WWE’ 12 – La Recensione

WWE’ 12 – La Recensione

Yuke’s e THQ sformano un nuovo capitolo della loro saga sul wrestling WWE, che ha cambiato più volte nome, ma fin dalla sua prima edizione ha sempre mantenuto un solo scopo: Portare lo sfarzo, gli intrighi, le alleanze, le battaglie e lo spettacolo unico del Wrestling a portata di Joypad! E chi meglio di un wrestler può dare un parere su questa ultima incarnazione videoludica della WWE?

Lo ameranno: Fan di wrestling e giochi di combattimento che voglion qualcosa in più.
Lo odieranno: Non fan e chi cerca qualcosa di meno elaborato e più intuitivo.
E’ simile a: I precedenti capitoli della serie

Titolo: WWE 12
Piattaforma: Xbox 360 (Versione provata), PS3
Sviluppatore: Yuke’s
Publisher: THQ
Giocatori: 1-4 Locale , 2-12 Online
Online / Contenuti: Lottatori extra, Extra per editor lottatori, Fan Axxes, Online Axxes
Lingua: Inglese/Italiano (Parlato inglese con sottotitoli Italiani)

RKO di Orton su Del Rio


 

C’era una volta SmackDown!

L’ultima incarnazione della serie di giochi sul Wrestling WWE, è giunta alla sua edizione numero 12! In questi anni sia la federazione, che i giochi su di essa pubblicati sono cambiati moltissimo, ma lo spirito del divertimento è rimasto immutato. Il gioco, con la sua prima apparizione sotto il nome di Smackdown! (che è anche il nome di uno degli shows settimanali WWE) ha avuto lo scopo di discostarsi dai precedenti giochi sul wrestling come Super Fire Pro Wrestling della Human, cercando di dare al giocatore l’impressione di vedere lo stesso prodotto televisivo che si può ammirare in poltrona: la visuale, il pubblico, le luci, le entrate e le camminate verso il ring, le interviste ed i colpi di scena: questo rese il gioco molto interessante perché comprendeva tutti quegli aspetti che rendono interessante il wrestling, oltre agli incontri. Quindi nelle sue varie incarnazioni successive, che cominciarono a chiamarsi Smackdown! Vs Raw (Raw è un altro show settimanale) gli sviluppatori provvederono ad aggiornare il roster dei lottatori, implementare nuove modalità di creazione dei personaggi, l’interattività e le scelte possibili, dandogli sempre più una completezza che si esige per un gioco unico nel suo genere, come unico è lo spettacolo del wrestling, e nel colorato e multiforme universo WWE, ora, grazie a questo ultimo capitolo troviamo l’attuale apice dell’ottimizzazione.

Personalmente, essendo un lottatore, apprezzo quando i movimenti delle controparti videoludiche sono fluidi, e che le possibilità di infierire sull’avversario siano realistiche e quanto più possibile aderenti alla realtà dei fatti insomma voglio riproposto sullo schermo lo stesso dinamismo e realismo che vedo negli eventi di wrestling, specialmente ora che il motion capture è avanzato e diffusissimo nell’industria del videogioco: purtroppo invece ancora una volta noto che le leggi della fisica, ed il realismo non sono ancora stati perfezionati. I lottatori hanno le loro categorie di peso, e questo influisce sulle mosse e sulle caratteristiche fisiche del lottatore: un lottatore di piccole dimensioni come Rey Mysterio non potrebbe mai sollevare e sbattere al tappeto uno grande e grosso come Mark Henry che pesa oltre 150 Kg, eppure nel gioco ogni tanto cose del genere succedono…. facendo vedere ancora una volta che la Yuke’s non ripara ai propri errori, ma semplicemente aggiunge altro, più che curare le falle già presenti nel Gameplay (proprio come nei capitoli precedenti)!  Il wrestling è uno sport-spettacolo, ma per quanto spettacolo le leggi della fisica, in uno sport dove le cadute, il peso e la forza regolano il tutto, non si possono ignorare in nessun caso, nemmeno in un videogioco.

