Pensieri random (e nonsense) di un videogiocatore – L’angolo del Neko #1

Pensieri random (e nonsense) di un videogiocatore – L’angolo del Neko #1

Come ogni anno, la “stagione videoludica” è ricca di uscite nell’ultimo quarter (o meglio, nel periodo pre-natalizio). Il 2011 sta per concludersi e stando ai rumors che impazzano in giro per il web, Microsoft e Sony sarebbero al lavoro sulle nuove console. Niente di sicuro, i pettegolezzi vanno presi con le pinze soprattutto quando si parla di elettronica di consumo e di entertainment.

Non è ancora arrivato il momento di tirare le somme dell’anno che sta per finire nè tantomeno di gettarci in improbabili teorie su come saranno strutturate le console Next Gen, ma una cosa è certa: come ogni anno, i titoli AAA (o presunti) sono arrivati nei negozi a partire da Settembre e l’ultimo scaglione di uscite si è concluso venerdì scorso con l’uscita di Need For Speed: The Run e Saints Row: The Third.

Ora, parliamoci chiaro: i publisher si erano impegnati dopo l’E3 2009 a gestire meglio le uscite tra l’estate e l’inverno, ma anche quest’anno i players si sono ritrovati tra le mani tutti i titoli più importanti dell’anno in un breve lasso di tempo. L’hardcore gamer ha un disperato bisogno di nutrirsi di novità, sequel e remake HD in quantità industriale ma con le uscite dei AAA concentrate a fine anno, la scelta diventa davvero ardua!

La domanda che sorge spontanea è: come scegliete i titoli da giocare nelle fredde serate invernali? Ogni videogiocatore ha le sue personalissime priorità. C’è chi aspetta il seguito di una serie importante come ad esempio Assassin’s creed oppure chi riuscirà ad attendere fino al 2012 per scoprire la sorte di Ezio Auditore, preferendo magari un po’ di azione multiplayer giocando a Modern Warfare.

E mentre stiamo giocando (oppure siamo ancora alla ricerca di qualcosa con cui giocare) i titoli più caldi stanno facendo incassi record: Uncharted 3 è riuscito a vendere 3.8 milioni di copie nella prima settimana dal lancio, Skyrim ha spodestato MW3 su PC, vincendo il titolo di “gioco numero 1 su Steam”, mentre sul fronte console l’ultima fatica degli Sledgehammer gode di una grandissima popolarità ed è ad oggi il titolo più venduto nella prima settimana di lancio di sempre, nella serie di Call of Duty.

Il mese che sta per concludersi, verrà ricordato per l’uscita di Assassin’s Creed Revelations, Battlefield 3 e Modern Warfare 3, ma soprattutto per la presentazione della versione definitiva di quel “piccolo” miracolo indie chiamato Minecraft.

Il titolo sviluppato da Marcus “Notch” Persson e soci è finalmente arrivato alla fase gold, dopo una lunghissima fase di test iniziata nel 2009.  A Luglio 2011, Minecraft ha registrato un totale di 16 milioni di utenti iscritti e di 4 milioni di download totali a Novembre. In un’industry fatta di grafica a 1080p, 3D stereoscopico e blockbuster di successo, il pubblico è stato rapito da un titolo sviluppato in Java, costruito grazie alla generazione random delle ambientazioni di gioco dove è possibile costruire palazzi, castelli oppure monumenti in totale libertà.

Minecraft è stato arricchito nel corso degli anni grazie all’introduzione del Creation Mode, della modalità Hardcore (che non permette il respwan dei giocatori dopo la loro morte, un grande tributo all’old school) e alla crescita dei personaggi tramite PE, in stile GDR. Tornando all’inizio delle mie divagazioni videoludiche concentrate in queste righe, il mio pensiero relativo alla Next Gen di cui tanto stiamo parlando è uno solo: Minecraft sta dando una lezione importante a tutta l’industria videoludica e i suoi numeri da record parlano chiaro.

I videogiocatori non hanno bisogno di limiti nell’esprimere la loro creatività e hanno costantemente bisogno di nuovi stimoli e di nuove idee. Mentre il progresso tecnologico ci propone una naturale evoluzione in termini grafici, il clamore intorno a Minecraft pone alla nostra attenzione un interessante spunto di riflessione: abbiamo tassativamente bisogno di un’incredibile grafica HD (perché l’occhio vuole giustamente la sua parte) o abbiamo bisogno di un gameplay “nudo e crudo” ma senza limiti alla nostra voglia di creare ed esplorare nuovi mondi, mentre passiamo il nostro tempo libero davanti ad un monitor?

Nell’attesa delle vostre (speriamo) numerose risposte, vi ricordiamo di non prendere sul serio le divagazioni videoludiche contenute negli articoli della rubrica “L’angolo del Neko” perché potrebbero essere frutto deglii stati alterati del redattore, dovuti agli stressanti ritmi della vita da blogger! 😉

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