessante consiste nel diverso abbigliamento dei protagonisti in base ai diversi equip. Salutate il protagonista del nuovo assassin’s Creed in prima fila.

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 Mazzate in spensieratezza

Lungi dall’essere un’esperienza perfetta e universalmente apprezzabile, Heroes of Ruin riesce comunque nel suo piccolo a stupire. Vuoi per la mancanza di esperienze di gioco analoghe su portatile vuoi per gli effettivi meriti di un comparto multi giocatore veramente all’avanguardia, il titolo si conferma come un acquisto più che valido, sopratutto in vista di nottate con gli amici a caccia dell’ultimo loot. Gli unici difetti imputabili consistono in una campagna in singolo tutt’altro che entusiasmante e in una certa ripetitività nelle meccaniche e nei e Dungeon, ma qui si tratta di scelte appositamente effettuate dagli sviluppatori per aderire al genere d’appartenenza. Rimproverereste mai Mario Kart per una mancata modalità storia? Se avete amato Diablo e soci o siete semplicemente alla ricerca di un buon passatempo da fare con gli amici, magari al mare, sotto l’ombrellone, Heroes of Ruin saprà soddisfare degnamente la vostra sete di avventura e mazzate.

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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