The Rock è tornato e John Cena è il primo ad accorgersene


 

Gameplay

Per l’ennesima volta il metodo di controllo ha subito una variazione per quanto riguarda il sistema di prese e le contromosse, ora le prese si effettuano sempre con la pressione di un singolo tasto, ma hanno una regolazione automatica in base al grado di danno che il nostro avversario ha subito: un avversario fresco non si farà certo maneggiare con facilità, quindi sarete in grado di capire quando è il momento buono per una schienata anche dal tipo di mosse: ad esempio quando vedete dei suplex o dei bodyslam eseguiti dal vostro personaggio, significa che l’avversario è fiaccato abbastanza da non poter ostacolare un vostro attacco potente, ma mai dire mai.

In questo capitolo l’IA è stata migliorata molto, ed i vostri avversari non perderanno tempo a fissarvi o a fare nulla come nelle passate edizioni, vi staranno sempre sotto, e sarà difficile fermarli se non con una contromossa al momento giusto con l’apposito tasto: ma anche qui non si tratta di una operazione semplice. I personaggi si muovono in maniera abbastanza fluida e sia le mosse che le movenze dei wrestlers, non sono ne troppo veloci ne troppo artificiose, dando un buon senso di realismo se comparato ad un incontro che potete vedere in tv. Il sistema di uscita da un conto di 3 al tappeto è stato migliorato consentendo una migliore precisione nel far aumentare la barra premendo l’apposito pulsante, e fermarla entro l’area indicata per uscire dal conteggio, le sottomissioni utilizzano il sistema “Breaking Point” dove si tratta di vincere una battaglia di velocità di pressione dei tasti contro l’avversario: tanto più questo è fiaccato, minore sarà la sua resistenza non ostante possa premere i tasti come un forsennato.

Inoltre in questo capitolo potremo assistere alle movenze particolari di ogni lottatore che attende di applicare la sua Mossa Finale, il tutto con dei bellissimi stacchi di telecamera, che sono presenti anche durate tutto il gameplay, e che daranno davvero la sensazione di vedere un incontro in tv, fatto da lottatori in carne ed ossa.

Il roster dei lottatori non è completamente aggiornato, alcuni dei lottatori che troverete non fanno più parte della WWE, ne come roster, ne come leggenda, ma il gioco alla sua uscita termina un lavoro cominciato l’anno prima, e non vengono mai fatte esclusioni di lottatori dal processo lavorativo anche se questi non fanno più parte della WWE. Anche in questo capitolo troviamo tutte le varianti degli incontri proposti dalla WWE nella sua storia, passando dalle più classiche, come l’uno contro uno, al tag, alla Royal Rumble, ad i più estremi e particolari come TLC, Steel Cage, Hell in a Cell, Elimination Chamber, Hardcore ed altri.

Tutte le modalità di gioco hanno regole differenti ma il comune denominatore del divertimento assicurato, specie per i fan del wrestling WWE, e non solo. La modalità WWE universe permette giocare intere card di spettacoli create automaticamente, con aggiunta di segmenti backstage, promo e storylines, ma la modalità più importante è quella “Road to Wrestlemania in cui non potremo scegliere i personaggi con cui farla come nei precedenti capitoli, ma in questo caso ne avremo 3 di seguito per un periodo di gioco che coprirà ben due Wrestlemania, l’evento annuale principale della WWE, dovre prima impersoneremo Il Guerriero Celtico Sheamus, poi “The Game” Triple H, ed infine un lottatorer creato appositamente per il gioco di nome Jacob Cass.

Totalmente eliminata la possibilità di affrontarla con un personaggio creato da noi, con sommo disappunto.

Oltre all’editor dei personaggi, dove potrete davvero sbizzarrirvi nel creare voi stessi, i vostri amici, o anche dei personaggi di pura fantasia, grazie ad una possibilità di creazione avanzata che vi permette persino di creare un logo fatto da voi, determinare le entrate, le musiche e tutte le mosse eseguibili, oltre che migliaia di vestiti ed accessori, potrete creare anche segmenti, promo, storyline e molto altro.

Alberto Del Rio controlla e contemporanamente attacca The Miz


 

Graphic & Sound

La grafica di gioco è ben fatta e senza sbavature, addirittura in certe inquadrature da vicino possiamo vedere al tensione di alcune fibre muscolari, ad esempio quando Sheamus entra nel ring e allarga le braccia, tuttavia ad una analisi approfondita i lottatori non sono stati tutti curati con la stessa dedizione: Vediamo personaggi minori della federazione come Heat Slater, che, non ostante sia stato digitalizzato come tutti gli altri, risulta un po’ bozzettistico nell’aspetto e non curato nei dettagli. Le grafiche che accompagnano gli incontri, le sigle e le sequenze di intermezzo sono molto ben curate, e la vastità di arene disponibili è un gran bel colpo d’occhio, oltre al sistema delle luci che rendo molto bene l’atmosfera. Il pubblico finalmente è molto più dettagliato e bello da vedere, rispetto alle edizioni precedenti dove ci trovavamo a che fare con delle manciate di pixel che si muovevano in maniera troppo artificiosa e meccanica, questo pubblico risulta molto fluido e variegato colpo d’occhio e contribuisce un sacco a creare quella atmosfera che contraddistingue il Wrestling.

