Forza Motorsport 4 – La Recensione

Forza Motorsport 4 – La Recensione

Where Dreams are Driven…

Dopo 2 anni di silenzio dalla pubblicazione di Forza Motorsport 3 Turn 10 torna sulla scena più rampante che mai. Realizzare un prodotto di successo è un risultato in cui pochi riescono, bissarne il successo è ancor più difficile, arrivare al quarto episodio senza stancare è una impresa titanica: non per i ragazzi di Turn 10 che, a dispetto di questa teoria, riescono nell’intento non accontentandosi però di migliorare esponenzialmente il già valido Forza Motorsport 3, arrivando bensì a ridefinire lo stesso concetto di Racing Game.

Unite un’accuratissima modellazione poligonale delle vetture (difficilmente riconoscibili dalle controparti reali), ad una creazione di landscape 3D completamente attivi da urlo, un frame rate blindato a 60fps, un engine fisico ai limiti dell’iperrealismo simulativo, un livello di accessibilità del gioco scalabile e adattabile a qualsiasi tipologia di giocatore ed una inenarrabile passione per il mondo delle quattro ruote: ebbene…tutto ciò è FORZA MOTORSPORT 4.

LO AMERANNO: Tutti i possessori di Xbox 360

LO ODIERANNO: Quelli che non hanno una Xbox 360.

Titolo: Forza Motorsport 4

Piattaforma: Xbox 360

Sviluppatore: Turn 10

Publisher: Microsoft Studios

Giocatori: 1 – 2 (Multiplayer locale)

Online e Extra: 2 – 16 (Multiplayer competitivo)

Lingua: Italiano

 

Driving is not a sport. Driving is a lifestyle

Dopo aver macinato centinaia di migliaia di Km a Forza Motorsport 2 e 3 (la mia Xbox 360 sentitamente ringrazia per lo stress procuratole…) ed aver apprezzato in particolare il terzo capitolo della serie, mi sono accostato con molta fiducia, spinto anche da mesi e mesi di roboanti e promettenti annunci al quarto capitolo di un franchise che, a parte un secondo non impeccabile episodio, ha riscosso successo in tutto il mondo.
“Questo gioco avrà un’anima sportiva”: questa la frase con cui tempo addietro un addetto stampa dei Turn 10 apostrofò quello che sarebbe poi diventato il prodotto che abbiamo ora tra le mani. Pensai fosse solo l’ennesimo exploit pubblicitario realizzato per pompare ad arte l’hype nei confronti di un gioco che, comunque, era già attesissimo al tempo; le dichiarazioni continuarono imperterrite nei mesi a venire e mano a mano mi convinsi che almeno parte di queste affermazioni fossero vere, non foss’altro perchè, più in alto si spinge l’aspettativa per un prodotto, più rumoroso sarà il tonfo in caso di disillusione di quanto promesso.

Forza Motorsport vi darà la possibilità di guidare vere e proprie dream Machine. Ecco a voi la F458 Italia

Contando anche che, quasi sicuramente, questo episodio di Forza Motorsport rappresenterà il canto del cigno della serie su questa generazione di console, i Turn 10 avevano il DOVERE di lasciare un segno tangibile del loro predominio generazionale in ambito Racing Game. A questo punto la domanda nasce spontanea…sono riusciti nel loro intento?
Vi dico solo che un sorriso ebete e soddisfatto si è stampato sul mio volto quando, dopo una presentazione in FMV realizzata DIVINAMENTE, ho potuto finalmente fare un giro nel circuito alpino a bordo di una Italianissima e sportivissima FERRARI.
Il primo impatto è a dir poco sconvolgente: mai in un racing game mi sono sentito tanto a mio agio. Il feeling di guida utilizzando il classico volante Microsoft (stiamo parlando dunque di un accessorio entry level) è di molto superiore a quello che dava Forza Motorsport 3 nelle stesse condizioni di utilizzo ma ciò che mi ha colpito particolarmente e, debbo confessare, in modo del tutto inatteso, è stata l’ottimizzazione del sistema di controllo per il Pad classico e l’implementazione del sensore Kinect sia nelle sessioni ingame che in quelle di preparazione gara. Passiamo ora ad esaminare in dettaglio i singoli aspetti di questo Racing Game.

Una maniacale cura per i particolari rappresenta il marchio di fabbrica di Turn 10! Ecco a voi il cockpit di una Ferrari California: soddisfacente no?

