SSX – La Recensione

SSX – La Recensione

SSX: Snowboard, Surf & Motocross, ecco cosa si cela dietro l’acronimo dell’adrenalinico titolo targato EA Sports, che segna il ritorno di una storica serie amatissima su PS2 e Xbox. 3 attitudini legate ad altrettanti sport estremi, racchiuse in un’esplosione di adrenalina, velocità e fantasia. I pochi contendenti al trono dello snowboarding non sono comunque sufficienti a decretarne automaticamente il successo: riuscirà a riconquistare l’antica gloria, o rimarrà nel limbo dei pessimi reboot?

Lo ameranno: gli amanti dello snowboard e della serie

Lo odieranno: i puristi dello snowboard in cerca di una simulazione

E’ simile a: Stoked, Amped (ma più arcade)

Titolo: SSX

Piattaforma: Xbox 360 / PlayStation 3

Sviluppatore: EA Canada

Publisher: EA Sports

Giocatori: 1

Online: Classifiche

Lingua: Italiano (alcune sezioni: Inglese senza sottotitoli)

Surfin' Anchorage!

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STORYBOARD

Può un titolo riguardante gli snowboard avere una trama? Per quanto forzata, SSX si regge su una struttura “narrativa” per nulla malvagia, che ha permesso ai developers di strutturare l’intero gameplay al suo interno. Il tutto ruota attorno al team SSX e alla loro raccolta fondi: uno degli ex-fondatori, Griff Simmons, è scappato “con la cassa”, lasciando Zoe, Tane e Mac (il nucleo storico) con un pugno di mosche. I nostri eroi (in particolare la signorina Payne, che useremo più frequentemente) intendono riportare in auge il nome del loro team grazie agli storici fan, offrendogli una trasmissione televisiva che li immortala durante le 9 Discese Letali sparse in tutto il globo, dalle Alpi all’Antartide (dal Manzanarre al…no, quella è un’altra cosa), e con i fondi ottenuti, tornare sulla carreggiata.
Un escamotage che ci spingerà a completare le 9 vette sbloccando, inoltre, accessori, tute e nuovi membri da reclutare nel team, sconfiggendo Griff e strappargli così la vittoria del Tour Mondiale.

 

L'elicottero che ci lancerà dalla cima dei picchi più impervi!

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GAMEPLAY

Il gameplay a base di analogici, ormai una costante dei titoli sportivi targati EA, entra anche nella rinata serie, ma grazie allo snowboard e all’importanza data ai tricks da un titolo simile, diventa ancora più profondo, completo e soddisfacente. Oltre ai comandi “Classici” (con i tasti originali, una manna per i nostalgici), potremo sbizzarrirci con la levetta destra (come visto in Skate) e creare combo particolarissime, potendo, ad esempio, afferrare il lato destro della tavola scegliendo con quale mano effettuare il grab, rendere il trick più complesso con un tweak premendo il grilletto destro (che funge anche da Turbo), ruotando poi con la levetta sinistra e prepararsi a ricevere una pioggia di punti.

Una volta affilate una serie di combo, attiveremo la modalità Tricky, che ci donerà Turbo infinito e la possibilità di effettuare trick folli, ma mai quanto quelli della “Super-Tricky”, in cui le leggi della gravità verranno buttate “alle ortiche” in favore di milioni di punti, ridicole mosse uniche per ognuno dei rider e spensieratezza. La curva di apprendimento è molto alta, data la presenza di controlli complessi ma intuitivi, e non saranno pochi i fallimenti durante le prime sessioni, dovuti anche all’esagerata bravura dell’IA (almeno durante le gare): una volta presa la mano però, non riuscirete a staccare le mani dal joypad, divorando in poco tempo le 9 tappe del Tour Mondiale e buttarvi a capofitto sulle 159 medaglie della modalità “Esplora”, cercando al contempo di ottenere tutti i “Distintivi” presenti nelle numerose tipologie di gare presenti, dallo sfoggio di tricks, alle competizioni, fino alle sfide di sopravvivenza.

L’impronta “hollywoodiana” della trama si sposa perfettamente con un’attitudine “action” del tutto nuova: in SSX non dovremo semplicemente vincere le gare, scivolando lungo i pendii, e vincere asetticamente delle medaglie, ma ci saranno molti fattori di cui tener conto durante i vari percorsi, a seconda della struttura di gara. La natura arcade del titolo, volutamente esagerata sopratutto in fase di tricking, viene in un certo senso sminuita da una sorta di pseudo-realismo, dovendo ora tener conto, in determinate gare, di fattori ambientali e “realistici” come la salute, l’aria rarefatta, il ghiaccio scivolosissimo, ostacoli e quant’altro. Per contrastare questi letali “extra”, dovremo acquistare (con il denaro ottenuto) e sbloccare attrezzature come protezioni, bombole di ossigeno, nuove tavole e abbigliamento, ognuno dotato di statistiche specifiche e bonus, ma anche la tuta alata, che ci permetterà di planare: comodissima per le piste piene di baratri. Nel caso di cadute, morti improvvise e Tricky interrotte, potremo invocare il “rewind”, che, in cambio di punti preziosi (e svantaggio nel caso in cui ci siano altri concorrenti), ci riporteranno al punto desiderato.

Questa svolta action del titolo sarà sicuramente un duro colpo per i vecchi fan della serie, ma è certamente un ottimo modo per ammazzare noia e ripetitività che inevitabilmente possono subentrare dopo aver percorso in più di un’occasione la stessa pista.

My life, my board.

