Game of Thrones / Il Trono di Spade – La Recensione

Game of Thrones / Il Trono di Spade – La Recensione

Game of Thrones

Dopo una saga di libri di successo, pubblicata circa un decennio fa da George R. R. Martin; dopo una serie TV giunta alla seconda stagione che ha riscontrato un successo stratosferico; dopo un gioco di strategia per PC che ha fatto storcere il naso a molti fans, ecco che Cyanide Studio ci propone un Gioco di Ruolo basato sulle lande nevose dell’epopea del Trono di Spade, cercando forse di sfidare colossi ben più grandi ed esperti del settore. Possiamo dirci soddisfatti di questo gioco che ci pone nei panni di ben due protagonisti, molto distanti l’uno dall’altro, in un mondo diverso dai soliti fantasy a cui siamo abituati, pieni di elfi, fate, goblin e mostruosità varie? Proseguite dunque con la lettura.

Lo ameranno: gli amanti degli RPG occidentali, così come gli amanti della serie TV o letteraria.

Lo odieranno: i fanatici della grafica hi-tech di ultima generazione e dei giochi frenetici e diretti.

E’ simile a: Dragon Age: Origins, Skyrim.

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Titolo: Game of Thrones
Piattaforma: Xbox 360 / PS3 / PC
Sviluppatore: Cyanide Studio
Publisher: Atlus
Giocatori: 1
Online: no
Lingua : Italiano (Testi) / Inglese (Parlato)

Game of Thrones

Per chi ha letto i libri, le ambientazioni vi riporteranno alla mente molte cose…

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STORYBOARD:

La sceneggiatura di questo titolo è stata scritta in collaborazione con lo scrittore dei libri “A song of ice and fire”, George R. R. Martin, da cui appunto è tratto il gioco. In Italia lo conosciamo come Il Trono di Spade, in patria è chiamato A Game of Thrones, ed è il primo capitolo di una lunga serie. Il titolo originale già ci fa presagire molte cose: tradotto letteralmente “un gioco di troni” ovvero il gioco degli intrighi di corte, è proprio il mood che si respira in tutta la serie, così come in questo gioco. I mortali sotterfugi che portano alle successioni al trono del regno si accompagnano a sanguinose battaglie e terribili eventi, creando una trama complessa e articolata, coerente con l’ambientazione simil-fantasy medievale. Game of Thrones

La regione in cui è ambientato il gioco è Westeros, dove impersoneremo due protagonisti ben distinti e molto diversi tra loro. Il primo, Mors, è un Guardiano della Notte. Questo gruppo è composto dagli individui più svariati: guerrieri esiliati, rinnegati o raminghi in cerca di gloria, che difendono le terre civilizzate dagli attacchi dei bruti, a nord, pattugliando la grande barriera. Mors è ormai un veterano dei Guardiani, e uno dei pochi “mutaforma” esistenti, ovvero una persona in grado di controllare un certo tipo di animale (in questo caso, un possente mastino da guerra). Mors dovrà addestrare nuove reclute (o carne da cannone, a seconda del punto di vista) mentre scopre alcuni tradimenti da parte dei compagni, e affrontando un’ingente ondata di bruti sulla barriera. Il secondo protagonista è Alaster, il prete rosso. Fuggito, appunto, dagli intrighi di corte da ragazzo, questo ramingo ha abbracciato la fede di R’hllor, e ha appreso la disciplina del controllo del fuoco. Tornato nelle sue terre per presenziare al funerale del re, suo padre, si trova a dover affrontare una rivolta popolare contro i ricchi proprietari, che in sua assenza hanno portato l’opulenza e il lusso a corte, affamando tutta la popolazione. Qui starà a noi decidere la strada da intraprendere. Calmare il popolo promettendo cibo e protezione, liberare i prigionieri catturati ingiustamente, attirando così le ire dei nobili, oppure sedare la rivolta con la spada e imporre il nostro volere con la forza?

Game of Thrones

Il funerale del re e la casata Lannister. Molte facce indignate osserveranno l’arrivo di Alaster.