GAMEPLAY

Ed ecco a voi il collaudatissimo sistema di controllo! Easy, isn't it?

Il gameplay affonda le sue radici in una oramai solida struttura di gioco, mutuata dal secondo episodio e, quindi, standardizzata dopo quasi 5 anni di frequente e sistematico utilizzo. Riepilogando per i neofiti, il controllo della sterzata avviene mediante lo stick analogico sinistro, l’accelerazione viene partizionata mediante la graduale pressione del tasto RT, il freno viene azionato, simmetricamente, premendo in modo graduale, per ottenere un effetto più o meno efficente, il tasto LT. Il tasto start serve per passare da una visualizzazione all’altra (esterno vettura, esterno ravvicinato, interno vettura con visuale cockpit, visuale cofano e visuale strada), ognuna più o meno idonea al tipo di prova che si andrà ad affrontare. Al tasto A è demandato l’azionamento del freno a mano ed il tasto Y, utilissimo per i piloti della domenica (NdDix@n), permetterà di “riavvolgere” la gara di qualche secondo per porre rimedio ad errori di impostazione traiettoria, collisioni e chi più ne ha…più ne metta. I rimanenti tasti, adibiti a cambio marcia(X – B), frizione (LB) e accesso ai dati della telemetria (croce direzionale) verranno utilizzati invece da un 10% di utenti che, vogliosi di una sfida realistica al 100%, sceglieranno di disattivare tutti i sistemi di guida assistita, giungendo ad avere dunque il pieno controllo del mezzo prescelto per la gara.

La sovrabbondanza di dati tecnici disponibili per ogni vettura fa comprendere quanto ogni byte di questo gioco trasudi passione automobilistica

E questo è uno, se non il principale, punto di forza di Forza Motorsport 4 (mai come in questo caso la ripetizione è d’obbligo). Forza 4 risulta essere un gioco “plasmabile e plasmato” sul giocatore di turno: l’ultima fatica dei Turn 10 può infatti essere giocata con tutti gli aiuti attivati, dimuendo si il coefficente di difficoltà ma rendendo DE FACTO il gioco in oggetto accessibile anche a coloro che non hanno voglia di sbattersi tra settaggi vari, potenziamenti ed assetti, riducendolo dunque alla stregua di un godibilissimo arcade. Chi invece, come il sottoscritto, è alla ricerca di una simulazione totale, o quasi (non ce la vedo bene una Dodge Challenger del 1970 entrare in derapata controllata nel salotto di casa…), potrà scegliere di disattivare una ad una le agevolazioni disponibili arrivando dunque a gestire mezzi con più di 500Cv senza controllo di trazione, senza controllo di sterzata, consumo gomme e danni simulati alla perfezione, abs disattivato, sterzata simulata e cambio manuale abilitato: un inferno ma…credetemi, controllare una M5 E90 a trazione posteriore partizionando accelerazione e frenate a seconda delle situazioni fa sembrare quasi reale l’esperienza di guida così ottenuta.

Forza 4: Supercar ma non solo! Direttamente dai ruggenti anni '80...una Renault Super 5 GT Turbo!

Il turning point su cui gira tutta l’esperienza di gioco di Forza Motorsport 4 risiede nella modalità “World Tour”, una serie di oltre 290 gare a difficoltà crescente che ci porterà in giro per il mondo, su oltre 100 circuiti differenti (modellati sulle storiche e conosciutissime piste già viste nei precedenti episodi) in un tripudio di modalità competitive che vanno dalla classica corsa, all’abbattimento di un determinato numero di birilli entro il tempo limite, alle gare a due in circuiti cittadini con traffico e tante altre modalità che vanno a rinnovare un gameplay già di suo rivoluzionario. Forza Motorsport 4 infatti prende a piene mani il modello di gioco del terzo capitolo, evolvendolo in ogni suo particolare, fino a farlo giungere ad una sostanziale perfezione. Le automobili ora non sembrano più tutte uguali: tipo di trazione, posizione del motore, peso della carrozzeria, alettoni o profili aerodinamici atti a creare deportanza, presenza o assenza di barre di assetto, portata dell’impianto frenante sono solo alcune delle tantissime customizzazioni a nostra disposizione per rendere unica la nostra vettura; per la prima volta tutto ciò non avrà un mero valore estetico ma potremo trovare un riscontro prestazionale netto nonchè strettamente dipendente dal trattamento riservato alla nostra vettura di servizio! In soldoni non basterà più pompare la macchina all’inverosimile, come succedeva in Forza 2 e, seppure in maniera minore, in Forza 3, per arrivare primo al traguardo: ci sarà bisogno di “manico” per saper condurre a termine le gare e di conoscenze approfondite per sapere come spendere meglio i soldi a nostra disposizione; i meno esperti potranno invece avvalersi del servizio di “potenziamento automatico” atto a rendere idonee e performanti le auto in uso scegliendo il limite di categoria per cui ottimizzarle. Ad ogni vittoria corrisponderanno compensi di natura economica, aumento della reputazione del pilota e del livello di affinità del pilota stesso con una data casa automobilistica: i denari così ottenuti potranno essere spesi per potenziare le proprie auto o per acquistarne di nuove da un roster di oltre 80 case produttrici differenti.