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GRAPHIC & SOUND

Un engine collaudato e sugli scudi ci offre una prestazione da medaglia d’oro, con splendide animazioni dei rider, grafica pulitissima e una sensazione di velocità adrenalinica e coinvolgente. Le nostre tracce sulla neve saranno precise e realistiche, così come la realizzazione delle piste, ricche di alberi, tubature su cui grindare, lastre di ghiaccio e impervi picchi che ci ostacoleranno durante i nostri maxi-salti, unica pecca: la struttura dei percorsi spesso confusionaria, a tratti geniale ed intricata, a tratti priva di senso e culminante con cadute nei baratri. Solo dei lunghi caricamenti disseminati qua e là, comunque, mineranno un lato tecnico altrimenti di prim’ordine.

La fisica, volutamente arcade ed esagerata, ci permette di sfoggiare milioni di trick ma non con leggerezza, richiedendoci attenzione e precisione, anche per via dell’eccessiva bravura dei nostri avversari, forse un po’ troppo sbilanciati in alcune competizioni: nulla che ore ed ore di allenamento non possano comunque sconfiggere. Pessima la colonna sonora, piena di brani pop e orecchiabili, che smorzano qualsiasi flusso di adrenalina, trovando solo in qualche pezzo dubstep un minimo di coerente accompagnamento.

Sopravvivere all'Everest, tra freddo e aria rarefatta, non sarà la proverbiale "passeggiata".

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ONLINE & REPLAY

RiderNet, un sistema simile all’Autolog della serie Need For Speed ci permetterà di confrontare i nostri risultati con quelli dei nostri amici e con i campioni di tutto il mondo, spronandoci a superare il loro punteggio e i loro tempi, ma niente sfide dirette. EA Canada ha optato per un multiplayer asincrono basato sul confronto di record, piuttosto che su di un sano ed old-school 1vs1, ma per non rendere sterile un simile approccio ha ben pensato di inserire la modalità Eventi Globali, gare random indette dal team stesso o da utenti, in cui sarà possibile gareggiare (pagando con i crediti di gioco una quota, in alcuni casi) e provare ad ottenere parte del ricco montepremi messo in palio.

Vedere il primo in classifica con 52 milioni di punti, e completare la gara con soli 4 milioni, durante la prima gara, è stato abbastanza avvilente per il sottoscritto, ma il bello di SSX sta proprio nel migliorarsi ed allenarsi a suon di discese e tonnellate di combo da effettuare. Piacevole l’idea del GeoTag, sorta di collezionabili a forma di fiocco di neve, posizionati a piacere dagli utenti e fonte di guadagno per chiunque ne afferri uno lungo il percorso. Se il Tour Mondiale non sarà lungo da portare a termine, il raggiungimento del 100% tra medaglie e distintivi vi porteranno via tempo e soprattutto tanta pazienza, data l’elevata curva di apprendimento e la difficoltà non sempre agevole.

"Uhm, lì faccio un flip, poi grindo, tweakando 48000 punti dovrei farli". Tattica e istinto vi torneranno utili.

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IN CONCLUSIONE

SSX is back. Rivitalizzato dall’HD, da un sistema di controllo più complesso ed appagante e dall’importanza che l’online riveste al giorno d’oggi, il titolo si dimostra un buon compromesso tra novità e vecchia scuola, dalla quale è però stato privato di un po’ d’immediatezza e di un vero e proprio “multiplayer” (niente split-screen). L’impronta “action” data alle discese, in particolare a quelle Letali, offre una varietà in grado di spezzare la noia che, pur snaturando l’essenza puramente arcade, si adatta e aggiorna ai nostri tempi, senza però privare il giocatore di folli trick da eseguire, splendide montagne innevate da percorrere e tonnellate di adrenalina da assaporare. Solo qualche confusionaria scelta di design in alcuni tracciati, il comparto online in parte “mozzato” e qualche sporadico problema di clipping minano il ritorno del Re dello Snowboard, ottimo sia per chi è affezionato al brand, sia per gli amanti della neve vogliosi di dimenarsi sulla tavola anche al caldo della propria abitazione. Bentornato sul trono.

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Secondo Parere by Diego “Neko” Conti

SSX torna sul mercato e lo fa in grande stile, grazie al suo taglio immediato ma mai scontato: grazie a 159 eventi (ambientati dalla Siberia fino alle Alpi), il frenetico gameplay tipico della serie viene arricchito grazie a RiderNet, una sorta di Autolog tramite cui sarà possibile competere indirettamente contro i nostri amici, battendo i loro tempi sui diversi tracciati. L’unico difetto di SSX risiede nell’impossibilità di competere direttamente contro gli altri players: l’assenza di una canonica modalità multiplayer si fa purtroppo sentire. Sarebbe stato decisamente più appagante competere direttamente contro altri giocatori a suon di spallate per giungere in testa al traguardo, anche se gli Eventi Globali ci terranno impegnati per un sacco di ore.

Ho apprezzato particolarmente le Discese Letali: in questa nuova modalità, dovremo sopravvivere per arrivare in fondo al percorso, stando attenti a non dover danneggiare le protezioni acquistate in precedenza con i nostri sudati crediti di gioco. Una volta distrutte, dovremo stare attenti a non consumare la nostra energia vitale per non incappare nell’odiato game over. Come nei driving game degli ultimi anni, anche in SSX sarà possibile utilizzare la funzione di rewind, per correggere i nostri errori anche se andremo in contro ad una penalità (espressa in secondi) che andrà ad influire sui tempi registrati sui percorsi.

SSX rapirà gli appassionati del genere, grazie al suo collaudato sistema di gameplay (e per i nostalgici, sarà possibile utilizzare la stessa configurazione dei tasti risalente all’epoca della PS2) e saprà rappresentare una sfida appagante per i fans dei giochi arcade, grazie al suo ritmo serrato, sostenuto da un’ottima colonna sonora e ad un’atmosfera generale davvero coinvolgente!

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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