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GAMEPLAY:

Quello che ci troviamo di fronte è un gioco di ruolo in puro stile occidentale in terza persona, che pesca a piene mani dallo stile di Dragon Age: Origins. Spesso ci troveremo a controllare più di un personaggio alla volta, come nel caso per esempio di Mors, il suo cane e uno degli apprendisti Guardiani della Notte. La creazione del personaggio è molto dettagliata, non per quanto riguarda l’aspetto fisico, bensì per le abilità, che ci porta a ricordare Neverwinter Nights, Oblivion, Fallout, e con la gestione di pregi e difetti ispirata al sistema cartaceo di Vampire: the Dark Ages della White Wolf. Avremo i soliti punti abilità e caratteristiche da distribuire (e da aumentare ad ogni salto di livello), la scelta tra quattro stili diversi di personaggio (quattro per ogni protagonista), abilità speciali o talenti, e appunto i pregi e difetti.

La gestione del combattimento ha i suoi lati positivi e negativi. Da un lato possiamo apprezzare la cura con cui sono stati differenziati i tipi di armature e quindi il tipo di armi da scegliere per perforarle di volta in volta, la gestione delle pozioni di cura e veleni che ci porteranno a raccogliere fiale vuote da riempire all’occorrente e via dicendo. Dall’altro lato basterà una saggia applicazione delle abilità durante il combattimento per poter affrontare più o meno chiunque senza pericolo di morire. Infatti durante il combattimento, tramite la pressione dei tasti dorsali, apriremo una ruota di abilità come in Mass Effect o Dragon Age, e il tempo rallenterà in maniera repentina, per permetterci di scegliere tre abilità da mettere “in coda”, prima di far riprendere al tempo il flusso normale degli eventi ed ammirare il risultato delle nostre scelte. In tal caso una semplice sequenza di “interrompere azione nemica” + “causare sanguinamento” + “sfruttare ferite aperte” porterà il nemico alla caduta pressoché istantanea. Ripetere la sequenza infinite volte per tutti i nemici = vittoria quasi assicurata. Questo è un altro esempio di un sistema di gameplay con enormi potenzialità, facilmente aggirabile dal giocatore.

Per quanto riguarda la porzione delle scelte e dei dialoghi, avremo una grande varietà di opportunità. Come in ogni GDR che si rispetti, le nostre scelte di azione e di dialogo porteranno a conseguenze e risposte adeguate. Non esiste purtroppo un sistema di “moralità” (buono o cattivo) come in Fallout e simili, ma il concatenamento degli eventi è sempre dettato dalle nostre scelte, e il risultato è assai soddisfacente.

Game of Thrones

La quantità di quest e sotto-quest che incontreremo è molto alta, e probabilmente completare il gioco al 100% ci porterà via svariate decine di ore. La narrazione degli eventi è epica al punto giusto: nei momenti salienti la storia si sposterà da un protagonista all’altro, un po’ come in una serie televisiva. Un altro aspetto a mio parere bellissimo, che sembra sempre tratto da una serie TV, è la comparsa di un riassunto scritto delle vicende intraprese dai protagonisti, ad ogni riavvio del gioco. Questo ci permetterà di non perdere il filo narrativo e riordinare le idee sul da farsi nella sessione di gioco che ci prestiamo ad affrontare. Un po’ meno soddisfacente è la narrazione dei dialoghi con i personaggi: momenti epici si intersecano con situazioni imbarazzanti o inconcludenti, come se alcune parti di dialogo siano state compilate in fretta e furia. Infine i fast-travel tra un luogo e l’altro spezzano un po’ il pathos dei viaggi pericolosi e impervi tipici di queste ambientazioni e rendono il tutto un po’ troppo macchinoso.

Game of Thrones

La ruota delle azioni ci permetterà di scegliere la strategia giusta. Ovviamente questo si applica per ogni membro del gruppo sulla scena.