Capitolo a parte merita la trattazione dei danni. Il sistema di danni implementato nel motore fisico di Forza 4 è, al momento attuale, lo “State of Art” di questa categoria. Scegliendo di attivare i danni dinamici e l’usura delle gomme, si dovrà fare molta attenzione a tenere una condotta di gara pulita per non trasformare una gara ormai vinta in un Epic Fail a causa di una banale sbandata. Sia la carrozzeria che le parti meccaniche reagiranno dinamicamente alle sollecitazioni cui saranno sottoposte (tipo di impatto, angolo di impatto e velocità di impatto) deformandosi o, nei casi peggiori, addirittura causando il distacco di profili aerodinamici e, naturalmente, conseguenti decrementi prestazionali.

Shelby GT500 - non un auto, ma un'icona...

 

 GRAPHIC & SOUNDS

Graficamente (e non solo) parlando, Forza Motorsport 4 è senz’ombra di dubbio quanto di più avveniristico espresso, nell’ambito dei Racing Game ovviamente, dalla attuale generazione videoludica. Un motore grafico in grado di gestire dinamicamente gli effetti di illuminazione sulla carrozzeria, sia che si parli di tonalità di colore standard, che di macchine ampiamente aerografate e personalizzate con layer ed altro, in grado di visualizzare animazioni degli elementi del fondale COMPLETAMENTE IN 3D, che si parli di pubblico, di superfici liquide o di alberi, ma soprattutto…un motore grafico in grado di muovere questa enorme quantità di poligoni restando BLOCCATO sui 60 fps merita una standing ovation: la 360 di sicuro non è, parlando di bruta potenza di calcolo, la macchina da gioco più potente in circolazione ma, ciononostante, il certosino lavoro di rifinimento ed ottimizzazione fatto dai ragazzi di Turn 10 ha portato all’ottenimento di un risultato ineguagliato, e molto probabilmente ineguagliabile in questa generazione di console, da altri pur blasonati produttori.

Discorso a parte merita il suono, altalenante rispetto alla sua controparte grafica. La riproduzione dei motori di auto come Ferrari, Mercedes(comparto AMG), Audi e Bmw (le varie M Series) è a dir poco perfetta. Lo stesso trattamento è stato riservato al segmento delle muscle car americane: sentire il suono del motore di una Challenger R/T del 1970 campionato così bene è, per un appassionato di motori, pura poesia; lo stesso trattamento non è stato, inspiegabilmente, riservato alle auto italiane: il sound della 500 Abarth, della Giulietta QV e dell’Alfa Brera non è assolutamente verosimile mentre a dir poco identico è il rumore della Giulia GTV degli anni 70…ho come l’impressione che le attuali auto italiane non piacciano molto ai programmatori Turn 10!

 

ONLINE & REPLAY

Ecco a voi un esempio di customizzazione estetica delle vetture

Se la modalità “offline” può esser tranquillamente terminata in meno di 10 giorni di gioco intenso, il comparto online rappresenta il vero valore aggiunto di Forza Motorsport 4: basandosi su una community di aficionados di dimensione planetaria, la longevità del titolo si espande esponenzialmente, grazie anche alle molte modalità messeci a disposizione dai programmatori. Si parte dalla classica gara, in cui si dovrà arrivare primi al traguardo, per passare alla modalità Eliminazione, per finire con la modalità “Gatto e Topo” in cui dei membri di una squadra dovranno fuggire da quelli della squadra avversaria.
Ulteriore dimostrazione dell’indirizzo “social” del network di Forza Motorsport è la possibilità, data all’utente, di creare un proprio Club Automobilistico nel quale far confluire altri appassionati con cui mettere in comune le proprie conoscenze in fatto di assetti e regolazioni dinamiche delle vetture o, come ulteriore addon, con cui condividere una vettura del proprio garage facendola diventare a tutti gli effetti una “auto di scuderia”