Le musiche sono ben udibili e pulite, e si intonano sempre con il gioco, mentre il suono delle cadute dei grugniti e sofferenze dei lottatori, oltre che il parlato durante il commento e le interviste e sempre ben udibile, anche se manca sempre di quella enfasi che si sente live durante gli spettacoli: e facilmente recepibile che chi sta parlando in quel momento sta solo leggendo uno script e non sta facendo una vera performance, e chi ha mai visto uno spettacolo di wrestling o lo ha mai fatto, nota subito questa differenza.

Per The Miz si mette male


 

Online & Replay

La modalità online offre un grande svago contro altri giocatori da tutto il mondo, inoltre è possibile creare e scaricare qualsiasi personaggio creato direttamente dalla parte online del gioco, e persino le arene create.  Il gioco online dopo alcuni problemi iniziali giova dei nuovi server e trovare partite è sempre possibile o anche crearle, gli incontri verranno abbinati in base al proprio livello di esperienza per garantire sfide più bilanciate. Per il resto non c’è molto da dire, dato che si può fare tutto quello che si fa già in locale.

Sono presenti anche arene speciali come quella del "Tribute to the Troops"


 

In conclusione…

WWE ’12 è un buon prodotto, che riprende tutti gli aspetti del wrestling WWE che viene proposto in tv, un gioco non arcade e che richiederà una certa dose di pratica per essere giocato appieno, ma che farà passare piacevoli momenti ai giocatori, soprattutto agli appassionati. Presenta ancora delle storiche pecche inerentemente alla realisticità in alcuni contesti, ed il movimento in altri ed è stato impoverito a livello di possibilità rispetto alle versioni precedenti, ma ci troviamo sempre un buon prodotto per un genere unico, che non delude le aspettative, tranne di coloro i quali preferiscono giochi in cui menarsi in maniera più alla Street Fighter.

Giudicando WWE’12 in quanto lottatore, ho visto una completezza a livello di varietà di incontri e di modalità di gioco da permettere di apprezzare il lavoro fatto per mostrare la varietà e la spettacolarità del mio Sport, anche se siamo ancora ben distanti dall’avere una gameplay fluido  e aderente ad un incontro di wrestling: non ho mai visto in un incontro di wrestling un uomo di 70 Kg effettuare una bodyslam ad un uomo di 150, e risultare credibile, e questo al Wrestling non rende per nulla giustizia a questo sport, come non gliene rende il muoversi a volte robotico dei lottatori in questi videogiochi.
Inoltre fa piacere vedere che come ormai da molte edizioni mettono a disposizione delle leggende del Wrestling come personaggi giocabili, ma quanti sanno effettivamente chi sono i Demolition oppure Vader? Quale interesse può dare ai neofiti o al giocatore casuale? Se questo è l’unica vera e tangibile differenza con le edizioni passate?

Giudicando WWE’12 in quanto videogiocatore, noto che ogni volta trovo cambiato il sistema di controllo e dell’esecuzione delle mosse, e che a volte tolgono la modalità carriera con il proprio personaggio creato, e mettono una modalità storia pilotata e più semplice, perchè alla fine se non variano rischiano di stufare: come tutti i giochi “annuali” il gameplay gira e rigira è sempre lo stesso, per quanto tu possa migliorare grafica ed aggiungere chicche lo sport è sempre quello, ed alla lunga stufa a meno che non si appartenga alla schiera dei veri incalliti appassionati.
In serie videoludiche come FIFA, la gente compera il titolo per l’aggiornamento delle squadre, e per migliorie grafiche, ma dopo 5 edizioni sempre calcio è, e lo stesso vale per questo gioco: se ne avete pochi e volete un update o siete dei mega-fan comperatelo, altrimenti difficilmente farà al caso vostro.

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