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GRAPHIC & SOUND:

Per quanto riguarda il comparto grafico si nota una grossa nota dolente. E’ strano come molti dei volti dei personaggi, così come gli scenari distanti siano disegnati egregiamente, mentre le componenti dell’ambiente circostante e varie texture a caso abbiano una qualità molto scarsa. Addirittura una cosa fastidiosa è il fatto che i filmati abbiano una grafica molto più scarna rispetto alla grafica dei momenti in cui controlliamo il gioco. Questo fatto purtroppo è dovuto a un comparto tecnico non ottimale, probabilmente a un budget limitato e a uno staff più ridotto rispetto alle produzioni tripla-A a cui siamo abituati ultimamente. Bisogna dire che spesso a un giocatore appassionato di RPG non importa più di tanto la componente grafica: non si bada tanto agli effetti esplosivi con super riflessi e fiammate mozzafiato, quanto più alla vera funzionalità del gioco, a come rispondono i personaggi ai comandi, e alle animazioni di combattimento e dialogoGame of Thrones

La recitazione in lingua inglese è molto buona, gli attori vocali utilizzati mostrano una grande professionalità, mentre la traduzione scritta in italiano presenta alti e bassi, spesso risultando scorretta o superficiale. Nel complesso i dialoghi sono carini da seguire, e presentano spesso sfumature non presenti in altri giochi: insulti, parolacce o riferimenti sessuali ci fanno riconoscere l’impronta di Martin a cui tutti i lettori sono abituati.

Game of Thrones

Il volto del capo dei Guardiani della Notte è forse il meglio realizzato, probabilmente scannerizzato da qualche attore cinematografico.

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ONLINE & REPLAY:

Il gioco non presenta componenti multiplayer online, ed essendo un gioco di ruolo classico, la componente di rigiocabilità è molto bassa. Non essendoci scelte dai risultati catastrofici come per esempio in Fallout 3, non andremo a rigiocare il titolo per cambiare finale o per compiere tutte le azioni al contrario rispetto alla partita precedente. La struttura “a romanzo” del titolo lo porta a un livello più narrativo rispetto a un gioco open-world.

Game of Thrones

Certe ambientazioni sono bellissime, e ricordano i palazzi di Skyrim, o i luoghi più belli di The Lord of the Rings online

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IN CONCLUSIONE:

Game of Thrones ci porta in un mondo diverso da quello a cui siamo abituati nei fantasy moderni, e la narrazione è cupa e violenta, lontana dal buonismo e dalla morale positiva a cui troppe software house (e scrittori) ci hanno addestrato. La guerra per il trono è dura, brutta e ardua, spesso porta alla morte o alla dannazione. Il mondo (virtuale) in cui ci troviamo è minacciato da tutti i fronti da forze che potrebbero sovrastarci in pochi istanti. Solo la nostra organizzazione e saggezza possono tenerci al sicuro, e in questo gioco possiamo apprezzare almeno una parte di questa oscurità crescente.

Game of Thrones

Se cercate un titolo di ultima generazione con grafica spettacolare, colpi di scena in stile Mass Effect che tolgono il fiato, animazioni cinematografiche e un gameplay da oscar allora questo titolo non fa per voi. Se cercate un risvolto videoludico alla saga di Martin che già conoscete, oppure volete un’ambientazione diversa dal solito e un gameplay interessante allora siete sulla strada giusta. Tutto quello che vi resta da fare è munirvi di spada, recarvi alla Grande Barriera e farvi reclutare da Mors. Perché questo mondo non si difende da solo, e solamente i più grandi, i più coraggiosi e valorosi resteranno in piedi quando le ceneri della battaglia si saranno posate. E allora potrete reclamare il Trono di Spade come vostro, perché ve lo sarete guadagnato con onore. Cosa state aspettando?

Game of Thrones

Non sarò io a cadere questa notte. Sarai tu, e la mia spada assaggerà la tua carne!

Amante del retrogaming, ma adattato ai tempi moderni senza grosse fatiche, si destreggia tra una miriade di console, sperando in nuovi Survival Horror che gli diano ancora qualche emozione. Al momento in una stasi psichica dovuta all'arrivo della nextgen.

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