 KINECT

Per la prima volta assistiamo all’implementazione, all’interno di un gioco di corse, di funzionalità direttamente dipendenti dalla periferica della casa di Redmond. Sfruttando le capacità del sensore “motion sensing” sarà possibile durante una corsa volgere lo sguardo a destra o a sinistra con un semplice movimento della testa, in modo da controllare la posizione dei nostri avversari ed aumentare, inoltre il livello di realismo della simulazione. Mediante il controllo vocale permesso dal Kinect sarà inoltre possibile accedere, pronunciando nei menù contestuali una serie di Keyword, a tutte le funzionalità normalmente accessibili con il pad creando, in poche parole, delle shortcut per abbreviare i tempi di attesa: ottimo il livello del ricoscimento vocale che solo in un paio di occasioni, dove però avevo colpevolmente alzato troppo il volume di un dolby da oltre 1000W RMS, ha ciccato l’acquisizione dell’input vocale.
A tutto ciò si aggiunge la possibilità di esaminare, girandoci attorno come se fossero effettivamente presenti nella nostra stanza, le supercar della sezione autovista e godere di tutti i commenti (Acidissimi nei confronti delle macchine italiane e francesi, mirabolanti nei confronti dei segmenti tedeschi…) di Jeremy Clarkson, conduttore del programma “TopGear”.

 THE DARK SIDE OF THE FORZA

Dunque…gioco perfetto? Absolutely Flawless? Forza è quanto di più vicino ci sia alla perfezione ma…ahinoi…qualche difetto, seppur piccolo c’è.
L’usura delle gomme non è poi così realistica e i cambiamenti di modello e raggio di pneumatico non sembrano influire più di tanto su tenuta di strada e velocità massima: basta mettere barre antirollio anteriori e posteriori e la vostra auto sarà siliconata alla sede stradale.
Il modello dei danni è si perfetto ma non graduale: dando una botta vedrete il risultato finale ma, riavvolgendo in replay vi accorgerete che non ci sono fasi intermedie. Per quanto gli effetti dell’urto siano riprodotti in modo certosino manca la fase di deformazione intermedia che in realtà, seppure con tempistiche impercettibili, avviene.
L’IA degli avversari è disarmante…a volte si assiste a dei duelli all’ultimo centimetro, ingressi in curva sorpassi, come dovrebbe essere tra assi del volante; a volte invece vengo colto da frustrazione quando, anche ai livelli più alti, in una curva che potrebbe tranquillamente essere fatta con un 30-40% di gas aperto la macchina che mi precede rallenta causando tamponamenti a catena e, come prevedibile, uno slancio iperbolico di maledizioni degno dei migliori scaricatori di porto. Succede poi, non spessissimo ma succede, che alla partenza alcuni veicoli che ci affiancano sulla griglia invece di andare dritti si buttino, kamikaze style, sul nostro mezzo causando schianti e andando poi, tranquillamente per la propria strada.

 

Ferrari...what else?

 

IN CONCLUSIONE

Forza Motorsport è quanto di meglio il panorama dei Racing Game possa offrire al momento, e quanto di meglio potrà offrire di qui alla fine di questa generazione di macchine da gioco. Turn 10 ha spremuto al limite l’hardware della Xbox 360 tirando fuori dal loro cilindro un capolavoro di programmazione e di ottimizzazione che ci terrà compagnia per molti mesi a venire, complice anche la cadenza mensile degli aggiornamenti (leggesi DLC) che ci verranno proposti di qui ad un’anno.
Forza 4 è La Mecca di ogni appassionato di automobilismo, un gioco che, con una semplicità disarmante fa grandi cose.
Seppure con qualche piccolo difetto, ampiamente correggibile mediante future patch, questo gioco ha segnato la strada verso l’evoluzione di un genere che si credeva avesse oramai poco da dire, visto l’intasamento di prodotti simili sul mercato.
Il canto del cigno della Xbox 360? Forse…ma mai canto fu più dolce alle mie orecchie.
Se siete appassionati non fatevelo scappare, se non lo siete…cosa aspettate a diventarlo?

L'Atari 2600 gli aprì una nuova prospettiva di vita; il PC, sin dagli arbori, fu la sua casa natale: dal 2008 è disperso nella wasteland alla ricerca di bamboline della Vault-Tec...

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